TRADIZIONI: La Fiera di Maggio ritorna all'antica sede.

Speciale
L'appuntamento fieristico è uno tra i più antichi di Sicilia.
Per valorizzare la tradizione il Consiglio Comunale ha deliberato il trasferimentonelle piazze centrali.
La fiera di Acquedolci cambia sede e aumentano le richieste degli espositori.
L'appuntamento fieristico del 14 maggio, per antica tradizione, precede i festeggiamenti in onore del patrono San Giuseppe.
Sono circa 140 le postazioni da assegnare e sono aumentate le richieste dei commercianti che saranno presenti all'appuntamento.
La Fiera trasloca: Sabato 14 maggio chiuse al traffico le vie Zara, Cirino Scaglione, Piazza Cirino Vieni e via Palermo .
di Enrico Caiola
Il "Mercato delle Cose", come veniva chiamato per distinguerlo dal "Mercato degli Animali",si svolge da secoli e segna l'inizio della bella stagione. Prima ancora della costruzione del nuovo abitato, nella Vecchia Marina di Acquedolci, la Fiera di Maggio era l'appuntamento più atteso e partecipato. La fiera del Bestiame si è svolta fino agli anni novanta, quando entrò in crisi,e venne sospesa dal 2005. Allo stesso modo è venuta meno la Passeggiata a Cavallo in onore di San Giuseppe, un elegantissimo corso equestre durante il quale i cavalieri mostravano l'animale che avevano acquistato e sfilavano elegantemente vestiti. Acquedolci si animava una volta l'anno all'imbrunire del 13 maggio. Ogni anno arrivavano i venditori da mezza sicilia e da tutti i paesi dei nebrodi perchè la Fiera era un appuntamento importante e antico. Per i più piccoli un evento festoso e atteso, per gli adulti l'occasione per fare affari,vendere e comprare animali, scambiare prodotti con gli allevatori dell'entroterra e dei borghi costieri ma fare anche provviste di grano e sementi. La Fiera di Acquedolci è stata l'evento economico più importante nei decenni passati ma anche un momento identitario legato alla tradizione agricola e religiosa del territorio. Si tratta quasi certamente della tradizione più antica del paese documentata nella "Collezione delle Leggi e de' Decreti Reali del Regno Delle Due Sicilie" a cura di Domenicantonio Vacca risalente al 1841. Il documento che elenca le disposizioni normative e le concessioni vigenti nel Regno delle Due Sicilie in materia di Fiere e Mercati, cita la fiera di Acquedolci richiamando disposizioni ancora più datate emanate nel luglio del 1813 da Ferdinando I di Borbone. Nel Villaggio di Acquedolci, oltre 200 anni fa, si svolgeva perciò un evento commerciale imponente. 
Nei secoli la Fiera ha spesso cambiato location. In passato, lungo tutto il litorale, erano centinaia gli allevatori che vendevano i propri animali, specialmente asini e cavalli e le bancarelle si susseguivano dalla costa fino a tutto il Borgo antico lungo la Vecchia Marina. 
Con la frana del '22 e la costruzione della moderna Acquedolci, il grande Mercato si estese fino alla Strada Nazionale che all'epoca si chiamava Corso Impero e dopo la Guerra traslocò dalla "Marina Vecchia" alla "Marina Nuova". Dagli anni '50 la Fiera occupava la via Risorgimento,la via Zara, la Piazza del Municipio,la via Messina (oggi via Scaglione) e la via Palermo fino all'incrocio con la via Cascino. Mentre in c.da Pianelle si continuava a svolgere l'imponente Fiera del Bestiame, numerose bancarelle venivano installate anche in via Ricca Salerno e li vi rimanevano anche dopo il 14 maggio, perchè nel paese c'era attesa per la grande festa del patrono preceduta da una partecipata passeggiata a cavallo. Negli anni '70 del secolo scorso, nella Piazza Libertà (alle spalle della Chiesa Madre) cominciarono ad essere istallate anche le giostre per la gioia dei ragazzi e, in occasione della Festa, giunsero in paese cantanti famosi. Negli anni'80, la decisione di far traslocare nuovamente la Fiera nel Viale Cadorna, fu scelta criticata e criticabile, probabilmente dettata da motivi di ordine pubblico a causa del fatto che l'evento era diventato un momento di notevole afflusso di visitatori e si creava molta confusione per la concomitanza con la festa di san Giuseppe che venne spostata in Giugno.
Cominciò da questo momento il periodo di declino dell'importante appuntamento tradizionale, fino alla soppressione della Fiera del Bestiame nell'anno 2005.
Oggi, in un epoca di grandi centri commerciali e commercio online, questi appuntamenti fieristici sono in crisi e questo crea enormi difficoltà agli espositori che animano i mercati.  Dopo due anni di interruzione a causa della pandemia,l'Amministrazione tenta di rilanciare l'appuntamento tradizionale e il Consiglio Comunale ha approvato, alla fine del 2021, un nuovo regolamento che, su richiesta di decine di espositori, stabilisce nuove regole per la fiera. L'importante novità si riferisce alla scelta di riportare la Fiera nell'antica sede, ossia nel pieno centro cittadino. Per un giorno le grandi piazze e le vie principali offriranno ai visitatori il suggestivo e colorato spettacolo del mercato siciliano in pieno centro. Le bancarelle colorate torneranno ad animare il paese a partire dall'incrocio tra le vie Palermo e Ricca Salerno e fino alla via Risogimento, lungo tutta la piazza Cirino Vieni (già piazza Libertà), la via Cirino Scaglione e la Piazza Municipio fino alla via Risorgimento.
Su proposta dell' assessore delegato al Commercio Giuseppe Reitano,il Consiglio Comunale ha anche approvato di istituire una seconda giornata di fiera per il prossimo autunno, che si terrà a metà ottobre 2022 per ricordare il commerciante acquedolciano Pietro Pagano.

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