A Patti giorno 5 Gennaio 2016, alle ore 17,30, la Santa Messa con il Rito dell'Ordinazione presieduta da S.E. mons. Ignazio Zambito Vescovo.
Don Agnello: "Prego per voi e per la nostra Acquedolci".

Giuseppe è un uomo eccezionale, motivo di grande gioia questo dono di grazia nell'Anno Giubilare della Misericordia.
Il 5 Gennaio a Patti attesi centinaia di fedeli acquedolcesi che si stanno organizzando per seguire lo storico ed importantissimo momento. Il novello sacerdote verrà accolto dalla Comunità di Acquedolci il 6 gennaio alle ore 10,00 nella Chiesa Madre Santa Maria Assunta.
La cerimonia dell'Ordinazione è un momento storico importante. I paesani possono seguire l'evento in diretta su Telemistretta canale 171 del digitale terrestre. Diretta streaming con aggiornamenti in tempo reale da Acquedolci Politica che il 5 gennaio dedicherà uno speciale a partire dalle ore 17,00 in segno di omaggio per questo eccezionale concittadino e per consentire a tutti i paesani di partecipare da tutto il mondo a questa grande gioia che esprime un particolare momento di Grazia per la Comunità Cattolica Acquedolcese.

-l'approfondimento-
La Testimonianza di Giuseppe "
il PERDONO guarisce".
(dalla Lettera alle Famiglie Gennaio 2016-fonte Parrocchia San Benedetto il Moro-Acquedolci)
"Cari fratelli e sorelle della mia cara e amata Acquedolci, tutti voi, chi più chi meno, mi conoscete; tutti voi conoscete il frontone della nostra chiesa e come me ci avrete qualche volta letto quella scritta in latino: "FECIT MIHI MAGNA, QUI POTENS EST", che è un passo del Vangelo, precisamente del Magnificat di maria Santissima, nel punto in cui dice "Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente" (Lc.1,49).
Ebbene, legate anche me queste parole mariane e capirete in sintesi quello che voglio dirvi. Quello che sono, quello che di buono in me vedete, quello che con l'Ordinazione Presbiterale si realizza e si spalanca, è opera di Dio in me e a Lui v'invito a levare lode e ringraziamento. Generato e cresciuto nella fede ad Acquedolci, ad essa devo un affetto intramontabile, che si concretizza in persone da non dimenticare ed in preghiere da non farvi mancare (da padre Gagliani che mi ha battezzato all'ultimo nato).
Grazie! Vorrei dirvi tante cose, ma devo sceglierne una che sorpassi le altre per l bene che può portare alla vostra vita, come lo portò nella mia. La porta di ogni grazia di Dio nella mia vita è entrata per mezzo del sacramento della Riconciliazione, quando capii a 16 o 17 anni che il PERDONO guarisce. Non solo il perdono dato a chi ci ha fatto del male,ma molto di più quello ricevuto nella Confessione. Guardando alla mia vita e all'Ordinazione avvenuta nell'Anno della Misericordia, capisco che il Signore stesso adesso mi chiede di portare agli altri, a tempo pieno e senza pigrizia, la rinascita spirituale che io ho ricevuto e ricevo in questo meraviglioso sacramento da riscoprire. La confessione frequente conserva la vita divina in noi e ci fa gustare la santità, perchè come disse Benedetto XVI Ai Penitenzieri delle quattro Basiliche Pontificie Romane, nel 2007 (anno in cui lasciai l'insegnamento per seguire la mia vocazione): "sperimentando la tenerezza e il perdono del Signore, il penitente è più facilmente spinto a riconoscere la gravità del peccato, più deciso nell'evitarlo per restare è crèscere nella riannodata amicizia con Lui".
Mi auguro,allora,carissimi, di facilitarvi con la mia vita l'incontro con Dio a tutti i livelli, ma sopratutto nella confessione, perchè, scriveva san Giovanni Paolo II, noi pastori abbiamo "l' obbligo di facilitare ai fedeli la pratica della confessione integra e individuale dei peccati, che costituisce per essi non solo un dovere, ma anche un diritto inviolabile ed inalienabile, oltre che un bisogno dell'anima" (R.etP.,33)
Commenti
Posta un commento