Proponente l'assessore delegato al bilancio, la data è il 13 marzo.
Negli stessi giorni in cui i DPCM imponevano ai cittadini di rimanere in casa e alle attività di chiudere a motivo dell'epidemia.
Nel mese di marzo c'era chi perdeva il lavoro, altri non trovavano le mascherine omologate..C'erano anche Protezione Civile, Carabinieri e Vigili Urbani, senza mascherine. Al "sostegno di supporto solidale (mascherine,guanti o generi alimentari)",è stata anteposta dall'assessore Oriti, la distribuzione di denaro per finanziare una squadra di calcio nella "finale play off del Campionato F.I.G.C. di Promozione -Girone B", come si legge nel corpo della proposta."Non è il momento dei regali politico-elettorali, ma è il momento della solidarietà" dichiara il Direttore Tecnico della Polisportiva Acquedolcese.
Le regole che disciplinano la materia del Bilancio, impongono il rispetto dei vincoli.
Dopo la rinuncia non si tratta più di fondi privati ma di risorse della collettività e andavano rispettate le originarie finalità del fondo.
Oriti non si sarebbe astenuto dal voto in Giunta nonostante una presunta incompatibilità.
Un "Servigio" alla comunità, secondo quanto scrive l'assessore;
Il tecnico della squadra parla invece di "illecito morale" e critica pesantemente sostenendo la difformità rispetto alla finalità del Fondo "destinato al soccorso e sostegno alla diagnosi e cura per patologie gravi e cure indispensabili".
Il tecnico della squadra parla invece di "illecito morale" e critica pesantemente sostenendo la difformità rispetto alla finalità del Fondo "destinato al soccorso e sostegno alla diagnosi e cura per patologie gravi e cure indispensabili".
Si riceve e si pubblica nota protocollata in Comune a firma del Direttore Tecnico della Polisportiva Acquedolcese.
Al Vice Sindaco
dott. Salvatore Oriti
Vista la Delibera di Giunta del 13 marzo 2020, che nasce dalla nota protocollata il giorno prima, dal Vice Sindaco, Assessore al Bilancio, Dottore Salvatore Oriti, intestatario del fantomatico fondo creato a favore delle cure per le malattie rare, non potevo sottrarmi dallo scrivere, con indignazione e dispiacere, in merito ai contenuti in essa esposti.
In un momento di emergenza sanitaria, dove necessitano dispositivi di sicurezza (mascherine, guanti ecc), da assegnare alla Protezione Civile, ai Carabinieri, ai Vigili Urbani, alle attività costrette a rimanere aperte per garantire i servizi essenziali, la Giunta Municipale approva di assegnare la somma di euro 2000 (in aggiunta alle 1000 già concesse lo scorso anno), a una squadra di calcio, in un momento in cui il campionato è fermo (credo si tratti di un caso unico al mondo), attingendo da un capitolo di bilancio creato per far fronte a spese mediche (e la motivazione sembra piuttosto attuale), snobbando, di fatto, le altre società locali: la Dorotea, che milita nel campionato di seconda categoria, la Polisportiva Acquedolcese, che milita nello stesso campionato della beneficiaria del contributo, e che gioca le partite casalinghe nel Campo Sportivo di Acquedolci, a differenza dell’altra squadra che ha avuto 3000 euro di contributo per giocare a S. Agata, e l’Associazione Sportiva Murialdo che si occupa del settore giovanile.
Si tratta di un vero e proprio illecito morale, e mi stupisce un’azione di questo genere, poiché fuori da ogni logica. Dico questo perché, creato il fondo di cui sopra, è improponibile, oltre che beffardo verso tutti, che lo stesso venga manipolato per inutili scopi politici, nascondendo dal fine d’origine, ricco di buoni propositi, quantomeno in una sua parte.
Se poi, è volontà dell’Assessore fare costante campagna elettorale, che prendesse le proprie indennità e le utilizzasse come meglio crede, senza farle passare per “aiuti umanitari” quando, invece, il presunto nobile gesto altro non è che una disparità di trattamento per le altre società sportive !
Comunque, questo non è il momento dei regali politico-elettorali, ma è il momento della solidarietà.
