Castello di Acquedolci: Il plauso e l'impegno dai Beni Culturali.

Si riaccendono i riflettori sul complesso architettonico di rilevanza nazionale. 
Interviene direttamente e con entusiasmo la Soprintendente ai Beni Culturali di Messina.
Un impegno a "riesumare" il progetto di continuazione dei lavori di messa in sicurezza.
Riattualizzare economicamente i progetti e intercettare il finanziamento.
L'impegno della Soprintendente arch. Mirella Vinci ed il plauso al volontariato civico che consente al luogo di rimanere vivo.
Il Castello è da sempre un argomento che appassiona gli acquedolciani e mai come adesso se ne parla così tanto anche perchè si susseguono iniziative culturali che registrano ampio gradimento.
di Enrico Caiola
Nonostante la pressochè totale assenza di iniziative da parte dell' assessore comunale ai Beni Culturali, sembra che qualcosa si muova comunque per il Castello a livello di Soprintendenza. Negli ultimi anni il Sindaco Riolo ha sostenuto interventi di pulizia e iniziative di valorizzazione, continuato a riporre massima fiducia nei confronti di chi porta avanti il volontariato civico che anche questo Blog sta sostenendo. Ma si fa adesso un ulteriore passo in avanti. Sulla vicenda Castello è intervenuta negli scorsi giorni la Soprintendente Mirella Vinci. Commentando un post del profilo facebook dell'arch. Pierpaolo Faranda, la Soprintendente ha informalmente assunto l' impegno a "riesumare" i vecchi progetti che, in sostanza, prevedono la continuazione dei lavori avviati nel 2005 e bruscamente interrottisi a motivo dell'esaurimento delle risorse.
"In attesa di un progetto che dovrebbe redigere il Comune di Acquedolci-chiedeva l'arch. Faranda- considerate le criticità in corso non è possibile recuperare ed aggiornare la perizia n.18 del 2009 da voi redatta?". Si tratta di una perizia che all'epoca non venne finanziata e questo mancato finanziamento pose di fatto un forte ostacolo alla prosecuzione dei lavori già avviati.
Da sempre attento e sensibile alla ricerca di soluzioni per attivare un concreto recupero del complesso architettonico di rilevanza nazionale, l'architetto Piepaolo Faranda ha dedicato tempo e passione agli studi sul Castello e sulla sua storia. Studi ed approfondimenti preziosi che hanno riordinato importanti tasselli delle vicende del Castello e contribuito a ricostruire le fasi dell'evoluzione architettonica del Monumento. Molti progetti dell' arch.Faranda sono stati utilizzati in passato per gli interventi di messa in sicurezza. Adesso il prof. si è rivolto direttamente alla responsabile della Soprintendenza di Messina incassando inaspettatamente (anche se informalmente) l'impegno della Soprintendente Vinci "a riesumare dall'archivio il progetto di cui riferisce sebbene fortemente datato e da riattualizzare economicamente. Da tenere sotto controllo è la prossima programmazione comunitaria". L'arch. Faranda ha precisato che "nel 2015 anche il presidente Musumeci ha dimostrato particolare interesse per questo sito fortificato di Acquedolci e una richiesta in tal senso oggi potrebbe essere accolta favorevolmente dall'assessore Samonà.
La Soprintendenza di Messina-continua Faranda- ha già tutti gli elaborati tecnici necessari da me prodotti su vostro incarico nel 2006. Voi siete la nostra speranza per la rinascita di questo antico Castello che in quanto monumento nazionale non è solo degli acquedolciani ma di tutti i cittadini italiani! ".
La Soprintendente Vinci ha ricordato che "il Castello Cupane è di proprietà comunale e non del demanio regionale, motivo per il quale il ragionamento è più complesso. Tuttavia- conclude- ciò non toglie l'opportunità a chi ha la disponibilità del bene di predisporre un progetto esecutivo in attesa di intercettare misure di finanziamento".
La Soprintendente ha anche rivolto un plauso alle recenti iniziative di volontariato che negli ultimi tempi stanno rendendo  concrete delle manifestazioni culturali che richiamano tanti visitatori.  La presenza di iniziative di volontariato stanno facendo concretamente rivivere i luoghi fino a qualche anno fa abbandonati al degrado totale. "Lavoro encomiabile quello del volontariato- ricorda Mirella Vinci che precisa-non dimentichiamo che il bene è di tutti e ognuno deve essere partecipe con coscienza al miglioramento della manutenzione sempre sotto il giusto controllo per evitare ulteriori danni provocati da personale inesperto".

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