Stile e personalità politica di elevato spessore, uomo raffinato e apprezzato in tutta la regione.
Con Pippo Terranova scompare un pezzo di storia politica ma rimane un esempio di stile istituzionale.
Proclamato il lutto cittadino
Funerali nella Chiesa Madre, l'ex Sindaco riposerà ad Acquedolci nella tomba di famiglia.
Con Pippo Terranova scompare un pezzo di storia politica ma rimane un esempio di stile istituzionale.
Proclamato il lutto cittadino
Funerali nella Chiesa Madre, l'ex Sindaco riposerà ad Acquedolci nella tomba di famiglia.
di Enrico Caiola
E’ morto a Palermo il dott. Peppuccio Terranova, aveva 82 anni e viveva da tempo,nella riservatezza, nel Capoluogo lontano dai riflettori e dalle polemiche della politica. Aveva deciso di prendere le distanze da un modo di fare politica che probabilmente non gli apparteneva più. Lui, uomo schivo ed elegante,autorevole e di grande esperienza, è stato uno dei personaggi politico-istituzionali più importanti per Acquedolci nello scorso secolo. Era -e probabilmente è rimasto- "il Sindaco", sicuramente uno dei più amati nella storia di Acquedolci e, al contempo, uno dei personaggi politici migliori nell'intero comprensorio. Peppuccio Terranova, sin da giovanissimo, aveva coltivato la passione per la politica e si era formato all'interno della scuola democristiana. Figlio del Consigliere Provinciale dott. Mariano Terranova e di donna Elvira Catania, era nato a Sant’Angelo di Brolo il 13 gennaio del 1939. Era stato eletto consigliere di Opposizione all'indomani dell'Autonomia ad appena 31 anni,dimostrando da subito le suo taglio politico di elevata statura. Rimase consigliere dal giugno del 1970 al maggio del 1978 quando, ancora trentanovenne, divenne sindaco con un ampio consenso popolare dopo le improvvise dimissioni di Benedetto Di Giorgio. Preparato e concreto, del politico Pippo Terranova apprezziamo lo stile istituzionale e la capacità oratoria di altissimo spessore. Avendo maturato negli anni tanta esperienza e possedendo innate capacità politiche e comunicative è diventato un riferimento anche all’interno del partito della Democrazia Cristiana. Più volte il suo nome è circolato insistentemente nel partito democristiano tra i “papabili” per la candidatura al Senato della Repubblica. Ad Acquedolci è sempre stato considerato il più grande personaggio politico dall’avvento dell’Autonomia, il protagonista indiscusso che ha tracciato concretamente la rinascita del paese durante gli anni Ottanta. Effettivamente da quel giugno 1978, momento in cui si affacciò da sindaco sulla Piazza Municipio che lo applaudiva, si è impegnato parecchio e ha concretamente risollevato il paese sotto il profilo economico, urbanistico e turistico. La predisposizione del nuovo Schema di Piano Regolatore approvata nel 1982 venne siglata da uno dei più grandi esperti in materia perchè da subito il nuovo sindaco puntò le sue attenzioni su uno sviluppo turistico che potesse concorrere e forse anticipare gli altri paesi. Il sogno di una grande Acquedolci venne in parte concretizzato con la realizzazione di decine di progetti di opere pubbliche finanziati da enti sovra comunali. Interi quartieri, ancora non adeguatamente urbanizzati, vennero resi decorosi e vivibili. Erano gli anni nei quali la Comunità di Acquedolci beneficiò di una notevole mole di finanziamenti per progetti e cantieri che hanno dato lavoro e avviato un periodo di benessere e prosperità per le famiglie. L’azione amministrativa sviluppata da Terranova si rivolse al rifacimento delle strade e delle piazze del centro,dalla via Miramare alla Piazza Duomo, dalla Pineta alle Ville San Benedetto, alla realizzazione dell’ impianto di depurazione e illuminazione pubblica e, ancora, la costruzione della Palestra Comunale e del nuovo plesso delle Scuole Medie, la realizzazione dell’Asilo ed il rifacimento del Cimitero Comunale. Per quanto riguarda la promozione turistica , Terranova puntò tantissimo sulla valorizzazione delle manifestazioni estive con l’istituzione della “Festa dell’Emigrante” e il rilancio delle grandi feste religiose di San Giuseppe e San Benedetto che erano accompagnate da serate musicali di altissimo livello con cantanti di fama nazionale. La valorizzazione del patrimonio paleontologico si è avuta con il rilancio della Grotta di San Teodoro e l’esposizione ad Acquedolci dei resti di Tea nel 1988. In quegli anni venne realizzato anche lo schema di compromesso tra il Comune e la famiglia Cupane per l’acquisto del Castello. Terranova è stato riconfermato sindaco per altre due volte nel giugno del 1983 e nel maggio del 1988 fino alle sue dimissioni nel dicembre del 1992 a motivo di una discutibilissima inchiesta che lo ha visto coinvolto ma dalla quale è stato ampiamente prosciolto. Per questo motivo Terranova ritenterà nel 1997 la corsa alla carica di Sindaco di Acquedolci contro lo sfidante Antonino Galati . Rieletto tuttavia Capogruppo di Opposizione fino al 2002 e consigliere di opposizione fino al 2007, è stato ancora una volta protagonista alle elezioni del 2007, candidato Sindaco contro l’ uscente Salvatore Oriti e lo sfidante Cirino Gallo che vinse quella tornata . Da quel momento iniziò per Terranova la lenta uscita di scena e le sue apparizioni pubbliche cominciarono ad essere meno frequenti. Non condivideva il modo di fare aggressivo, polemico, svuotato dell'eleganza e dello stile istituzionale che tanto gli erano cari. Poi il silenzio a causa della malattia e l'ultimo messaggio inviato in occasione del Cinquantesimo dell'Autonomia nel quale ha manifestato tutto il suo affetto per il paese di Acquedolci e il rammarico per non potere essere presente in Comune.
Con la scomparsa di Peppuccio Terranova si chiude un’epoca politica che ha scritto la storia di Acquedolci e che ci lascia un esempio di preparazione e qualità, capacità comunicativa e decisionismo. Si esprimono le condoglianze alla compagna donna Pina e agli amatissimi figli Carlo e Lucia, al fratello Antonino con la cognata Concettina e ai parenti tutti.
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