Gravissime accuse contro le più alte cariche istituzionali del paese. Per un primo Giudizio si dovrà aspettare la fase del Dibattimento. La condanna anche in Primo Grado ad una pena superiore a sei mesi ed un giorno potrebbe causare la sospensione del Sindaco e di tutte le cariche istituzionali coinvolte.
-l'approfondimento-
Voto di scambio delle elezioni 2012? Dieci rinviati a giudizio.
Fonte:giuseppelazzaro
Dieci originari indagati sono stati rinviati a giudizio, dal Gup del tribunale di Patti E.A., a conclusione dell’udienza preliminare relativa al presunto voto di scambio che si sarebbe consumato nel corso della campagna elettorale per le amministrative di Acquedolci del 6 e 7 maggio 2012. Il processo inizierà a luglio, tra i rinviati a giudizio anche il sindaco CIRO GALLO (foto in alto a sx) e il Presidente del Consiglio Comunale CALOGERO CARCIONE (foto in alto a dx)…
Il Gup del tribunale di Patti Eugenio Aliquò, su richiesta del PM Rosanna Casabona, ha rinviato a giudizio tutti i dieci, originari, indagati coinvolti nel presunto voto di scambio che, secondo l’accusa, all’epoca sostenuta dal sostituto procuratore Alessandro Lia, si sarebbe consumato, sotto forma di vari episodi, in occasione delle elezioni amministrative svoltesi il 6 e 7 maggio 2012 ad Acquedolci e che videro, al termine di una focosa campagna elettorale, la riconferma a sindaco dell’avvocato Ciro Gallo che superò, abbastanza nettamente, il dott. Sergio Benedetto Mezzanotte.
Il giudice ha rinviato a giudizio, per il prossimo mese di luglio quando inizierà il processo, lo stesso sindaco Ciro Gallo, il presidente del consiglio comunale Calogero Carcione, l’ex assessore Cirino Rotelli, il capo dell’Ufficio Tecnico comunale, architetto Salvatore Lo Cicero nonchè Salvatore Giambò, Antonino Calà Campana, Francesco Magistro, Antonino Calabrese, Enrico Caiola e Sebastian Fallo. Stralciata la posizione del già vice sindaco Antonino Giambò, deceduto alcuni mesi fa.
Il fascicolo ha riunito due distinti filoni d’indagine sul presunto voto di scambio seguiti dalla Tenenza della guardia di finanza di S.Agata Militello, dai carabineri della Stazione di Acquedolci e dal Commissariato di polizia di S.Agata Militello. L’inchiesta partì a seguito di alcune segnalazioni presentate da esponenti del gruppo “Acquedolci nel cuore” inerenti presunte irregolarità nell’accaparramento dei voti da parte del sindaco uscente Ciro Gallo e della squadra a sostegno. Tra gli episodi menzionati negli atti il rilevamento di uno scatto fotografico di un telefonino all’interno di una cabina elettorale durante le operazioni di voto e riportato a verbale ma anche presunti favori e cortesie quali: offerte di denaro, assegnazione di alloggi popolari, promesse di assunzioni presso imprese locali e di scorte alimentari.
Giuseppe Lazzaro
Commenti
Posta un commento