ACQUEDOLCI:Salvatore Ettore Lo Cicero assolto. Il sindaco lo rinomina "Responsabile di area" con "funzioni dirigenziali".

Decade la polemica sulla inconferibilità dell'incarico? 
Sindacati insistono sulla "opportunità di modifica del provvedimento"  
L'intera vicenda  è stata rappresentata anche all' Antimafia. 

Nelle scorse ore...
La Corte d’Appello di Messina, accogliendo le richieste della difesa (avvocati ALVARO RIOLO e GIUSEPPE MANCUSO), ha completamente riformato la sentenza di primo grado emessa dal tribunale di Patti alcuni anni fa, assolvendo da ogni accusa il tecnico comunale oggi rinominato in tempi record. L'intera vicenda aveva innescato una serie di polemiche.
(nell'immagine tratta dal profilo pubblico di facebook: Salvatore Ettore Lo Cicero- dirigente UTC Acquedolci)
A poche ore dalla decisione della Corte d'Appello, Ciro Gallo ha revocato la "Nomina Responsabili dei Servizi e degli Uffici-Conferimento incarico di posizione organizzativa ed attribuzione di Funzioni Dirigenziali" emessa il 5 maggio ed ha contestualmente emesso una nuova "Nomina Responsabili dei Servizi e degli Uffici-Conferimento incarico di posizione organizzativa ed attribuzione di Funzioni Dirigenziali".
Salvatore Ettore lo Cicero ritorna subito a ricoprire il ruolo di dirigente UTC.
Fuori Giuseppe Lo Cicero, sostituito senza motivo dopo appena 2 mesi dalla nomina a Responsabile di Uffici e Servizi.
Il provvedimento di nomina segue di poche ore la sentenza della Corte D'Appello ed è stato predisposto con estrema velocità. Neppure per il divieto di balneazione emesso  con nove giorni di ritardo rispetto alle allarmanti comunicazioni dell'ASP c'è stata tutta questa premura. Una celerità tale che sembra mostrare che il sindaco tiene particolarmente a cuore la vicenda del funzionario Lo Cicero. Qui, non c'è ovviamente in ballo la salute dei cittadini, ma una cosa a quanto pare più interessante: la materia dell'Edilizia Privata, Cimiteriale e dei Lavori Pubblici. Talmente  tanta è stata la premura di reintegrare al proprio posto il dirigente dimessosi lo scorso anno, che la determina sindacale n° 25 del 9 luglio ci mostra alcune imprecisioni. Ad esempio il sindaco firmatario del provvedimento definisce i soggetti nominati "Responsabili", poi li definisce Dirigenti ("funzioni dirigenziali"). Ciro Gallo è tautologico ma stranamente non si capisce  bene quale sia la distinzione tra "Dirigente" e "Responsabile di Area". Le Aree, che sono state ridotte ad un numero di quattro, ai sensi del Regolamento di Uffici e Servizi vigente dovrebbero essere sei e sembra perciò che il sindaco abbia ancora una volta "dimenticato" di rispettare le disposizioni del Regolamento vigente. L'Area Tecnica è improvvisamente trasformata in un Area Tecnico-Manutentiva, i Capi Area sono una via  di mezzo tra la dizione "Dirigenti" e la dizione "Responsabili di Area", non viene data motivazione con riferimento alla revoca di Giuseppe Lo Cicero che era stato nominato in maggio.Viene genericamente ribadito che "è interesse dell'Ente avvalersi della professionalità dell' Architetto Lo Cicero Salvatore Ettore nel ruolo di responsabile dell'Area Tecnica con attribuzione di Posizione Organizzativa.... " perciò in definitiva non ci sono dirigenti in comune ma solo "responsabili di area con funzioni dirigenziali" e non facendosi riferimento al periodo di  durata dell'incarico si desume che la durata dello stesso sia  di anni due, cioè fino alla fine del mandato. 
