TARI: Abbattere le sanzioni per aiutare le famiglie ed i commercianti in ritardo con i pagamenti.

La proposta nasce in seguito alle numerose segnalazioni e suggerimenti di tanti cittadini che non ce la fanno a pagare importi elevatissimi.
I consiglieri possono fare propria la proposta e dare un segnale concreto in questo momento di crisi.
Una nota indirizzata ai rappresentanti dei gruppi consiliari.
Abbattere le sanzioni che incidono per il 30% e non applicarle affatto per quanti si mettono in regola subito.
Azzeramento delle sanzioni con riferimento all'anno della pandemia.
Fonte Enrico Caiola- nota al Protocollo del Comune



La grave crisi economica ha appesantito la situazione economica delle utenze ed è necessario intervenire velocemente per aiutare le famiglie ed i commercianti. Il Consiglio Comunale è stato appena convocato per il 31 maggio ed il primo punto in discussione si riferisce proprio all'approvazione del regolamento TARI che, dal 2014, prevede sanzioni elevatissime per gli utenti che non pagano o ritardano i pagamenti. E' impensabile che in una situazione di gravissima crisi economica che colpisce tutti i settori della popolazione con una disoccupazione diffusa ed un generalizzato impoverimento delle famiglie, si continui ad approvare in Consiglio un regolamento che prevede tra gli altri importi sanzionatori altissimi che non considerino le difficoltà e le esigenze di famiglie e commercianti.
La nota è indirizzata al Presidente del Consiglio Valeria Rubuano ed a tutti i Capigruppo indistintamente, oltre che all'Esperto del Sindaco in materia tributaria.
Chiunque tra i consiglieri potrà adesso far propria la proposta e, sentito il parere non vincolante dei Revisori, proporre al Consiglio di votare l'abbattimento delle sanzioni che in questo momento gravano per un importo pari al 30%. Ma vediamo nel dettaglio in cosa consiste l'ipotesi di riduzione che, si auspica, possa essere tradotta in un atto di indirizzo da sottoporre al voto del Consiglio.
1- Riduzione per tutte le utenze della sanzione per il ritardato pagamento dal 30% al 5% massimo con riferimento all’anno 2021, attraverso la modifica del regolamento TARI in fase di approvazione per l’anno in corso;
ESEMPIO: Se l'utente deve pagare 100 euro, in questo momento pagherà 130 euro in caso di mancato o ritardato pagamento. Se la proposta dovesse passare, pagherebbe 105 euro ferma restando la possibilità di rateizzare l'importo.
2- Modifica dei regolamenti vigenti con abbattimento al 5% massimo della sanzione per gli anni precedenti (2017 e seguenti) nel caso in cui l’utente faccia richiesta di rateizzazione degli importi dovuti; 
ESEMPIO: Il commerciante Tizio ha ricevuto un Avviso di Accertamento riferito agli anni 2017-2018 per un importo effettivo di  8.000 euro. Applicando la sanzione al 30% l'utente dovrà versare al Comune 2.400 euro di sanzione per un importo complessivo di 8.000+2400. Una cifra davvero esagerata, considerato che nell'ultimo anno le attività sono state ferme. Se la proposta dovesse passare, la sanzione si abbatterebbe a 400 euro, ferma restando la possibilità di rateizzare l'importo.
3- Al fine di incentivare i pagamenti dei cittadini e velocizzare il risanamento delle casse comunali, l’azzeramento della sanzione per gli utenti che optano per il pagamento in unica soluzione degli importi dovuti con riferimento al periodo 2017-2020.
ESEMPIO: Il contribuente Sempronio  ha ricevuto un Avviso di Accertamento riferito agli anni 2017-2018 per un importo effettivo di 1.000 euro. Applicando la sanzione al 30% l'utente dovrà versare al Comune 300 euro di sanzione per un importo complessivo ci 1.000+300 euro. Se la proposta dovesse passare, la sanzione si abbatterebbe a 50 euro, ferma restando la possibilità di rateizzare l'importo. Non solo, l'ipotesi chiede espressamente di prevedere un meccanismo di incentivazione per le utenze che decidano di pagare l'importo in unica soluzione (senza rateizzazione) con conseguente AZZERAMENTO della sanzione. Sempronio, che decide di pagare tutto subito e di mettersi in regola senza rateizzare, non sarà colpito dalla sanzione e pagherà l'importo dovuto (1.000 euro). 
La speranza, a questo punto, è che i consiglieri possano fare propria la proposta che non altera  gli equilibri di Bilancio ma offre un segnale concreto agli utenti che non ce la fanno più a sostenere costi del servizio rifiuti che sono decisamente esagerati e incoerenti rispetto all'aumento della frazione differenziata che dimostra concretamente l'impegno della popolazione in materia di corretta differenziazione dei rifiuti. 

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