28 Novembre: Giornata dell'Autonomia da San Fratello. Commemorazioni in Comune.

Acquedolci festeggia la Giornata dell'Autonomia.
In Comune ricevute le delegazioni di ragazzi delle scuole. 
Alcuni giovanissimi,per la prima volta, ricevuti ufficialmente in Municipio.
49 anni fa le campane a festa annunciavano al popolo l'ottenimento di uno storico traguardo.
In occasione della importante ricorrenza, questo blog in collaborazione con LMSportsWear di Luca Minciullo e con il patrocinio gratuito dell'Amministrazione Comunale, ha fatto stampare e ha distribuito ai giovani un estratto dello storico Discorso dell'Autonomia di padre Di Paci che ricorda l'importanza di un comportamento attento e carico di amore per la Comunità.
di Acquedolci Politica
"E suonino le campane, suonino a distesa festanti le campane del Nostro Campanile, di quel Campanile che è stato il simbolo, il vessillo, la bandiera della nostra riscossa, del Movimento per rendere libera, indipendente, autonoma la nostra giovane,bella, incantevole Acquedolci ...". Nella Sala Consiliare di Acquedolci riecheggiano le parole di Antonino Di Paci- "artefice dell'Autonomia". Nella Giornata che ricorda l'Indipendenza da San Fratello, parole e pensieri importanti pronunciati, a sorpresa, da giovanissimi studenti delle Scuole Medie per nulla intimiditi nello stare a sedere sui seggi normalmente occupati dai Consiglieri. Alla presenza delle istituzioni scolastiche Acquedolci ha ricordato la sua "giornata dell'Indipendenza". "Scelta.." ,"Fiducia.."," Sviluppo".. Il responsabile del Blog Acquedolci Furiano accosta i tre sostantivi "Scelta.." ,"Fiducia.."," Sviluppo".. ad altrettanti verbi che vengono spesso ripetuti nel discorso pronunciato 49 anni fa dal Presidente del Comitato Civico per la festa della nascita del nuovo Comune. "Tutelare..", "Amare..", "Fare..", raccomandando ai cittadini di avere cura e delicata attenzione per un paese che merita amore e dedizione.. E' la scelta di ogni buon cittadino, ricorda padre Nino Di Paci, quella di agire per tutelare e fare bene nel segno della fiducia per raggiungere quell'obbiettivo di "Amore" che realizza il progresso del paese e delle famiglie che compongono la Comunità.  Quel verbo "amare" e quell'appello all'amore per Acquedolci che padre Nino Di Paci ha ripetuto oltre 10 volte nella parte finale del discorso dell'Autonomia pronunciato proprio nella Sala del Consiglio il 21 dicembre del 1969, nel giorno del compleanno dell'anziano sacerdote. Il discorso è stato stampato in estratto e distribuito ai presenti. Tutti devono conoscere gli intenti che  animano e dovrebbero sempre guidare il Paese. L'Autonomia sembra il regalo più bello che Di Paci "ormai vecchio e avanzato negli anni" riceve a conclusione della sua esistenza. I giovani presenti sono attenti ascoltano la storia del paese e seguono il racconto relazionato a cura del Presidente della Pro Loco Ciro Artale. La nascita e dello sviluppo del piccolo borgo che dopo secoli di storia feudale si accresce in seguito alla Frana disastrosa di San Fratello. Uno sviluppo consentito da quell'innato sentimento di ospitalità degli acquedolciani che hanno saputo accogliere famiglie e persone provenienti da paesi vicini. I ragazzi riscoprono l'importanza di sentirsi "acquedolciani" e ascoltano gli interventi, osservano i video realizzati il primo da Acquedolci Politica e  dall'Associazione Antiviolenza ALDEBARAN onlus ed il secondo  dalla Pro-Loco "San Teodoro" di Acquedolci. Scorrono le immagini che raccontano una storia complicata, di tensioni e polemiche che si trascinano per tutto il ventennio successivo alla Seconda Guerra Mondiale e fino a poche ore prima dello storico voto al Palazzo dei Normanni, dove il Parlamento Siciliano deliberava,con un lungo applauso, la nascita del Comune di Acquedolci. L'Autonomia è un fatto storico notevole che ha cambiato il futuro della Comunità sollevandola da una realtà di degrado e trascuratezza (padre Di Paci parla di "prostrazione") che l'avevano relegata a frazione dimenticata da una gestione sanfratellana che tanti errori ha commesso.
