Crisi Covid-19: La Giunta approva gli aiuti ma per le famiglie c'è ben poco.

Le misure riferite a TARI e IMU, a cura dell'assessore Oriti, hanno trascurato le famiglie a basso reddito ed i nuclei percettori di bonus e sussidi. Nessuna riduzione per la TARI delle Utenze Domestiche.
La proroga della scadenza della prima rata TARI non è un aiuto alle famiglie.
L'assessore al Commercio Reitano ha ottenuto iil voto in Giunta su sgravi e incentivi per le attività commerciali.
di Enrico Caiola
E' stata approvata dalla Giunta Comunale la proposta che, facendo seguito alla nota inviata nei giorni scorsi agli uffici comunali dall'assessore delegato al Commercio Reitano (vedi nota), delinea una serie di misure e aiuti alla categoria dei commercianti. Il vicesindaco dott. Oriti ha curato la parte inerente a TARI ed IMU. Ma il risultato prodotto è decisamente inadeguato rispetto alla gravissima situazione. Le misure adottate in materia di TARI e IMU appaiono scarne dato che l'assessore al Bilancio si è limitato alla previsione di sgravi per l' IMU di affittacamere per brevi soggiorni e per case ed appartamenti per vacanze, bed&breakfast e residence,non dando neppure seguito alle proposte del cons. Salvatore Scaffidi Fonti che proponeva la riduzione della TARI per le utenze non domestiche. Una serie di misure riguardano invece sgravi IMU per immobili che neppure esistono sul territorio, come "villaggi turistici" e "ostelli per la gioventù", campeggi e improbabili "rifugi di montagna". L'assessore al Bilancio ha prodotto una sola misura riguardante i pagamenti per la TARI. Si tratta del differimento della scadenza della prima rata della tassa sui rifiuti al 16 luglio 2020 (sarebbe dovuta scadere il 16 aprile) senza interessi e more, con conferma delle scadenze delle rate successive al 16 agosto 2020 e al 16 novembre 2020, salvo successivi interventi del Governo.
Passano invece in Giunta le misure a favore dei commercianti proposte dall'ass. al Commercio Giuseppe Reitano. Si va dall'abolizione per il 2020 della prima rata della nuova IMU per immobili del settore turistico alla possibilità di concessione di ulteriori spazi ed aree pubbliche a titolo gratuito ai gestori di locali che somministrano alimenti e bevande. Ci sono poi esoneri per i commercianti in materia di Tosap e Cosap per il periodo dal 1 maggio al 31 ottobre 2020 oltre alla possibilità di inoltrare le richieste di ampliamento del suolo pubblico già concesso ed autorizzato, allegando solamente la planimetria, ed inviando la richiesta online senza marca da bollo.
Per le famiglie, invece, troviamo ben poco e questo conferma che l'assessore al Bilancio non ha predisposto un adeguato pacchetto di misure rivolte al sostegno delle fasce deboli in materia di tassa sui rifiuti (TARI). 
Non si è fatto abbastanza in particolare per le utenze a basso reddito. Il semplice rinvio sulla scadenza della prima rata non risolve il problema della difficoltà che tanti avranno nel pagare. Una cosa è riscrivere il metodo tariffario a beneficio di chi sta male, oppure dare nuove regole per costruire meglio le tariffe dell'utenza, altra cosa sono interventi estemporanei sulle scadenze delle rate della TARI. Sicuramente siamo però ben lontani dalle auspicate riduzioni specifiche frutto anche di una crescita delle percentuali di differenziata prodotta. Nessun aiuto ulteriore è stato al momento predisposto per i redditi bassi o nuclei beneficiari di bonus e sovvenzioni da emergenza.
Bisognerebbe invece intervenire a sostegno delle famiglie che non sapranno come pagare la TARI in questo momento difficile nel quale si subiscono i ritardi nei pagamenti di strumenti di contrasto alla grave crisi causata dalla pandemia (dalla Cassa Integrazione alla erogazione di Bonus e Redditi di emergenza). Su questo punto la critica va rivolta all'assessore Oriti che non avrebbe predisposto misure adeguate per fronteggiare le difficoltà delle famiglie. La soluzione c'era ed era addirittura immediatamente realizzabile. Si sarebbero potute utilizzare ad esempio le economie maturate nel 2019 in materia di gestione dei rifiuti, gestione che spesso viene definita "efficiente" ma che al momento non  si traduce in risparmi per le famiglie. Nonostante l'aumento delle percentuali di raccolta differenziata, nella sostanza, le bollette sono sempre alte ed i Piani Tariffari approvati dal Consiglio rimangono sostanzialmente invariati dal 2015. I risparmi maturati nel 2019 andrebbero invece spalmati a beneficio delle utenze domestiche, con un occhio di riguardo specialmente per le utenze a basso reddito e/o beneficiarie in questi mesi di Bonus connessi all'emergenza Covid-19. Non ci sono solamente i commercianti da aiutare ed il settore turistico che peraltro risulta limitato a poche unità. Vanno aiutate seriamente le famiglie che sono in grave difficoltà e, in alcuni casi, non hanno nell'immediatezza la liquidità necessaria per pagare la TARI. I mancati sgravi sulle utenze domestiche rivelerebbero l'antieconomicità del sistema di gestione e smaltimento delle frazioni differenziate che sono aumentate negli ultimi anni senza produrre benefici concreti sulle bollette TARI. In definitiva, ad oggi,  va preso atto che l' assessore delegato al Bilancio non avrebbe saputo predisporre misure di contrasto efficaci per le utenze domestiche che vivono un forte disagio.

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