REDDITO di CITTADINANZA: ad Acquedolci 212 i beneficiari ma...

Realizzazione dei Progetti a carico dei Comuni, ma chi paga?? 
Le risorse previste sono quelle del Fondo Povertà, nei limiti delle risorse assegnate agli ambiti territoriali ( Distretti socio-sanitari). Ci sono anche le risorse del PON inclusione, gestito a livello distrettuale.
Acquedolci è in regola: 4 gli operatori comunali accreditati a svolgere sulla piattaforma Ge.PI. i ruoli previsti dalla normativa. 
Per attivare i progetti è necessaria la concertazione tra i Comuni ed il Centro per l'Impiego.
La titolarità dei progetti di utilità collettiva (PUC) è del Comune, ed è disciplinata dal Decreto del Ministero delle Politiche Sociali che prevede oneri a carico dei Comuni e dei Distretti socio-sanitari. Sono costi ulteriori che incidono sulla spesa pubblica delle Amministrazioni.
di Enrico Caiola
Dopo la nota dei Cinquestelle che, nelle scorse ore, chiedevano ai componenti della Giunta se si fosse provveduto da parte dell'Ente ad approvare i Progetti di Utilità per l’impiego dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza; giunge la reazione dell'Amministrazione con il Sindaco che, per fare chiarezza sulla vicenda, pubblica una nota del Comune sul gruppo whatsapp di AcquedolciPolitica. Emerge che la normativa lacunosa ed in larga misura improvvisata, espone i Comuni a spese notevoli. Se da un lato il Comune di Acquedolci si è attivato per adempiere ai compiti istituzionali ed ha già stipulato Convenzione con il Mistero del Lavoro e delle Politiche Sociali, individuando operatori comunali autorizzati a svolgere i ruoli previsti dalla normativa sulla piattaforma Ge.PI, dall'altro lato emergono i dubbi sulle spese che gravano sugli enti locali.  "Qualcuno-puntualizza il Sindaco Alvaro Riolo- cercava inadempienze del Comune che però risulta puntuale e rigoroso"- Il Sindaco ringraziando i funzionari, prende atto del fatto che la normativa è "contorta di difficile applicazione" e aggiunge " la legge non l' ha fatta il sindaco".
Ben lontani dai toni trionfalistici e propagandistici dei Cinquestelle, e tutt'altro che irrilevante sul piano della spesa pubblica, l'impiego dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza è disciplinato con notevole confusione. Alla domanda sulla motivazione che ha portato l'Amministrazione di Acquedolci a non impiegare -almeno immediatamente- circa 200 persone per 8 ore settimanali ciascuno, il Comune risponde molto semplicemente dicendo che la normativa riconosce la titolarità dei progetti di utilità collettiva (PUC) in capo al Comune, prevedendo però che agli oneri per l’attivazione e la realizzazione dei PUC si provveda "con le risorse del Fondo Povertà, nei limiti delle risorse assegnate agli ambiti territoriali ( Distretti socio-sanitari),oltre che con le risorse del PON inclusione, gestito a livello distrettuale". Emerge anche l'assenza della dovuta concertazione tra i Comuni facenti parte del Distretto n.31, e il Centro per l’Impiego territorialmente competente. "A tal proposito-scrive il Comune- con nota del 29 gennaio 2020 è pervenuta comunicazione del Centro per l’Impiego di Messina sulla programmazione di un calendario di incontri con i Sindaci della Città Metropolitana di Messina per definire forme, caratteristiche e modalità attuative dei PUC".
fonte: Alvaro Riolo / gruppo WhatsApp Acquedolci Politica
segue: Nota del Comune di Acquedolci
Comune di Acquedolci
Reddito di cittadinanza Istituito con D.L. 28.01.2019 n.4 convertito, con modificazioni, dalla L.28 marzo 2019 n.26
La platea dei beneficiari del reddito di cittadinanza nel Comune di Acquedolci è costituita in atto da n.212 nuclei familiari.
Agli stessi viene erogato un beneficio economico, quantificato direttamente dall’INPS.
Le competenze del Comune riguardanola verifica dei requisiti anagrafici di: cittadinanza,residenza e soggiorno, nonché,l’attivazione e la gestione del Patto per l’Inclusione Sociale. 
Tale Patto prevede, tra l’altro, lo svolgimento di attività al servizio della comunità da parte dei componenti maggiorenni del nucleo, in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, etc,, previa verifica e valutazione multidimensionale dei bisogni da parte dei servizio sociale professionale.
L’attivazione e la gestione dei patti avviene attraverso piattaforme digitali, istituite a seguito emanazione del Decreto Ministeriale n.108 del 02.09.2019, che consentono lo scambio dei dati di tutti i soggetti coinvolti: Comuni, Centro per l’Impiego, INPS, Ministero, ENPAL, etc. e il loro coordinamento ai fini della completa realizzazione degli interventi previsti dalla misura.
Questo Comune, al fine di adempiere ai propri compiti istituzionali, per le funzioni di competenza nella gestione dei patti per l’inclusione sociale (Ge.Pi)– reddito di cittadinanza (RdC), ha provveduto a stipulare la Convenzione con il Mistero del Lavoro e delle Politiche Sociali, a seguito delibera di GM. n.173 del 3/10/2019, ed ha individuato n. 4 operatori comunali,autorizzati a svolgere sulla piattaforma (Ge.PI.) i ruoli sotto indicati:
• Coordinatore per il Patto per l’inclusione sociale; 
• Case Manager per il Patto per l’inclusione sociale ( Assistenti Sociali);
• Coordinatore per i controlli anagrafici;
• Responsabile per i controlli anagrafici.
Tali operatori, accreditati al sistema informativo per il tramite delDistretto Socio- sanitario n.31, risultano già operativi nelle loro funzioni: verifiche anagrafiche, assegnazione dei nuclei al Case Manager, convocazioni dei nuclei familiari presso il Comune per le analisi preliminari.
La titolarità dei progetti di utilità collettiva (PUC) è del Comune, ed è disciplinata dal Decreto del Ministero delle Politiche Sociali n.149 del 22 ottobre 2019; ma poiché lo stesso prevede che agli oneri per l’attivazione e la realizzazione dei PUC si provveda con le risorse del Fondo Povertà, nei limiti delle risorse assegnate agli ambiti territoriali ( Distretti socio-sanitari),oltre che con le risorse del PON inclusione, gestito a livello distrettuale, è auspicabile chel’istituzione di tali progetti sia preceduta da un’attività di concertazione tra i comuni facenti parte del Distretto n.31, e il Centro per l’Impiego territorialmente competente.
A tal proposito con nota del 29 gennaio 2020 è pervenuta comunicazione del Centro per l’Impiego di Messina sulla programmazione di un calendario di incontri con i Sindaci della Città Metropolitana di Messina per definire forme, caratteristiche e modalità attuative dei PUC.

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