15 agosto 2018:Il nubifragio ha investito la costa tra le 6,00 e le 8,00 del mattino.
Una violenta grandinata e 52 mm di pioggia in appena 2 ore.
Abbattuta un' antenna di telefonia mobile Wind, disagi per gli utenti.
Immediatamente sul posto Sindaco e Vicesindaco.
L'intervento tempestivo ha scongiurato danni più gravi.
Una violenta grandinata e 52 mm di pioggia in appena 2 ore.
Abbattuta un' antenna di telefonia mobile Wind, disagi per gli utenti.
Immediatamente sul posto Sindaco e Vicesindaco.
L'intervento tempestivo ha scongiurato danni più gravi.
Verifiche su tutto il tracciato ferroviario.
di Enrico Caiola
Un millimetro di pioggia equivale ad un litro di acqua per metro quadro, 52 millimetri di pioggia equivalgono perciò a circa 52 litri a metro quadrato. La superficie di Acquedolci, come si legge sulla pagina facebook della geo-localizzazione di Google (local guides Acquedolci -sicily) è di appena 12 km quadrati, il totale di pioggia precipitato in due ore, facendo un calcolo approssimativo, è di 624.000.000 litri, pari a 624 mila metri cubi. Una quantità d'acqua immensa che in appena due ore ha causato il caos in tutto il paese ed in particolare nei quartieri della zona a nord dell'abitato, che è la zona bassa, sulla quale si sono concentrate le acque provenienti dai quartieri posti a monte.
Il giorno dopo l’impressionante “bomba d’acqua”,ad Acquedolci si tenta di fare una prima conta dei danni e si cerca di comprendere cosa non abbia funzionato.
In realtà il sistema fognario di Acquedolci, progettato negli anni '20 dello scorso secolo, è ad oggi uno dei migliori di sicilia, ma negli anni cementificazioni, restringimento di sifoni e ingabbiamenti dei piccoli torrentelli che attraversano il paese, hanno prodotto pericolose alterazioni con lo stravolgimento della rete di deflusso delle acque piovane. In via Castello la pressione ha allagato il sottopasso e fatto saltare i tombini. La situazione si origina in c.da Cruzzuluddu, dove emerge la prima anomalia grave. Nei pressi del viadotto autostradale "Grotta di San Teodoro" il Vallone Acquedolci raccoglie le acque provenienti dal terrazzamento che si estende sulla sommità del monte. Le acque trovano però un primo maldestro ostacolo creato durante la realizzazione della stradella. Non potendo proseguire verso il mare lungo la sede naturale del Vallone, si appropriano della sede stradale e percorrono con impeto la via Grotta di San Teodoro. In questa zona , la violenza del fiume di fango ha portato via il terriccio posto a copertura dei recenti scavi della fibra ottica.Le acque si sono riversate in via Risorgimento, dove si sono avuti allagamenti nelle abitazioni e accumulo di sabbia e materiale nei pressi dell'incrocio con la via Ricca Salerno (nella foto).
Questo fiume in piena è defluito lungo la via Cupane e si è in definitiva riversato nel Campo Sportivo, non trovando altri sbocchi naturali. Gli enormi quantitativi di fango accumulatisi sulla sede stradale, in contrada Nicetta e nel parcheggio nei pressi delle Scuole Medie, sono stati immediatamente ripuliti dagli operai dell’Anas.
Nel centro urbano,l'acqua proveniente dalla montagna ha investito in pieno le strade. L’impianto di raccolta delle acque piovane non ha retto anche a causa occlusione dei tombini ostruiti da fango, foglie e grandine.
Nella zona del Corso Italia diverse abitazioni poste ai piani terra sono state interessate da allagamenti più o meno gravi ed è stato richiesto l'intervento dei Vigili del Fuoco. In alcune vie la violenza dell'acqua ha strappato dalla sede stradale addirittura la pavimentazione in mattonelle di asfalto.
L'enorme massa di acqua e fango, durante la propria discesa verso il mare, non ha percorso più i sifoni, ma si è riversata in tutta la via Miramare e Lungomare. Ed è proprio in via Lungomare, nei pressi del Piazzale Indipendenza, che migliaia di litri d'acqua hanno causato i danni maggiori. La stradella che passa sotto il ponte della Ferrovia è una strada normalmente percorsa dai residenti della contrada Barranca Mare e dai bagnanti. Questa strada si è trasformata in un imbuto e la pressione ha scavato il manto stradale trascinando in spiaggia le auto posteggiate. L’Amministrazione comunale, intervenuta immediatamente con mezzi e personale, ha interdetto tempestivamente al traffico la via di Barranca Mare e, sicuramente, l'intervento tempestivo ha evitato che danni gravi si verificassero in c.da Corvo, dove insiste un altro sottopasso. Le attività di intervento sono state coordinate direttamente dal sindaco Alvaro Riolo coadiuvato dall'assessore ai lavori Pubblici Rotelli e dal Vicesindaco Oriti , dal Comandante dei Vigili Urbani e dai dipendenti dell' Area Tecnica. Il Sindaco ha ringraziato "tutto il personale comunale che si è adoperato per risolvere i problemi nonostante il giorno festivo"
Sulla vicenda allagamenti, il Gruppo Consiliare di Minoranza "Acquedolci 2.0", ha chiesto la discussione in Consiglio Comunale di una Mozione, accusando la società concessionaria dell’interramento della fibra ottica, che non avrebbe proceduto a sigillare gli scavi effettuati lungo le strade. A dire dei firmatari della Mozione,la mancata copertura dei tracciati avrebbe di fatto consentito all'acqua di insinuarsi sotto il manto stradale, facendolo così collassare.
I firmatari del documento chiedono che il Consiglio Comunale approvi una mozione che impegni l’Amministrazione “ad intentare azione di risarcimento dei danni subiti alla rete delle acque bianche, alla strada e, parimenti, alle abitazioni investite dall’onda di acqua e fango, nei confronti della Società che sta eseguendo i lavori di interramento dei cavi della fibra ottica, previa acquisizione dall’UTC di accurata relazione sull’evento sopra descritto, nonché sullo stato e la manutenzione delle caditoie e dei pozzetti di raccolta delle acque piovane”.
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