Cittadinanza Onoraria al direttore ASP di Messina: Insorgono i Sindacati.

La proposta del conferimento è sostenuta dall'ass. Salvatore Oriti.
Cittadinanza a La Paglia? Per i Sindacati è uno scandalo.
Polemiche anche sui social mentre la UIL definisce la proposta Oriti :"uno schiaffo ed una vergogna per la popolazione dei Nebrodi, in particolare per le donne costrette a partorire in altri ospedali". 
di Enrico Caiola
Il conferimento della Cittadinanza Onoraria al Direttore Generale ASP dott. Paolo La Paglia, sta sollevando numerose polemiche e reazioni a tutti i livelli. La proposta, approvata dalla Giunta Comunale, è stata sollecitata dal consigliere ass. Salvatore Oriti che, negli scorsi giorni ,aveva comunicato questa sua iniziativa durante un'assemblea pubblica a Sant'Agata, assemblea nella quale si affrontava il problema della soppressione del punto nascite dell'ospedale santagatese. Nelle ultime ore è stata diramata una durissima nota di biasimo del sindacato UIL di Messina. I vertici sindacali si definiscono "sbalorditi nell'apprendere la notizia proprio nei giorni in cui migliaia di persone affollano i banchetti di raccolta firme organizzato da UIL e Comitato". Il direttore LaPaglia, per i sindacati,non meriterebbe alcun riconoscimento perchè proprio lui "meno di due mesi fa ha condiviso la decisione di sospendere l'attivitá per carenza di requisiti strutturali e di sicurezza". Nella nota si apprende che questa valutazione, che di fatto ha condannato il punto nascite santagatese alla soppressione, sarebbe stata addirittura "smentita dal Commissario ad Acta Pellicanò" che avrebbe corretto il giudizio espresso dal dott. La Paglia sulla insussistenza di problemi strutturali e di sicurezza. Per il Commissario Pellicanò il problema sarebbe,al contrario, riconducibile alla carenza del personale medico che impedisce l'ordinaria funzionalità del reparto. I sindacati che raccolgono in queste ore le lamentele e l'indignazione di tanti medici e dipendenti dell'ospedale, fanno adesso appello al Consiglio Comunale di Acquedolci che dovrà decidere sul discutibile conferimento della cittadinanza,auspicando un "sussulto di dignitá e orgoglio nel respingere la proposta che- si legge nella nota della UIL di Messina- se approvata rappresenterebbe uno schiaffo ed una vergogna per la popolazione dei Nebrodi, in particolare per le donne costrette a partorire in altri ospedali". 
Il Conferimento della Cittadinanza al Direttore La Paglia è, come dicevamo, una proposta del cons.Salvatore Oriti che sta sollevando parecchio malcontento anche ad Acquedolci. In tanti ricordano che, l'omportante conferimento della Cittadinanza Onoraria, è un riconoscimento concesso da un Comune o da uno Stato ad un individuo ritenuto legato al Comune per il suo impegno o per le sue opere. La persona dovrebbe essersi "distinta particolarmente nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell'industria, del lavoro, della scuola, dello sport, con iniziative di carattere sociale, assistenziale e filantropico od in opere, imprese, realizzazioni, prestazioni in favore degli abitanti del Comune, rendendone più alto il prestigio attraverso la loro personale virtù, o in azioni di alto valore a vantaggio della nazione o dell'Umanità intera".Sembra che,  nel caso di questo conferimento, non sussistano affatto questi requisiti che il Consiglio Comunale dovrà adesso attentamente valutare. Nel frattempo la polemica presta il fianco alla critica politica all'operato dell'ass. Oriti, una critica che imbarazza l'Amministrazione e sopratutto i sostenitori che si impegnano quotidianamente per realizzare iniziative e progetti validi e qualificanti. Anche la politica ha delle regole che il politico coerente e corretto dovrebbe rispettare e far valere. Una di queste regole riguarda la difesa delle proprie proposte e la presa d'atto delle bocciature. Se il Consiglio dovesse pronunciarsi sfavorevolmente,il proponente sarebbe adesso tenuto a prenderne atto ponendo in essere il conseguenziale gesto delle dimissioni da assessore, in particolare dopo che è giunta una nota così dura da parte dei sindacati provinciali che esprimono le istanze dei lavoratori e lamentano il disagio delle mamme. In caso contrario verrebbe confermato che c'è una sorta di attaccamento alla poltrona che non fa onore ad un amministratore.

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