In altre parole il sindaco sembra non esprimersi con chiarezza ma, con la revoca  di tutte le precedenti determinazioni, dimostra di aver preso finalmente cognizione del fatto che il Capo dell'Amministrazione non può assegnare direttamente le mansioni ai dipendenti, come avvenuto con la discussa e contestatissima determina n°11 del 5 maggio che ha scatenato il putiferio sia sotto il profilo sindacale che sotto il profilo politico. Prende pure atto che per guidare l'AreaTecnica sono necessari requisiti e competenze professionali non in possesso dei soggetti nominati in passato con la qualifica di funzionari responsabili per un periodo di tempo limitato. Tutto questo sembra rappresentare una tacita presa d'atto di errori e irregolarità compiuti  in precedenza. 
Il provvedimento appena revocato dal sindaco e sostituito con la nuova determina era stato criticato perchè disponeva a proposito della complessiva ridefinizione e riorganizzazione degli uffici, provvedendo ad assegnare alle singole aree il personale indicato.
(per un approfondimento sulla det. n°11 del 5 maggio) 
La Pronuncia della Corte d'Appello contraddice la decisione del Tribunale, ma adesso ci potrebbe essere il Ricorso per Cassazione.
L'intera vicenda  è  ricollegabile proprio alla condanna, con sentenza di primo grado, emessa dal tribunale di Patti due anni fa che vedeva coinvolto l'allora Tecnico del Comune Lo Cicero (Salvatore),condannato ad otto mesi (pena sospesa), successivamente dimessosi per evitare la sospensione e oggi riconfermato alla luce dell'assoluzione in Appello. Alle dimissioni di Lo Cicero erano seguiti affidamenti di Incarichi con Funzioni Dirigenziali ai funzionari Carianni, Magrì e Fontana per periodi limitatissimi. Durante i primi mesi del 2015 l'affidamento degli incarichi avveniva addirittura in proroga della proroga del regime di "prorogatio" di incarichi scaduti a fine 2014. Per questi motivi era stato sollevato il contrasto con il Regolamento sull'Ordinamento degli Uffici e dei Servizi  vigente nel Comune di Acquedolci che, all'articolo 16 comma 4, stabilisce che la durata minima della funzione dirigenziale è assegnata dal sindaco per  la " durata minima,comunque,determinata in anni due". 
(nell'immagine il sindaco Ciro Gallo che ha appena firmato la nuova determina)
La det. sindacale n°11del 5 maggio 2015 sembrava penalizzare alcuni lavoratori comunali. 
La vicenda, che ha registrato l'intervento dei sindacati, è oggetto anche di Mozioni Consiliari presentate dalle Opposizioni che chiedevano proprio la revoca della determina.

In un caso in particolare ci sarebbero stati provvedimenti penalizzanti nei confronti di una dipendente comunale, coniuge del cittadino che aveva denunciato proprio l'abuso edilizio per il quale il tecnico del Comune era stato condannato in primo grado. L'intera vicenda è stata contestata dalle Opposizioni che hanno segnalato anche altri presunti casi di "marginalizzazione e penalizzazione" ai danni di dipendenti collegati all'attivazione di procedimenti penali con riferimento alla Mensa Scolastica. Sulla questione due mozioni consiliari tra i punti all'Ordine del Giorno del prossimo Consiglio Comunale in programma per il 14 Luglio. I Gruppi Consiliari AnC e PD hanno contestato le scelte oggetto oggi di revisione storica e contestualmente hanno segnalato i fatti alla Procura della Repubblica di Patti, al Presidente della Regione on.Rosario Crocetta, al Procuratore dott. Guido lo Forte della Procura Distrettuale Antimafia, all'Assessorato Enti Locali e all'Autorità Nazionale Anti Corruzione di Roma.

Ecco il provvedimento appena emesso, definitivo (sembra) fino alla scadenza del mandato del sindaco del 2017.    


(E.C.)

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