Un messaggio alle generazioni future con le parole di Antonino Di Paci che fu artefice dell'Autonomia.
Il filmato su Acquedolci sta ottenendo tantissime visualizzazioni.
Acquedolci vista dal cielo è meravigliosa,le riprese straordinarie, ma piace tanto il bambino che entra nel Municipio. Applausi ed emozione in Sala Consiliare durante la proiezione alla quale ha assistito anche il piccolo protagonista che nel video interpreta le generazioni future.
"L'Autonomia l'ha affidata al Suo Popolo.." si legge mentre scorrono le immagini, "Amatela!"
di Enrico Caiola
Il 28 novembre 1969 veniva pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana la L.R 42/1969, approvata il 12 novembre dello stesso anno dal Parlamento Siciliano all’Unanimità. A Cinquant’anni esatti da quello storico avvenimento, la Commissione dei referenti per il Cinquantesimo dell’Autonomia, grazie al supporto del Sindaco Alvaro Riolo, ha pensato di far realizzare un filmato promozionale su Acquedolci che fosse, ad un tempo,celebrativo della ricorrenza e monito per le future generazioni. Il video, attraverso le bellissime riprese aeree, mostra il paese siciliano di Acquedolci nell’anno 2019.
(per visualizzare il video, clicca play sull'immagine)
Ieri come oggi tutte le speranze del paese sono riposte nelle nuove generazioni, rappresentate nel video dal bambino che gioca col pallone in Piazza. L’Autonomia sta contribuendo alla crescita di Acquedolci e non esaurisce il suo originario scopo di far sviluppare la Comunità bisognosa di azioni buone, sentimenti di amore per il paese e senso di responsabilità degli amministratori nel tutelare il bene comune. Nell’ obiettivo di realizzare concretamente il progresso, è necessario riscoprire perciò la bellezza di un paese che appartiene agli “acquedolciani” e che è bisognoso soprattutto dell’amore dei propri abitanti.
Mentre il bimbo gioca, scorrono i simboli del paese: il Palazzo del Municipio;la Fontana dei Delfini ed il Campanile della Chiesa Madre Santa Maria Assunta con le campane a festa.
Le immagini storiche dell’Acquedolci all’epoca dell’Autonomia , inducono lo spettatore ad un raffronto tra il paese di una volta e la situazione attuale. Compaiono i volti dei padri autonomisti e di Antonino Di Paci che fu artefice dell’Autonomia e Presidente del Comitato di Agitazione dal 1956 al 1969. Tra le scene di vita quotidiana, i dolci ed i piatti tipici, appaiono anche le immagini dell’antico Castello di Acquedolci, il cui primo nucleo venne edificato nel MedioEvo tardo .
Con l’avvenuta Autonomia questo paese è stato affidato al proprio popolo e compete adesso ai cittadini preparare l’avvenire, scegliere amministratori fattivi e attenti .
Il filmato ritorna al bambino che gioca in piazza e che adesso appare consapevole della propria identità, assumendo ruolo di protagonista del docufilm. Si assiste ad una sorta di colpo di scena allorquando, improvvisamente, il piccolo cittadino apre il cancello ed entra nel Palazzo del Municipio, accedendo dalla grande scalinata all’elegante Loggiato delle Massime dove, tra i motti sapienziali, si erge solenne la lapide commemorativa dell’Autonomia. In questo cammino attraverso i corridoi del Palazzo, matura la crescita interiore e la consapevolezza del ruolo del giovane cittadino che appare risoluto nel fare memoria dell’ avvenimento che ha consegnato al popolo di Acquedolci la possibilità di compiere scelte libere. Il bimbo appone sulla lapide la “coccarda del cittadino” con il logo della ricorrenza del Cinquantesimo, ricevuta a scuola. Adesso quel ricordo lontano è vivo e la memoria dell’evento viene trasmessa alla nuova generazione. Acquedolci è degna di amore, bisognosa di essere rispettata dai suoi cittadini,pronta a sorgere libera e indipendente per affrontare il proprio avvenire.
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