Acquedolci: Un debito di 200 mila euro per il Depuratore Consortile.

Mancato pagamento di quote consortili per il Depuratore Sant'Agata-Acquedolci.
Il debito risale all'Amministrazione Oriti che non ha pagato il dovuto.
Saranno i contribuenti a dover pagare?? Il Consiglio Comunale valuti di porre la clausola della responsabilità patrimoniale per chi ha prodotto questo debito.
di Enrico Caiola
Il Comune di Sant’Agata Militello ha presentato, negli scorsi mesi, un decreto ingiuntivo al Comune di Acquedolci per il pagamento di quote dovute dal Comune e risalenti al periodo in cui era sindaco il dott.Salvatore Oriti. 
Il debito è stato inserito nel Piano di Riequilibrio approvato dal Consiglio e trasmesso al Ministero degli Interni per accedere al fondo di rotazione che consente ai Comuni di ripianare i debiti pregressi evitando il dissesto finanziario. 
Originariamente pari a circa 160 mila euro,il debito si è negli anni appesantito degli interessi e ammonta oggi a circa 205 mila euro come si evince nella deliberazione del Consiglio Comunale. Nell’ultima seduta del Consiglio è trapelato un forte interessamento da parte dell’ass.al bilancio-consigliere Oriti (ex sindaco all'epoca del debito) che desidera adesso "chiudere la partita" e che ha anticipato la presentazione di una proposta di riconoscimento dello stesso debito entro il 31 dicembre 2020. 
Ad oggi, tuttavia, non risulta presentata alcuna proposta da sottoporre al Consiglio.
Non si comprende a cosa sia dovuta questa inerzia ma sarebbe auspicabile, per il buon andamento dell’amministrazione e per ragioni di trasparenza, includere nella proposta di deliberazione da presentare al Consiglio Comunale la clausola della responsabilità patrimoniale riferita a chi ha prodotto questi danni a suo tempo. 
Sarà la Corte dei Conti a valutare successivamente se sussista e quale sia l’entità di eventuali danni arrecati alle casse comunali di Acquedolci ed ai contribuenti.

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