ACQUEDOLCI: Situazione Covid-19. Il comunicato del Sindaco Riolo.

Alvaro Riolo fa il punto della situazione con un lungo post e sottolinea "nessuna manifestazione organizzata".
Al momento NESSUN POSITIVO.
Preoccupa la situazione di San Fratello: 12 su 37  in isolamento per essere entrati in contatto con l'Ufficio Tecnico sanfratellano .
Sulle polemiche scatenate dai falò il Sindaco ricorda che sono "fatti da persone appartenenti a gruppi omogenei che quotidianamente si frequentano e si riuniscono in diverse occasioni, con forme meno pericolose di serate o eventi della movida nebroidea che hanno visto ammassati migliaia di giovani".
di Enrico Caiola
Fonte: Alvaro Riolo Sindaco
"Pensavamo che in questo momento fosse opportuno il silenzio, la riflessione e concentrarci sulle misure da adottare, ma per smentire le assurde e infondate voci che si susseguono, nonché alcuni strani tentativi di sviare la reale situazione, mi vedo costretto a fare alcune precisazioni". Il sindaco di Acquedolci interviene e fa chiarezza fugando equivoci e inesattezze in larga misura scaturite da comunicati istituzionali diffusi nei paesi vicini. "Ad oggi qui ad ACQUEDOLCI non ci sono casi positivi- spiega il primo cittadino acquedolciano e  specifica- I soggetti in isolamento sono 37:
- 12 riconducibili al caso “ufficio tecnico San fratello”;
- 2 per rientro dalla Romania;
- 11 sono i casi di presunto contatto con il ragazzo positivo di S. AGATA rientrato da MALTA (questi tutti sottoposti a tampone risultati negativi e ora in attesa del secondo tampone).
- 12 sono in isolamento per contatto con le sorelle di S. Agata riscontrate positive.
La situazione è sotto controllo e i numeri statistici degli isolati sono ridotti rispetto a quelli che abbiamo gestito durante il Lockdown.
Appare evidente che la nostra primaria preoccupazione è contenere il contagio e tutelare la salute di tutti i ragazzi, a prescindere dalla residenza o dal luogo ove sia avvenuto il contagio. A tutti i contagiati, gli isolati e alle loro famiglie esprimo la massima solidarietà e l'augurio che questo particolare momento passi presto e che sia utile a tutti, amministratori, famiglie, forze dell'ordine, ma soprattutto ai nostri giovani, per una serena riflessione.
Deformazione professionale mi porta a cogliere le insidie che si racchiudono nelle sfumature terminologiche: sento parlare del falò di Acquedolci come se si fosse trattato di un evento unitario. Sarebbe invece più corretto parlare “dei falò” fatti ad Acquedolci, perché è bene precisare che non c'è stata alcuna manifestazione pubblica e unitaria, né autorizzata, né abusiva, ma soltanto gruppi di ragazzi autonomamente organizzati. In questi tre anni sindaco, amministratori e polizia municipale a tutti coloro che hanno chiesto informazioni o autorizzazione, hanno sempre risposto che i falò, che comunque sono stati svolti anche in altri paesi, sono vietati per normativa regionale e che farli espone a sanzioni.
Per quanto riguarda la loro pericolosità come fonte di contagio, osservo che di norma i falò sono fatti da persone appartenenti a gruppi omogenei che quotidianamente si frequentano e si riuniscono in diverse occasioni, con forme meno pericolose di serate o eventi della movida nebroidea che hanno visto ammassati migliaia di giovani.
A conferma di ciò il dato statistico è che a seguito dei falò ad Acquedolci sono isolati e sotto controllo un numero di persone abbondantemente inferiore a quello che scatterebbe nell'eventualità di un caso positivo ad esempio in un bar o in un ristorante.
Ad Acquedolci l'amministrazione comunale non ha organizzato alcuna iniziativa che potesse costituire assembramenti e nel paese non vi sono locali di movida che richiamano i giovani dei nebrodi.
Amareggia sentire parlare di una presunta riconducibilità di un caso positivo ad un falò tenuto sulla spiaggia di Acquedolci, trattandosi per quanto risulta della fidanzatina di un caso positivo accertato rientrante da Malta.
Lo sviare l'attenzione sempre e comunque sul nostro paese, evita a molti di approfondire il reale problema:i ragazzi Covid positivi rientranti da Malta quanto hanno circolato dal loro rientro alla data dell'isolamento? Quali sono le comitive di costante frequentazione? Quali i locali della movida visitati? Dove sono stati il ferragosto?  Ma quello che importa è se erano ai falò fatti ad Acquedolci.
Mi complimento con gli interventi dei sindaci Borrello e Ingrillì alzando il livello del confronto, con parole sagge e di equilibrio, forniscono utili spunti di riflessione". 
Il Sindaco

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