La scelta: ufficializzata con un documento posto al protocollo.
Preannuncia le dimissioni entro il 1 dicembre 2019.
Indennità dei prossimi 12 mesi raccolta in un fondo di "Solidarietà per il Soccorso"
Il fondo è destinato al "sostegno alla Diagnosi &Cure per Patologie gravi".
di Enrico Caiola
Il Vicesindaco Oriti è consapevole delle difficoltà economico finanziarie che l'Ente Comune di Acquedolci sta attraversando e appare, per questo motivo, abbastanza risoluto nell'assumere una decisione che ha tutto il sapore della scommessa ma che sembra abbastanza strategica anche sotto il profilo politico. Rinuncerà alle indennità di funzione dei prossimi dodici per dare un segnale forte e "svegliare i più sordi!"-come lui stesso spiega- "Non è una pubblicità al sottoscritto anche perché se la risposta della Gente sarà positiva avremmo almeno due risultati: Contribuire ad evitare il dissesto finanziario e innovare un settore strategico comei rifiuti, settore che ha ricadute economiche e ambientali".
Nello specifico il contenuto della nota protocollata nella mattinata del 30 novembre ha per oggetto:" Rinuncia indennità di carica e istituzione Fondo di Solidarietà Comunale".
Il Vicesindaco, nominato dal 22 giugno 2017, e delegato dal Sindaco Riolo nelle materie "Rapporti con le Istituzioni Sovra-comunali" e ancora "Emergenze Idriche e Rifiuti","Territorio", "Ambiente", "Agricoltura e Parco dei Nebrodi", "Beni Culturali e Patrimoniali", "Bilancio" ed "Ecologia", con la nota protocollata, comunica adesso l'intenzione di voler rinunciare all'indennità di funzione mensile spettante per il periodo compreso tra il 30 novembre 2018 ed il 30 novembre 2019.Chiede perciò che l'indennità in questione venga riversata in apposito fondo di solidarietà denominato "Fondo Salvatore Oriti" destinato al "Soccorso e sostegno alla Diagnosi &Cure per Patologie gravi e cure indispensabili".
"Da ieri- viene spiegato- la clessidra scandisce il conto alla rovescia verso il 30 novembre del 2019. Da oggi comincia la fase di raccordo tra Contrade e Quartieri con il Comune". Saranno mesi impegnativi perchè, da quanto è dato cogliere, il Vicesindaco sembra che tenterà di coinvolgere i quartieri nella co-gestione e responsabilizzazione dei rifiuti.
Il cons.Oriti prenannuncia anche le dimissioni entro il 1 dicembre 2019 e lascia intendere che questo gesto rappresenta la conclusione di un'esperienza amministrativa ventennale che lo ha visto anche ricoprire il ruolo di sindaco di Acquedolci, il sesto nella cronotassi dei sindaci del paese, durante il quinquennio 2002-2007. "Quarantanovesimo Anniversario dell'Autonomia- dichiara in esclusiva per Acquedolci Furiano -in preparazione del cinquantesimo che coinciderà con le preannunciate dimissioni del Sottoscritto, dal Comune di Acquedolci". Si dovrebbe trattare pertanto, stando a quello che ci viene spiegato, di dimissioni da ogni funzione ricoperta in Comune (perciò anche da Consigliere Comunale) "per poter completare dignitosamente-spiega il cons. Oriti- la mia esperienza Amministrativa, per questo Comune, ho fatto predisporre agli Uffici, gli Atti necessari, per creare un fondo con l'indennità di carica del Sottoscritto, a decorrere dal 1/12/18 e fino al 1/12/19. Detto fondo l'ho chiamato di 'Solidarietà per il Soccorso e sostegno alla Diagnosi &Cure per Patologie gravi e cure indispensabili'. Tutto questo- puntualizza il Vicesindaco- se nei dodici Mesi avvenire non venissero verificate le rispondenze da parte dell'Organo Politico , Tecnico/Amministrativo e della Comunità per scongiurare il Dissesto Finanziario dell' Ente e la messa a regime di Modello di Gestione dei rifiuti in grado di recuperare quattordici Anni di ritardi accumulati dal Comune di Acquedolci!". Spiegato nel difficile e spesso oscuro linguaggio della politica,ammesso che ci sia, se il Vicesindaco non dovesse ottenere riscontri e collaborazioni rispetto al proprio impegno e alla scelta di rinunciare alla propria indennità di funzione che ammontare a circa 8600 € lordi (essendo dipendente pubblico il Vicesindaco dimezza l'indennita spettante), dovrebbe rassegnare tra un anno esatto le proprie dimissioni che potrebbero segnare la definitiva uscita di scena dal Comune. Ma, come il lettore ben conosce, in Politica spesso il provvisorio è definitivo ed il definitivo tende ad assumere contorni di indefinita provvisorietà. A distanza di un periodo così lungo e carico di imprevedibili difficoltà, appare perciò difficile escludere colpi di scena che, nel difficile linguaggio della politica dove non si può dire "mai", sono sempre sottintesi nelle note in calce.
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