Smentite le dicerie secondo le quali ci sarebbero degli alleggerimenti negli sgravi per i nuclei familiari più deboli.
L'assessore Pulvirenti lamenta "azioni diffamatorie sull'argomento" e fa chiarezza.
Rimborso totale per il trasporto scolastico ma stop agli abbonamenti "fantasma".
di Enrico Caiola
Negli ultimi giorni si erano diffuse in paese dicerie secondo le quali l'Amministrazione non starebbe facendo abbastanza per aiutare le famiglie a basso reddito che, in vista dell'inizio del nuovo anno scolastico, devono fare i conti con le spese per l'istruzione dei propri figli. Se è vero che pesa notevolmente il caro libri e che, in generale, la scuola italiana non sembra interessata ad investire sui libri usati con la conseguenza che l'acquisto di testi nuovi produce non pochi disagi per le famiglie, è pur vero che i comuni tentano tra le innegabili difficoltà economiche di aiutare le famiglie sia in termini di risparmio sia in termini di qualità nei servizi che l'Amministrazione è tenuta a garantire agli studenti. E' quanto avviene ad Acquedolci,comune nel quale la situazione economica è difficile ma si tenta di organizzare al meglio servizi scolastici di buona qualità e con l'occhio puntato sull'aiuto a tutte le famiglie ed in particolare alle famiglie economicamente più deboli. Nelle scorse ore erronee interpretazioni per un articolo apparso sulla Gazzetta del Sud avevano innescato qualche polemica sul servizio mensa scolastica che dovrebbe partire già ad inizio anno scolastico (e questa già è una bella notizia). C'è anche la problematica sul trasporto degli studenti pendolari. Su quest'ultimo punto va ricordato che l'amministrazione comunale è riuscita a scovare un sistema di abbonamenti fantasma ricorrendo a verifiche sulle presenze a scuola degli studenti e richiedendo l'anticipo da parte delle famiglie delle corse giornaliere che vengono tempestivamente rimborsate. Ma andiamo con ordine e parliamo innanzi tutto del servizio Mensa Scolastica che, in base alle indicazioni del Ministero, deve rispettare precisi criteri qualitativi e di coerenza rispetto alle tabelle nutrizionali imposte dall'Asp.
Sul punto giungono alcuni interessanti chiarimenti da parte dell'assessore alla Pubblica Istruzione Nicolina Pulvirenti che precisa l'incidenza sulle famiglie degli importi dei pasti giornalieri che hanno in generale un costo complessivo di 4,50 e 4,55 euro, rispettivamente per la scuola dell’infanzia e per la scuola primaria. A pieno regime, saranno circa 200 i pasti giornalieri previsti in otto mesi di scuola ed il servizio graverà sulle casse del Comune per circa 130 mila euro (dei quali 69.310,69 euro per i pasti e le spese mensa e circa 60mila euro per le spese del personale). Sono previste le tariffe di compartecipazione a carico delle famiglie. Queste tariffe sono calcolate in base al reddito ed oscilleranno da un minimo di 2,00 e 2,20 per le fasce di reddito più basse, ad un massimo di 3,00 e 3,30 per le più alte, con riduzione tariffaria per tutte e quattro le fasce previste, a partire dal secondo figlio.Pertanto sia le famiglie ad alto reddito che quelle a basso reddito beneficeranno tutte di uno sgravio a partire dal secondo figlio.
La refezione scolastica sarà gestita anche quest'anno dal personale in servizio presso la cucina del plesso scolastico delle Elementari. In questo locale vengono preparati i pasti che rispettano le tabelle nutrizionali previste dall'Asp.
Per quanto riguarda il trasporto scolastico,l'assessore Pulvirenti ha smentito le dicerie definendo "azioni diffamatorie" le false informazioni secondo le quali il Comune rimborserebbe il trasporto per fasce di reddito, sacrificando i nuclei a basso reddito che non riceverebbero rimborso. Tutto clamorosamente falso e l'assessore chiarisce che "il trasporto alunni prevederà due modalità di gestione. La prima-precisa l'assessore alla Pubblica Istruzione, è- relativa alle fasce di reddito minore o uguale a 6000€, minore o uguale a 10.000€ con più di un figlio usufruente del servizio ed alle condizioni indicate (non assenza beneficio REI e reddito di cittadinanza), che prevede, previa richiesta specifica, l’acquisto mensile dell’abbonamento a monte da parte del Comune. La seconda, relativa a tutti gli altri nuclei, prevede il rimborso totale a fine mese a carico dell'Ente" nei limiti ovviamente delle disponibilità di cassa e comunque entro la fine dell'anno scolastico 2019/20. Pulvirenti precisa che lo scorso anno "tutti i mandati di pagamento, per le famiglie che ne abbiano fatto richiesta, da parte degli uffici preposti sono stati effettuati, con il già verificato risparmio sostanziale da parte del Comune rispetto alla vecchia formula gestionale ed il recupero integrale della somma da parte delle famiglie e, pertanto, confermandosi ottimale e coraggiosa decisione".
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