Gli alberi ad alto fusto del paese sono veri e propri "monumenti botanici".
Erytrine e cedri del Libano, Pini e preziose Cycas, washingtonie e tuje.. c'è bisogno degli "specialisti"..
Per la pulizia straordinaria della "Città Giardino" interverrà anche la Forestale.
Sono già a lavoro altre due squadre, una comunale e l'altra della Multiecoplast.
Il Sindaco Riolo ottiene l'intervento dell'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste che aveva dato aiuto già nel 2017 durante la gravissima Crisi Idrica, brillantemente superata, nonostante le gravi problematiche legate alla diminuzione delle piogge.
di Enrico Caiola
fonte: Alvaro Riolo Sindaco.
Che Acquedolci avesse un'estensione notevole di verde pubblico è risaputo nel comprensorio. Che addirittura due squadre di lavoro stentassero a riportare alla normalità una situazione di trascuratezza causata dai mesi di interruzione primaverile, causata dal lungo lockdown, era decisamente imprevedibile. Non ci sono solamente i quasi due chilometri di bellissime spiagge da rendere pulite e non c'è solamente la grandiosa via Bonifacio da ripulire settimanalmente dopo il mercato settimanale del mercoledì. I giardini pubblici rionali del Piano, fruiti da circa tremila residenti, sono otto senza contare le aree di parcheggio. Il "Parco Urbano" si estende dal sottopassaggio a nord della Pineta Falcone fino all'area arborea a Monte,nella zona dove abitano altre migliaia di acquedolciani. Le ville del centro che attraversano il Parco Urbano sono addirittura sei e sorgono dove un tempo scorreva il torrente Acquedolci. La particolare esposizione e la ricchezza delle acque nel sottosuolo ha visto crescere nei decenni alberi maestosi ed unici. Dalla famosa Piazza del Municipio alla monumentale Piazza Duomo, dalle Ville San Benedetto all'area pubblica donata dal barone Cupane, chi si trova a passare da Acquedolci rimarrà probabilmente colpito dall'enorme quantità di verde pubblico che emerge tra piazzette e slarghi, strade alberate ed aree di scuole e asili. Vanno anche presi in considerazione i cortili del castello "Larcan-Gravina", i sottopassi ferroviari e le aree comunali delle Scuole Medie. Un verde immenso e difficilmente gestibile che nessun paese del comprensorio ha il privilegio di mostrare e che il Comune di Acquedolci stenta a mantenere curato e decoroso soprattutto in questo periodo di veloce ripartenza dopo il fermo causato dall'epidemia del coronavirus. Sono più di quaranta i grandi alberi di pino del Corso Italia e poi ci sono i maestosi Cedri del Libano e le grandi conifere di Villa Borsellino, le suggestive pinete marittime, gli aranci e gli ombrosi e profumati tigli del centro. Nella "Città Giardino" dei Nebrodi, persino il Cimitero Monumentale si mostra come una gradevole oasi di pace dedicata alla memoria dei defunti che i cittadini amano vedere ben curata.
"Per fare fronte in modo più celere alle procedure di pulizia straordinaria degli spazi verdi del paese -spiega il Sindaco Alvaro Riolo- rese estremamente difficoltose dalla loro notevole estensione, dai ritardi nelle procedure sospese in tutto il periodo della crisi COVID, ho chiesto l'invio di una squadra al Comando Forestale, ispettorato di Messina". la risposta positiva è giunta dall'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Messina che ha comunicato la disponibilità all'invio della squadra che interverrà sul verde pubblico e sugli esemplari arborei ad alto fusto. Alvaro Riolo ha ringraziato "con il cuore in mano l'Ispettore ripartimentale dott. Giovanni Cavallaro per l'ennesimo gesto di presenza ed aiuto. Acquedolci-spiega il Sindaco- non dimentica l'aiuto del Corpo Forestale durante la crisi idrica, ed il supporto nelle sanificazione Covid, a riprova del forte sentimento d'affetto che lega la cittadinanza di Acquedolci al detto Corpo". Il Sindaco ha annunciato che scriverà una nota al Presidente della Regione ed all'Assessore regionale competente "per complimentarmi e ringraziare dell'operato del Corpo Forestale in provincia di Messina, diretto in modo impeccabile ed eccezionale dal dott. Cavallaro".
IL SINDACO.
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