Bollette Spazzatura: Acquedolci è un "Comune virtuoso"...ma "paga" troppo caro lo smaltimento della differenziata!
Premiati per i risultati che sono merito della popolazione che si impegna tra confusione e disinformazione.
Non siamo i soli virtuosi e non siamo straordinari.. al primo posto c'è Longi.
Sul podio 243 comuni siciliani.
Quali benefici adesso per i cittadini che fanno materialmente la differenziata???
Non siamo i soli virtuosi e non siamo straordinari.. al primo posto c'è Longi.
Sul podio 243 comuni siciliani.
Quali benefici adesso per i cittadini che fanno materialmente la differenziata???
Di quanto si abbasseranno le bollette?
Regna la confusione più totale sulla scrivania dell'assessore delegato ai rifiuti e nessuno conosce gli importi TARI 2020.
di Enrico Caiola
La settimana scorsa a Catania si è svolta una premiazione che ha chiamato sul "podio" i Comuni siciliani definiti "virtuosi" in materia di raccolta differenziata. "Virtuosi" perchè hanno superato la fatidica soglia del 69% di Differenziata prodotta; sul "podio" perchè tra un selfie e una foto di gruppo, sono stati premiati praticamente i due terzi dei comuni della Regione, con tanto di pergamena da portare trionfalmente nei rispettivi comuni di appartenza.Dopo la consegna della pergamena si moltiplicano gli interrogativi sui benefici, ammesso che ci siano. La domanda ricorrente è: "di quanto si abbasseranno le bollette TARI 2020 ?". Va subito precisato,per fugare ogni dubbio, che il traguardo è importante a prescindere perchè rivela una mutata sensibilità sotto il profilo ambientale. E' dimostrato difatti che, in 243 comuni della Sicilia,grazie all'impegno dei singoli cittadini spesso disinformati sulle corrette modalità di differenziazione e lasciate prive di strumenti come sacchetti e contenitori (si veda proprio il "modello Acquedolci"), l'intera comunità sta ormai maturando sotto il profilo del rispetto ambientale. A differenza del passato, aumenta il numero dei cittadini che cominciano a dare il buon esempio impegnandosi quotidianamente per rispettare le regole e differenziare per quanto possibile correttamente. Si tratta perciò di un risultato positivo e diffuso e, il dato, è confermato dal fatto che l'iniziativa della premiazione patrocinata dall' Unione Europea e dalla Regione Siciliana, ha visto protagonisti non uno ma addirittura 243 Comuni dell'Isola (in totale i comuni siciliani sono 390). Nulla di straordinario perciò, se non fosse che Acquedolci finalmente e per la prima volta e nonostante le tante lacune, riceve una pergamena assieme ad altri Comuni che da anni e anni hanno imboccato la giusta strada e sono avanti in termini di organizzazione e di benefici economici che si concretizzano sulle bollette dei cittadini che negli ultimi tempi si sono progressivamente abbassate.
Acquedolci, divenuto "comune virtuoso" potrà adesso accedere ad un premio di circa cinque milioni di euro? Nonostante i toni trionfalistici, bisogna essere abbastanza cauti e realisti. Questo bel "premio", consegnato nei locali dell'ente fieristico "Le Ciminiere" di Catania all'assessore delegato alla spazzatura cons. Oriti, andrà condiviso infatti con gli altri comuni virtuosi che sono 243 in tutta la Sicilia. Tanti cittadini, avendo nei giorni scorsi letto la clamorosa notizia apparsa addirittura sulla cronaca interna di alcuni quotidiani, si saranno posti tante domande e sono in attesa di conoscere di quanto adesso effettivamente inciderà questo riconoscimento sulle bollette della TARI, le cui tariffe sono praticamente invariate dal 2015 ma non sono ancora state confermate per il 2020 dal Consiglio a causa dell'emergenza Covid.Potrebbe perciò essere la volta buona per osservare una notevole riduzione. Ma in materia di rifiuti si sa, sono tanti gli interessi e le situazioni da considerare.
