Castello: Successo per il Presepe realizzato nel locale della Chiesa di San Giuseppe alla Torre

Iniziativa di Acquedolci Furiano blog con il patrocinio gratuito del Comune di Acquedolci che ha messo a disposizione i locali.
Il Castello "Larcan-Gravina" emoziona i visitatori.
Coinvolti commercianti e volontari. I fari sono dono del Sindaco di Acquedolci.
Tutto quello che è stato fatto non ha comportato alcun onere a carico del Comune.
Si auspica un recupero conservativo per questo luogo affascinante, patrimonio storico del territorio. 
Per Legambiente, il Castello di Acquedolci, è "uno dei dodici siciliani, importante testimonianza di grande valore e prestigio del nostro patrimonio culturale".
di Enrico Caiola
Dopo la Mostra Iconografica della scorsa estate, dedicata a San Benedetto, ritorna nel periodo Natalizio l'iniziativa del Presepe realizzato al Castello di Acquedolci. Quest'anno il Presepe è stato allestito con cura da Lia Triscari titolare di un negozio di oggettistica e bomboniere. Per la prima volta sono stati illuminati il Cortile Cupane e la stradella che da sud consente l'accesso con le macchine nello spiazzo che fu cuore pulsante dell'antico Borgo. Il visitatore si ritrova in un luogo affascinante e silenzioso. 
Lontani dalla frenesia e dai rumori del paese, in questo ambiente si assapora tutta la storia antica di Acquedolci. Una storia complessa e prestigiosa che ci ricorda che da questi luoghi sono passati, lungo i secoli, migliaia di viandanti, nobili cavalieri, ricchi possidenti, imperatori, scrittori e purtroppo anche tanti schiavi.
Questo antico luogo, nelle cui vicinanze un tempo sorgevano il Fondaco, il Mulino, il Trappeto e le Locande che accoglievano i viandanti, era attraversato dalla Via Francigena ed è lo stesso luogo dove, a quanto sembra, nell'anno 1220 due uomini naufragati nei pressi di Tusa, chiesero accoglienza e ottennero ospitalità e due cavalli per potere raggiungere più in fretta Milazzo. Ferdinando di Buglione, più tardi noto come Antonio di Padova, e Filippino di Castiglia si sarebbero riposati proprio dove, successivamente, Antonio Giacomo Larcan, signore del feudo di San Fratello e delle AcqueDolci, fece edificare la piccola Chiesa. Il Presepe è realizzato proprio in questo luogo suggestivo, sulla mensa dell'altare Barocco della Chiesa voluto dal Principe Ferdinando Francesco Gravina. Le musiche che dal piccolo edificio riecheggiano nel Cortile dei Larcan accolgono i curiosi e li introducono in un'atmosfera di affascinante solennità. Attraversando l'Arco ci si ritrova in un Cortile pulito e valorizzato dalla suggestiva illuminazione del prospetto del Palazzo del Principe di Palagonia
I fari sono costati pochissimo, appena 10 euro l'uno, assieme ai cavi di filo e tutto il restante materiale il costo complessivo ammonta a circa 450 euro. L'intero intervento non grava sulle casse del Comune, ma è stato finanziato da un donatore che, anche a costo di scatenare polemiche e reazioni, merita oggi un pubblico ringraziamento. Si tratta del Sindaco di Acquedolci Alvaro Riolo che ha acquistato il materiale elettrico necessario per valorizzare il prospetto e gli accessi sud nelle ore notturne. L'istallazione è offerta e curata dal signor Carmelo Fiocco. Gli impianti,seppur precari e perciò rimovibili in  qualsiasi momento, sono a norma e dotati di quadri elettrici e salvavita. 
E pensare che fino a qualche mese fa il degrado ed i rovi invadevano ogni spazio di questo bellissimo bene monumentale. Dal 2017 gli interventi di pulizia sono stati cinque e hanno riportato decoro al complesso architettonico del Castello, una struttura che ruota attorno al rudere della Torre Atàlia, costruzione che, dal 1400 circa e per i successivi 600 anni, si è arricchita di edifici e pertinenze che hanno reso l'antico maniero uno dei più ampi e articolati del territorio nebroideo. Negli anni passati, a nulla erano serviti gli appelli per la pulizia e la cura del decoro dei luoghi. Indifferenza e menefreghismo sembravano aver condannato il Castello ad un inesorabile abbandono. Oggi, al contrario, si sta lottando per strappare la struttura al degrado ed il luogo è location di piccoli eventi che, con enormi sacrifici e grazie ad iniziative che sfidano gli scettici, fanno risplendere e fanno rivivere i luoghi a beneficio dei visitatori che cominciano lentamente a riappropriarsi di un bene patrimonio dell'intera Comunità. 
