Il Consiglio Comunale non ha approvato il Bilancio e il rinvio della Seduta del 31 maggio sta creando un danno al Paese.
Pesante critica del cons. Caputo alla Presidente del Consiglio.
La Presidente viene definita "passacarte" della Giunta e del Sindaco. Il cons. Caputo spiega perchè il Presidente avrebbe dovuto invece riconvocare il Consiglio.
di Enrico Caiola
il 31 maggio, su proposta del cons. Salerno, 7 consiglieri (Salerno -ScaffidiFonti - Condipodaro - Caputo, Giambò - Re e Longo ) hanno votato l'aggiornamento della Seduta del Consiglio "a data da destinarsi" contestando la mancata presenza del Sindaco. Il rinvio, di fatto, ha prodotto la proroga dell'Esercizio Provvisorio creando difficoltà di spesa notevoli per il Comune.
Il 2 giugno il cons. Caputo aveva chiesto che, prima di convocare il Consiglio, si concordasse tutti assieme una data al fine di consentire la presenza di tutti i consiglieri alla Seduta successiva. Secondo il Capogruppo di "Acquedolci 2.0" il Bilancio andrebbe discusso alla presenza del Primo Cittadino.
La Presidente Rubuano,contraria al rinvio della Seduta del 31 Maggio, aveva convocato per il 29 Giugno, una Conferenza dei Capigruppo. "Avevo portato in discussione il Bilancio ed ho votato contro la proposta di aggiornamento- scrive Rubuano- oggi le conseguenze sono tangibili e mi viene sollecitata la convocazione".
Il cons.Caputo accusando la Presidente del Consiglio di essere una "passacarte della Giunta e del Sindaco" comunicava la propria assenza alla Conferenza alla quale era presente solo il Capogruppo di Maggioranza Versaci. Caputo in una nota ha manifestato la propria disapprovazione non comprendendo l'utilità della Conferenza.
La mancata approvazione del Previsionale porta anche a trarre valutazioni politiche:
1.L'assessore al Bilancio e Vicesindaco cons. Oriti, presente in Consiglio in rappresentanza dell'Amministrazione e contrario al rinvio, non viene ritenuto di fatto un interlocutore in materia di discussione del Bilancio (quando invece dovrebbe esserlo in quanto delegato in materia).
2. ll capogruppo Caputo, con un post su facebook, critica duramente la Presidente e spiega,a nome dei sette consiglieri, perchè hanno votato la proposta di aggiornare la seduta e quale sia l'opinione dei votanti circa l'assenza del Sindaco.
Il post del Capogruppo Caputo
<<Abbiamo deciso di “aggiornare” la seduta perché secondo noi...... >>
fonte: Salvatore Caputo-Finestra Politica Online.
Alcune voci orchestrate hanno cercato di attribuire ai Consiglieri comunali la “colpa” della mancata approvazione del bilancio comunale di previsione.
Le regole della Democrazia impongono il confronto e la concertazione, giammai l'imposizione dall'alto, men che mai la ritorsione.
Ben sette Consiglieri comunali, alla seduta del 31 Maggio abbiamo deciso di “aggiornare” la seduta perché, secondo noi, il più importante strumento per la vita amministrativa del Comune va discusso alla presenza del Primo Cittadino, anche per capire qual è l'indirizzo dell'Amministrazione, ammesso che ne abbia uno.
Appena due giorni dopo, ho inviato una comunicazione alla Presidente del Consiglio sollecitando che si concordassero giorno ed ora della nuova seduta che immaginavo si tenesse dopo poco tempo.
Invece, trascorso un mese, la Dott.ssa Valeria Rubuano ha convocato la conferenza dei capigruppo con una nota inequivocabilmente da “scarica barile”. Un modo di fare inaccettabile, se si tiene conto che il Presidente del Consiglio comunale deve essere il garante di tutti i Consiglieri e non certo il passacarte della Giunta e del Sindaco.
Per questo, ho deciso di non partecipare a questa riunione che non può che definirsi un escamotage per giustificare l'inspiegabile temporeggiare della Presidente, che invece - molto più semplicemente - avrebbe potuto già da tempo convocare una nuova seduta del Consiglio.
Siamo già a Luglio, è passato inutilmente un mese, le “tangibili” conseguenze della mancata approvazione sono sempre sotto l'occhio di tutti, attendiamo con curiosità di conoscere la “volontà” della Dott.ssa Rubuano circa la data di nuova convocazione.
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