Acquedolci, divenuto "comune virtuoso" potrà adesso accedere ad un premio di circa cinque milioni di euro? Nonostante i toni trionfalistici, bisogna essere abbastanza cauti e realisti. Questo bel "premio", consegnato nei locali dell'ente fieristico "Le Ciminiere" di Catania all'assessore delegato alla spazzatura cons. Oriti, andrà condiviso infatti con gli altri comuni virtuosi che sono 243 in tutta la Sicilia. Tanti cittadini, avendo nei giorni scorsi letto la clamorosa notizia apparsa addirittura sulla cronaca interna di alcuni quotidiani, si saranno posti tante domande e sono in attesa di conoscere di quanto adesso effettivamente inciderà questo riconoscimento sulle bollette della TARI, le cui tariffe sono praticamente invariate dal 2015 ma non sono ancora state confermate per il 2020 dal Consiglio a causa dell'emergenza Covid.Potrebbe perciò essere la volta buona per osservare una notevole riduzione. Ma in materia di rifiuti si sa, sono tanti gli interessi e le situazioni da considerare.
Prima di fare un calcolo orientativo sui possibili risparmi in bolletta, va premesso che fino al mese di Giugno 2020 il Comune di Acquedolci è certamente un "buon cliente" dal punto di vista delle ditte che gestiscono i rifiuti differenziati. Altrove i Comuni ricevono benefici dalla vendita delle varie tipologie di rifiuto e, già prima della consegna delle pergamente, hanno messo da tempo in pratica un sistema efficiente che premia chi differenzia di più. La conseguenza è normale e non riguarda solo gli abbattimenti in bolletta per le utenz, ma anche i servizi collettivie l'informazione e la sensibilizzazione della popolazione. In alcuni casi,ci sono anche Comuni che hanno dato via libera all'installazione dei raccoglitori di tipologie differenziate che distribuiscono agli utenti buoni spesa e punteggi che consentono ai cittadini di beneficare di una variegata serie di bonus, dalla spesa agli sconti in bolletta.
Ad Acquedolci, invece, chi gestisce la delega in materia dei rifiuti appare sordo alle proposte e non sembra granchè disposto a rivedere qualcosa nel sistema che pur funzionando, dovrebbe anche cominciare a crescere sotto il profilo della qualità. Mentre i cittadini comprano a proprie spese sacchi della spazzatura trasparenti e bidoni, sforzandosi di separare la plastica dall'umido, la macchina organizzativa del fatidico "modello Acquedolci" rivela ai più attenti un problema organizzativo di funzionamento. E si scopre tra la meraviglia e l'incredulità che il Comune paga le ditte che ricevono le frazioni differenziate per lo smaltimento di plastica, vetro, carta e cartone, alluminio e ingombranti... Ma i rifiuti differenziati, in verità, dovrebbero costituire una risorsa perchè sicuramente lo sono già per le ditte che li comprano e se li rivendono incamerando i benefici. Su questo punto il "Modello Acquedolci" alimenta quelle che sono definite "diseconomie di scala" perchè l'aumento della produzione fa aumentare i costi nonostante le possibilità per ridurli. La conferma di questa grave lacuna di gestione è confermata da un importo pagato dal Comune e visionabile in una Liquidazione di Spesa attualmente in pubblicazione avente ad oggetto "smaltimento dei rifiuti solidi urbani differenziati presso l'impianto della Ditta N.I.E.M. S.r.l. ..". Dalla lettura di questo provvedimento si viene a sapere che Acquedolci è così "virtuosa" da pagare la ditta che si occupa di smaltire i materiali differenziati per un importo mensile che solamente in Giugno 2020 è stato pari a 3.587,76 euro Iva compresa. Emerge perciò che il Comune non guadagna nulla dalla produzione di vetro, plastica, carta, alluminio e preziosissimi materiali Raae. Possiamo a questo punto fare un primo orientativo calcolo che ci mostri quanto ad occhio e croce costi in 12 mesi lo smaltimento dei rifiuti differenziati. Acquedolci spende in media 42.000 euro l'anno solamente per lo smaltimento delle tipologie differenziate, perciò non vende la risorsa ma la smaltisce, cioè compra un servizio senza ricevere alcun guadagno dalla consegna dei preziosi materiali. Rimane ovviamente alta la spesa (7.551,60€ solamente a Giugno 2020) per lo smaltimento in discarica delle frazioni "umido/organico" conferite a partire dal 14 novembre 2019 presso l'impianto di Belpasso gestito dalla ditta RaCo S.r.l. e della frazione "indifferenziata" conferito dal 12 aprile 2018 presso l'impianto di c.da Grotte nel Comune di Lentini, gestito dalla tanto chiacchierata SiculaTrasporti S.r.l. di Catania, in atto parte di un contenzioso contro il Comune di Acquedolci.
