Politica: Salvatore Caputo fa chiarezza "Io non sono Ciro Gallo".

Dopo le scintille interne nella Maggioranza, anche la Minoranza attraversa turbolenze.
"Salvatore Caputo non è Ciro Gallo"..parole che irrompono con fragore nella scena politica a 21 mesi dalle elezioni.
Il Capogruppo Caputo difende la propria leadership e prende le distanze da Cirino Gallo. "Nasce una nuova idea"...ma adesso è necessario il dialogo.
di Enrico Caiola fonte:Salvatore Caputo -Capogruppo di Minoranza
"Nasce una nuova idea capeggiata e portata avanti da alcuni amici e da molti giovani che vogliono che sia io che porti avanti questa storia, questo confronto, questo nuovo modo di fare politica". Il messaggio è registrato da una splendida campagna acquedolciana all'indomani di una affollata cena tra amici, come li definisce lo stesso Capogruppo Caputo. Alla cena hanno partecipato sostenitori, parenti ma anche colleghi consiglieri di entrambi gli schieramenti e, sopratutto, osservatori attenti. Il messaggio condiviso sui socialmedia, si apre con il ricordo di un importante anniversario. Nell'agosto del '43,esattamente settantasette anni fa, questi luoghi furono teatro di violenti scontri tra nazisti e alleati. Un intero paese venne bombardato e la popolazione in fuga si rifugiò in gran numero dentro la Grotta e in campagne come quella che appare nel video che riscuote oggi migliaia di visualizzazioni. 
Ma che sta accadendo e come si sta ridisegnando la geopolitica acquedolciana? Siamo davvero giunti ad una svolta, ad un bivio? La notizia del giorno è abbastanza "esplosiva" e ci mostra una Minoranza che ha praticamente preso le distanze dall'ex sindaco Cirino Gallo il quale appare ormai molto debole rispetto al passato. Le "scintille" non mancano nella Maggioranza ma, a questo punto,la situazione non sembra neppure tanto calma in Minoranza. Le dichiarazioni di Caputo appaiono oggettivamente abbastanza esplosive e mandano in tilt alcuni remoti (ma non affatto inverosimili) "piani" di ricandidatura da parte dell'ex Primo Cittadino di Acquedolci che continua a fare i conti con la scarsa simpatia popolare e starebbe  valutando anche l'ipotesi di una "candidatura fantoccio" da potere pilotare, dopo la clamorosa sconfitta alle elezioni del 2017. Adesso però bisogna tenere conto di una nuova generazione di cittadini potenzialmente capaci di amministrare e, diciamolo chiaro, abbastanza preparati e carichi ma sopratutto temibili per chi rischia di rimanere fuori alle prossime elezioni del 2022. Tra chi si affanna a conquistare le simpatie dei giovani probabili protagonisti e chi sembra perdere ogni giorno sostegni, l'attenzione si focalizza adesso su coloro i quali stanno dimostrando di avere la qualità assai rara di saper ascoltare tutti e, sopratutto, saper argomentare e valutare autonomamente progetti seri per il futuro del paese. Il messaggio del Capogruppo Caputo va analizzato con molta attenzione e la sua riflessione merita di essere presa seriamente in considerazione. 
"Nel nostro piccolo, pensiamo di volere fare la nostra storia politica di Acquedolci. Abbiamo deciso-spiega il Capogruppo di Minoranza- di intraprendere un nuovo cammino per quello che è il destino politico di Acquedolci. Oggi avrei dovuto fornire un piccolo rapporto su quanto accaduto nello scorso Consiglio Comunale, invece vi dico tutt'altra cosa ed è una cosa bellissima" Caputo spiega che la "nuova idea" nasce con la collaborazione di un gruppo di giovani che riconoscono in lui la guida del gruppo e, sopratutto, riconoscono in lui l'interprete di un "nuovo modo di fare politica". Non è solamente il "rinnovamento" quello che si cerca di interpretare. Caputo in maniera davvero inaspettata si sofferma sul'esigenza di costruire una "effettiva pacificazione rompendo questa divisione che ormai da più anni, da decine di anni viene portata avanti in campo politico e sociale ed è questa una sfida per tutti, non solamente una sfida per Salvatore Caputo". Le dichiarazioni sono perciò fortemente critiche nei confronti della politica degli ultimi decenni e non nascondono una autocritica all'operato dello stesso leader del Gruppo di Minoranza che fa chiarezza e prende le distanze dall'ex Sindaco Gallo che, dati alla mano, è causa della clamorosa sconfitta del 2017. "Riconosco di aver commesso l'errore-spiega Caputo- di pensare di camminare con i propri piedi senza farlo capire agli altri ma ci sono molti altri piedi che camminano con Salvatore Caputo e non dipendono da nessuno. In questi tre anni- specifica il Capogruppo- ho fatto politica collaborando con tutti, sopratutto con il gruppo di Minoranza che mi è sempre stato vicino. Se qualcuno avesse ancora dei dubbi Salvatore Caputo non è Ciro Gallo e se Ciro Gallo deciderà di essere il mio antagonista che benvenga, ci confronteremo; Salvatore Caputo non è Alvaro Riolo,sopratutto in questo periodo dove io sono alla Minoranza; Salvatore Caputo è Salvatore Caputo!". E così dopo aver fatto chiarezza ed avere posto un valido e credibile punto fermo, il Capogruppo di Minoranza ritorna a parlare della piacevole serata con gli amici durante la quale è emersa questa volontà di camminare insieme per realizzare alcune novità. Coraggio e "chiarezza di idee" sono concetti che si affiancano agli iniziali programmi  di pacificazione e rinnovamento. Nel preannunciare ulteriori futuri messaggi che illustreranno le idee del gruppo, parole di ringraziamento  vengono riservate a quanti stanno supportando l'organizzazione degli incontri, una "piccola storia nell'ambito di una storia meravigliosa che è la storia di Acquedolci" commenta Caputo che si sofferma anche sul concetto di "confronto". Il confronto va sperimentato sempre: "Non ci sono i belli e non ci sono i brutti, non ci sono amici e non ci sono nemici. Siamo persone-conclude il Capogruppo di Minoranza- che vogliamo confrontarci e coloro i quali vogliono continuare a conservare i privilegi di qualcuno, se ne possono stare lontano dal gruppo e da Salvatore Caputo". 

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