Tradizioni: Acquedolci in festa per San Benedetto il Moro.

San Benedetto è un concreto esempio di fede e accoglienza che invita tutti i popoli a sentirsi fratelli.
La festa del 7 agosto si è svolta nel Cinquecentenario dalla nascita avvenuta nel 1524.
Di questo evento rimane il ricordo dell' emozionante arrivo delle reliquie del Saio e del Cingolo, la folla lungo le strade, i bimbi portatori e la rievocazione del miracolo avvenuto sulla spiaggia di Pianelle nell'estate del 1614 e documentato nel processo Canonico di San Fratello del 1620. 
La Comunità di Acquedolci,con una lettera consegnata dal parroco don Enzo Smriglio, ha adesso chiesto ufficialmente una "insigne" reliquia e c'è grande attesa per la risposta dei Frati Minori.
fonte: pagina facebook San Benedetto il Moro -Patrono di Acquedolci

Si sono svolti con grande partecipazione di popolo il 7 agosto ad Acquedolci, i festeggiamenti in onore del patrono San Benedetto il Moro nel Cinquecentenario dalla Nascita. (clicca qui per guardare il video della festa)Per l'occasione è stata restaurata la statua lignea di San Benedetto.
Tre comunità, Acquedolci, Palermo e San Fratello, unite dall’ esempio attuale di inclusione e solidarietà che questo santo trasmette. Ad Acquedolci ha sede l'unica Parrocchia in Italia dedicata a San Benedetto il Moro, santo siciliano nato esattamente 500 anni fa nel 1524. Il Parroco Padre Enzo Smriglio ha ufficializzato ai Frati Minori la richiesta di una insigne reliquia per la Comunità di Acquedolci.
San Benedetto è identificabile con il nostro territorio e invita tutti i popoli del mondo ad essere fratelli. Siamo chiamati a fare come ha fatto lui”, spiega don Enzo.
E’ importante onorare il nostro santo e trovare nella sua testimonianza di vita e di fede, spunti per migliorare il senso civico e identitario nella nostra Comunità”, ha dichiarato il Sindaco di Acquedolci avv. Alvaro Riolo
Il Sindaco del Capoluogo siciliano Roberto Lagalla a ribadito che “San Benedetto è Compatrono di Palermo e la presenza ad Acquedolci vuole rafforzare le alleanze ma anche trovare occasione per dare identità non solo religiosa ma etica alle nostre comunità.”
La festa del 7 agosto, è stata preceduta da numerose iniziative culturali, convegni, serate di teatro e appuntamenti musicali in omaggio al Santo Moro .
Le venerate reliquie del Saio, del Cingolo ed una costola del santo, sono state accolte dai fedeli il 4 agosto nel Baglio del Castello dov'era schiava la madre di San Benedetto e di li sono state condotte in processione dal parroco della Parrocchia Santa Maria di Gesù di Palermo frà Carmelo Iabichella lungo le strade affollate di fedeli e visitatori.
Il ricordo di un miracolo, documentato nel processo canonico del 1620 , avvenuto ad Acquedolci nel 1614 in contrada Pianelle, è stato rievocato con l'offerta delle fronde di gelso da parte del soprano Felicia Bongiovanni e di una giovane coppia di Acquedolci.
Alla solenne Celebrazione Eucaristica in Chiesa Madre, hanno partecipato rappresentanze istituzionali da tutta la Sicilia. La Città di Palermo, le delegazioni istituzionali di Campofelice di Roccella e Caltavuturo, l’eurodeputato Giuseppe Antoci e l’ex sindaco di Palermo ed eurodeputato Leoluca Orlando. Al fianco del sindaco di Acquedolci avv. Alvaro Riolo, il sindaco di San Fratello, il commissario del Parco dei Nebrodi dott. Giovanni Cavallaro e sindaci da tutti i paesi del territorio nebroideo. Per onorare San Benedetto, erano presenti tutte le delegazioni militari del territorio, dalla Polizia di Stato, alla Guardia di Finanza, dalla Capitaneria di Porto al Corpo Forestale. Il Picchetto d’Onore è stato svolto dai militari dell’Arma di Carabinieri della Compagnia di Santo Stefano di Camastra.
In Piazza Municipio si è svolto il momento dell’omaggio floreale da parte dell’Amministrazione, l’offerta dei gagliardetti del Comune di Acquedolci e della Città di Palermo e l’affidamento del paese al santo con la consegna delle chiavi della città da parte del sindaco di Acquedolci.Il gruppo dei piccoli portatori della vara, di età compresa tra i 5 ed i 10 anni, ha condotto in processione una pregiata statua di scuola napoletana realizzata per l'occasione. Al termine della processione l’atteso concerto di Paolo Meneguzzi preceduto dalla band locale dei “Silver Vibes”.
I festeggiamenti si sono conclusi con lo spettacolo pirotecnico in piazza Libertà.

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