Ed eccolo il Castello di Acquedolci, un luogo maestoso ed imponente che nell'ultimo anno ha più volte fatto parlare di se come non era mai accaduto negli ultimi decenni. In passato tanti buoni propositi elettorali e parecchie chiacchiere vuote non erano state in definitiva concludenti. Dopo l'intervento di messa in sicurezza,costato centinaia di migliaia di euro durante l'Amministrazione Oriti, era sopraggiunto il degrado e l'indifferenza durante la successiva gestione amministrativa. Oggi le antiche finestre illuminate ed il portale addobbato a festa mostrano tutte le buone intenzioni per un serio rilancio dell'immagine di questo grande tesoro storico. Un rilancio che  per prima cosa abbisogna di idee e dedizione. Non sono stati necessari, come dimostrato con i fatti, migliaia di euro per ridare lustro a questa struttura. Ovviamente sul Castello è auspicabile un serio e radicale intervento di recupero e salvaguardia delle parti pericolanti, oltre che l'istallazione di cancelli che impediscano l'ingresso a vandali e ladri. Sotto questo aspetto la strada è tutta in salita.E' tuttavia importante cominciare a realizzare qualcosa di concreto che possa stimolare il dinamismo comunitario e promuovere la conoscenza della storia e dei monumenti del paese di Acquedolci che, al contrario di ogni disinformata convinzione, ha una storia molto antica.
I festoni e le ghirlande natalizie ricolme di lampadine, non sono state affittate a caro prezzo, come alcuni disinformati sostengono, ma sono un dono che il responsabile di questo blog ha finanziato a proprie spese provvedendo autonomamente all'istallazione del proprio materiale. Per collocare la ghirlanda natalizia sul portale, con la disponibile collaborazione del giovane concittadino Mattia Di Salvo, è stata utilizzata una semplice scala e non complicati cestelli. La stessa scala è servita al signor Carmelo Fiocco per istallare la suggestiva illuminazione con faretti in led a luce calda che esalta nelle grandi finestre, la bellezza delle pietre lavorate dalle antiche maestranze che nel XVIII ingrandirono e arricchirono il Palazzo o "Casino" come veniva chiamato, cioè un "Palazzo Signorile".  
Tanti visitatori scattano foto e selfie, altri sono immediatamente attratti dalla scenografia della Chiesetta di San Giuseppe alla Torre, oggi di proprietà del Comune e non più officiata. Da luglio la Chiesa, in passato buia e inadatta ad ospitare eventi, è dotata di un buon impianto  di illuminazione con prese e salvavita. La famiglia Giordano aveva donato durante la scorsa estate un lampadario in ottone a dodici braccia che ben si adatta nel contesto del suggestivo locale.Le note del canto natalizio "Veni Veni Emanuel" accolgono chi entra nella piccola chiesa dove è ormai visibile l'antico pavimento originale dell'edificio, ultimo superstite testimone di uno sfarzo che rese famoso questo Castello. L'addobbo dell'Altare è sobrio ed elegantissimo ed è stato curato gratuitamente da Lia Triscari, titolare del negozio di bomboniere ed articoli da regalo Home Sweet Home. Questa concittadina ha messo a disposizione stoffe, creazioni e statue preziose che costituiscono la parte centrale della scena della Natività, allestita utilizzando anche materiali provenienti dal Castello. Tanti cittadini hanno anche cominciato a donare piante per abbellire i luoghi, a tal proposito un ringraziamento va fatto alla signora Benedetta Princiotta che ha spesso offerto torte e bevande calde nelle fredde sere di dicembre. Il fioraio "L'Eden" di Pintaudi ha messo a disposizione fiori e piante.
Nei giorni scorsi, accompagnata dai due nipoti che la sostenevano,la signora Benedetta Ballone non ha nascosto l'emozione appena la porta della chiesetta si aperta appositamente per lei.Aveva sentito parlare del presepe nella chiesetta e finalmente, per la prima volta in 86 anni, ha potuto guardare la piccola chiesetta con il suo suggestivo altare e rendere omaggio al Presepe allestito. E'stata una scoperta che ha lasciato l'anziana piena di stupore, nonostante abbia trascorso tutta la propria esistenza ad Acquedolci e sia cresciuta proprio in quella Vecchia Marina dov'è nata, la chiesetta aveva sempre desiderato visitarla. "Quando ero piccola-racconta- andavo al mulino per prendere la farina. Per scendere alla macina percorrevo la stradina che passa a fianco della chiesetta e scendevo di corsa lungo le scalette che costeggiavano il torrente.La Torre era bellissima, ma questa chiesa era sempre chiusa e così io non avevo mai visto quanto è bella e quanto è antica. E' una meraviglia! Sono felice,finalmente l'ho vista!"
La cara signora ha voluto farsi scattare la fotografia vicina alla statua del "Santo Bambino" custodita nella Chiesetta e dono di un'altra generosa concittadina. La signora Benedetta Geraci ha donato questa copia del "Bambinello di Praga" in memoria dei concittadini Luigi, Mariarosa e Maria Mondello "a beneficio della valorizzazione del luogo che riveste un importante valore storico e culturale", scrive con una nota protocollata in Comune. La piccola e preziosa statuetta rivestita di  pizzo e velluto è un caro ricordo di famiglia. 
Quello che in appena un mese è stato fatto per il Castello, grazie alla generosità dei privati è importante per l'intera Comunità perchè stimola maggiormente i singoli a fare di più per il proprio paese, con uno spirito propositivo e costruttivo. Il Presepe sará smontato nei prossimi giorni per fare posto ad un ulteriore evento che arricchirá enormemente la Chiesa del Castello. Al momento anticipiamo solo che si tratta di un opera che reca la firma del bravo pittore sanfratellano Alfio Emanuele. Anche lui ha donato per questo luogo che, una volta valorizzato, arricchirà l'intero territorio la cui storia affascinante deve ancora essere approfondita e raccontata.

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