REGIONE: Assessori e Quote Rosa, il Parlamento Siciliano approva la legge di riforma.

L'Ars boccia la legge sulle "quote rosa" e approva quella per aumentare i componenti dell'Esecutivo.
Comuni: Meno Donne e più Assessori.
Il Comune di Acquedolci non è interessato dalla riforma sul numero di Assessori.
fonte: Regione Siciliana
Le due leggi sono votate da tutti, compreso il Movimento 5 stelle, autore dell' emendamento soppressivo della norma che obbligava i sindaci a comporre Giunte con almeno il 40% di parità di genere. Se esiste l'eguaglianza non c'è motivo di fare discriminazioni e pertanto scompaiono le  famose "quote rosa",una previsione abbastanza discutibile varata negli scorsi anni che imponeva percentuali riservate alle donne  sia al momento della composizione delle liste in vista delle elezioni, sia al momento di definire l'esecutivo."Per eleggere le donne- spiega Cancelleri (M5s)- non serve una legge, basta candidarle in posizione utile. Noi abbiamo 20 consiglieri e 8 sono donne" . 
In questo momento, nelle Giunte dei Comuni, entrerebbero immediatamente 355 nuovi assessori. 
Ruolo cruciale in Parlamento da parte dei "franchi tiratori", dato che la squadra di Governo è stata battuta su un emendamento, adesso soppresso che prevedeva la incompatibilità fra la carica di assessore e quella di consigliere comunale . A rimanere in piedi sono stati, però, altri passaggi della legge. Il più importante è quello che prevede più posti nelle Giunte dei Comuni siciliani. Toccherà adesso ai sindaci decidere con effetto immediato se allargare o meno le giunte aprendole a soggetti di fiducia interni alla lista o esterni alla squadra. nei Comuni dell'Isola si scatena il toto assessori. A Palermo, per esempio, al momento gli assessori sono 8 e il sindaco Leoluca Orlando potrà nominarne altri 3, portando il numero  complessivo ad un massimo di 11 componenti. A Catania da 8 si può arrivare a 10. La legge prevede 4 assessori per i comuni fino a 10 mila abitanti e pertanto sembra non toccare la composizione delle Giunta dei Comuni sotto i  10mila. La riforma ha conseguenze incisive nei Comuni più grandi. Il numero degli assessori salirà a 5 nei Comuni tra 10 e 30mila abitanti, 7 tra 30 e 100mila, 9 per le città tra i 100 e 250 mila, 10 tra 250 e 500 mila, 11 quando gli abitanti sono più di mezzo milione. 
Sulla cancellazione delle Quote Rosa sono in corso critiche e polemiche: "Un’altra occasione perduta per la Sicilia grazie a un accordo trasversale fra destra e una parte dell’opposizione, talmente imbarazzato dover ricorrere al voto segreto”, attacca Claudio Fava. Concordi nel criticare la bocciatura sia maggioranza che opposizione, nonostante l’emendamento soppressivo abbia riscosso un sostegno trasversale, seppur col voto segreto. Tante critiche ma, in larga misura buona parte  ha approvato l'abrogazione di una disposizione dalla dubbia costituzionalità. Il capogruppo del Pd Giuseppe Lupo parla di “passo indietro sul terreno presenza delle donne nelle istituzioni“, mentre Marianna Caronia di Forza Italia definisce un “atto codardo” la votazione col voto segreto: “C’è chi pensa, ma non ha il coraggio di dire pubblicamente, che le donne in politica devono avere una posizione residuale e soprattutto non devono sedere nei luoghi di governo”. Attacchi ingenerosi ai Cinquestelle accusati di "omofobia". Si sono difesi bollando il dibattito come “strumentale“. “Non ci vuole una legge per fare entrare le donne in politica- spiegano- per far fare alle donne le riempilista. In realtà basta candidarle. Per questo nel gruppo parlamentare del M5s venti deputati otto sono donne. E molte erano capilista nei loro collegi. Per non parlare dei comuni, dove nel nostro caso si deve parlare di quote azzurre”,
C'è anche una riforma per chi emigra: L’Ars ha modificato la legge per le elezioni nei Comuni con meno di 15mila abitanti: fino ad oggi, quando c’era un unico candidato sindaco, occorreva che votassero almeno il 50 percento più uno degli aventi diritto. Ora il quorum sarà calcolato escludendo gli elettori residenti all’estero. 

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