Pertanto, si chiede il ritiro immediato della delibera o, in alternativa, l’assegnazione di 3000 euro alle altre società calcistiche locali, per ovviare a questa vergogna che ha certamente ripercussioni dal punto di vista sociale!
Proprio perché trattasi di emergenza sanitaria, sarebbe nostra volontà utilizzare, eventualmente, queste somme NON per le spese societarie, ma devolvendole a sostegno di qualsiasi forma di supporto solidale (Mascherine,guanti o generi alimentari).
Qualora l’assegnazione delle somme sia già avvenuta o sia già quantomeno liquidata ,si invitano i beneficiari ad utilizzare le somme per le stesse nobili finalità del fondo.
Evidenziando che si tratta della prima ‘lamentela’ in 10 anni di esistenza della Polisportiva Acquedolcese (nonostante le tante altre occasioni per poterlo fare) e che si tratta di una richiesta a titolo personale. Mi preme, in questa occasione, ricordare tutte le attività commerciali, ad oggi massacrate dal peso di un’economia statica, che hanno sempre sostenuto, con imprescindibili sussidi economici, il calcio acquedolcese.
In un momento di emergenza sanitaria, dove necessitano dispositivi di sicurezza (mascherine, guanti ecc), da assegnare alla Protezione Civile, ai Carabinieri, ai Vigili Urbani, alle attività costrette a rimanere aperte per garantire i servizi essenziali, la Giunta Municipale approva di assegnare la somma di euro 2000 (in aggiunta alle 1000 già concesse lo scorso anno), a una squadra di calcio, in un momento in cui il campionato è fermo (credo si tratti di un caso unico al mondo), attingendo da un capitolo di bilancio creato per far fronte a spese mediche (e la motivazione sembra piuttosto attuale), snobbando, di fatto, le altre società locali: la Dorotea, che milita nel campionato di seconda categoria, la Polisportiva Acquedolcese, che milita nello stesso campionato della beneficiaria del contributo, e che gioca le partite casalinghe nel Campo Sportivo di Acquedolci, a differenza dell’altra squadra che ha avuto 3000 euro di contributo per giocare a S. Agata, e l’Associazione Sportiva Murialdo che si occupa del settore giovanile.
Si tratta di un vero e proprio illecito morale, e mi stupisce un’azione di questo genere, poiché fuori da ogni logica. Dico questo perché, creato il fondo di cui sopra, è improponibile, oltre che beffardo verso tutti, che lo stesso venga manipolato per inutili scopi politici, nascondendo dal fine d’origine, ricco di buoni propositi, quantomeno in una sua parte.
Se poi, è volontà dell’Assessore fare costante campagna elettorale, che prendesse le proprie indennità e le utilizzasse come meglio crede, senza farle passare per “aiuti umanitari” quando, invece, il presunto nobile gesto altro non è che una disparità di trattamento per le altre società sportive !
Comunque, questo non è il momento dei regali politico-elettorali, ma è il momento della solidarietà.
Pertanto, si chiede il ritiro immediato della delibera o, in alternativa, l’assegnazione di 3000 euro alle altre società calcistiche locali, per ovviare a questa vergogna che ha certamente ripercussioni dal punto di vista sociale!
Proprio perché trattasi di emergenza sanitaria, sarebbe nostra volontà utilizzare, eventualmente, queste somme NON per le spese societarie, ma devolvendole a sostegno di qualsiasi forma di supporto solidale (Mascherine,guanti o generi alimentari).
Qualora l’assegnazione delle somme sia già avvenuta o sia già quantomeno liquidata ,si invitano i beneficiari ad utilizzare le somme per le stesse nobili finalità del fondo.
Evidenziando che si tratta della prima ‘lamentela’ in 10 anni di esistenza della Polisportiva Acquedolcese (nonostante le tante altre occasioni per poterlo fare) e che si tratta di una richiesta a titolo personale. Mi preme, in questa occasione, ricordare tutte le attività commerciali, ad oggi massacrate dal peso di un’economia statica, che hanno sempre sostenuto, con imprescindibili sussidi economici, il calcio acquedolcese.
Con l’occasione porgo distinti saluti.
07/04/2020
Il direttore Tecnico
Antonino Liprino
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