Ad Acquedolci, invece, chi gestisce la delega in materia dei rifiuti appare sordo alle proposte e non sembra granchè disposto a rivedere qualcosa nel sistema che pur funzionando, dovrebbe anche cominciare a crescere sotto il profilo della qualità. Mentre i cittadini comprano a proprie spese sacchi della spazzatura trasparenti e bidoni, sforzandosi di separare la plastica dall'umido, la macchina organizzativa del fatidico "modello Acquedolci" rivela ai più attenti un problema organizzativo di funzionamento. E si scopre tra la meraviglia e l'incredulità che il Comune paga le ditte che ricevono le frazioni differenziate per lo smaltimento di plastica, vetro, carta e cartone, alluminio e ingombranti... Ma i rifiuti differenziati, in verità, dovrebbero costituire una risorsa perchè sicuramente lo sono già per le ditte che li comprano e se li rivendono incamerando i benefici. Su questo punto il "Modello Acquedolci" alimenta quelle che sono definite "diseconomie di scala" perchè l'aumento della produzione fa aumentare i costi nonostante le possibilità per ridurli. La conferma di questa grave lacuna di gestione è confermata da un importo pagato dal Comune e visionabile in una Liquidazione di Spesa attualmente in pubblicazione avente ad oggetto "smaltimento dei rifiuti solidi urbani differenziati presso l'impianto della Ditta N.I.E.M. S.r.l. ..". Dalla lettura di questo provvedimento si viene a sapere che Acquedolci è così "virtuosa" da pagare la ditta che si occupa di smaltire i materiali differenziati per un importo mensile che solamente in Giugno 2020 è stato pari a 3.587,76 euro Iva compresa. Emerge perciò che il Comune non guadagna nulla dalla produzione di vetro, plastica, carta, alluminio e preziosissimi materiali Raae. Possiamo a questo punto fare un primo orientativo calcolo che ci mostri quanto ad occhio e croce costi in 12 mesi lo smaltimento dei rifiuti differenziati. Acquedolci spende in media 42.000 euro l'anno solamente per lo smaltimento delle tipologie differenziate, perciò non vende la risorsa ma la smaltisce, cioè compra un servizio senza ricevere alcun guadagno dalla consegna dei preziosi materiali. Rimane ovviamente alta la spesa (7.551,60€ solamente a Giugno 2020) per lo smaltimento in discarica delle frazioni "umido/organico" conferite a partire dal 14 novembre 2019 presso l'impianto di Belpasso gestito dalla ditta RaCo S.r.l. e della frazione "indifferenziata" conferito dal 12 aprile 2018 presso l'impianto di c.da Grotte nel Comune di Lentini, gestito dalla tanto chiacchierata SiculaTrasporti S.r.l. di Catania, in atto parte di un contenzioso contro il Comune di Acquedolci.
Il "modello Acquedolci"che è asceso su quell'affollato podio, assieme ad altri 242 Comuni siciliani, ci mostra abbastanza soddisfatto un assessore delegato con pergamena che dice "grazie a tutti" per questo risultato "epocale" ma, di fatto, a ringraziare (i cittadini) dovrebbero essere le ditte che prendono i rifiuti differenziati e si fanno pagare (pure). Altro interrogativo: Quali saranno i benefici per le utenze, derivanti dalla consegna della pergamena?Per farla breve, quali sono i concreti risvolti in termini di risparmio nelle bollette. A questo punto va effettuato il secondo calcolo matematico abbastanza semplice. I circa cinque milioni di euro di "premio" non sono tutti per Acquedolci ma dovranno essere divisi tra i "virtuosi" che sono 243. Non entrando nel merito delle proporzioni in base alla grandezza demografica dei comuni siciliani premiati, vogliamo sperare che la somma andrà ripartita in parti uguali dalla città al piccolo paese. In base a questo calcolo il risultato spettante ad Acquedolci sarebbe di circa 20.500 euro. Quanto incideranno, in termini di benefici economici,questi ipotetici 20.500 euro sulle bollette di oltre 2.400 utenze acquedolciane ? La risposta è circa 8 euro, pari all'acquisto di qualche rotolo di sacchi trasparenti per rifiuti che da anni i cittadini acquistano a proprie spese obtorto collo per evitare le multe. Non ci soffermeremo ulteriormente sul fatto che il "modello Acquedolci" riuscirebbe appena, con quei 20.500 euro, a pagarsi appena sette mesi di smaltimento di rifiuti differenziati, il cui costo (42.000 euro) andrà comunque imputato in una bolletta che, purtroppo e probabilmente si abbasserà di pochissimo o per nulla nel 2020, l'anno del Covid, nel quale sopratutto le attività commerciali chiuse non hanno neppure conferito spazzatura.
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