"Amore e fiducia ma anche sviluppo", viene ricordato ai ragazzi presenti: "se non scegliete di fare, se non superate le divisioni, se non amate, non raggiungeremo mai l'obiettivo dello sviluppo". Si ricorda il ruolo della Società Operaia, associazione mutualistica che si fonda proprio sull'assistenza e sul soccorso reciproco degli associati. Il ricordo per il sostegno alla causa autonomistica venne profuso anche da parte dell'Azione Cattolica. Ricordo per il primo sindaco Salvatore Mazzullo, maestro alle Scuole Elementari. Parla e si emoziona Giuseppe Lombardo che fu consigliere comunale durante la prima amministrazione. Alfonso Di Giorgio, ideatore dello Stemma del Comune, sottolinea l'importanza della cultura nella comunità,cita gli insegnamenti di San Paolo e recita una poesia dedicata ad Acquedolci.
Il Sindaco, sopraggiunto nella seconda parte dell'incontro, a causa di un impegno inderogabile in Prefettura, commenta: "L'Autonomia è la scuola della Libertà: dovunque vi porterà la Vita, ricordate sempre le vostre radici,tenete nel cuore Acquedolci , ricordate questa Sala simbolo della nostra cittadinanza, della nostra Autonomia e di tante iniziative civiche, sociali, culturali che accompagnano e stimolano la nascita di tanti importanti progetti”. Sempre Alvaro Riolo aveva ricordato nella prima mattinata che l'Autonomia "è stata un traguardo difficile e duro da raggiungere".La proposta appena formulata e protocollata a firma di Enrico Caiola indica di intitolare la Sala del Consiglio, luogo nel quale si esercita l'Autonomia del paese, proprio al concittadino Antonino Di Paci "è una proposta-spiega Alvaro Riolo- che personalmente condivido in pieno". Su questa idea, indirizzata anche alla Presidente Rubuano ed ai Capigruppo Consiliari, giunge anche il sostegno del Capogruppo di Opposizione Salvatore Caputo sopraggiunto anche lui in ritardo poichè impegnato in incombenze professionali.
La festa e gli applausi dei presenti hanno arricchito la bella ed emozionante mattinata carica anche di veri e propri momenti di formazione ed educazione civica. Nonostante l'invito erano assenti sindaco e presidente del Consiglio di San Fratello, comunità con la quale Acquedolci autonoma è sempre disponibile e ben lieta di collaborare per il progresso del territorio. Il Vicesindaco Oriti si è soffermato sull'importanza e la precisione nel fare la raccolta differenziata, anche questo migliora il paese rendendolo più vivibile. Notevole e magistrale l'intervento del concittadino Vicequestore aggiunto della Polizia di Stato e dirigente del Commissariato di Capo D'Orlando dott. Carmelo Alioto che ha approfondito con chiarezza la tematica dell'importanza dell'Autonomia in un contesto di rispetto delle regole e delle libertà dei cittadini che chiedono concreta tutela della pace sociale e contrasto alle illegalità.
L'Istituto Comprensivo di Acquedolci era presente con il Dirigente Scolastico prof. Francesco Mancuso che ha sottolineato la notevole importanza del momento e auspicato sempre maggiore collaborazione con le istituzioni del paese.
Il Presidente del Consiglio Comunale Valeria Rubuano,ha spiegato ai giovanissimi il ruolo del Consiglio Comunale nell'adozione delle scelte di indirizzo. Erano presenti anche gli assessori allo Sport e Turismo Giuseppe Reitano ed ai lavori pubblici Salvatore Rotelli. Per i consiglieri in rappresentanza della Maggioranza il Capogruppo Salvatore Scaffidi e per l'Opposizione Antonio Longo. Un momento di grande festa e di forte spirito identitario. Nei decenni la Comunità sta costruendo una propria storia autonoma, dopo secoli di unione al Comune di San Fratello. La ricorrenza è stata celebrata nella giornata del 29 Novembre anche con i piccolissimi cittadini di tutti gli asili del paese.Per loro essere ricevuti in maniera ufficiale nella sala  Consiliare dal Sindaco e dal presidente del Consiglio è la prima volta. Alcuni di loro hanno realizzato un cartellone che il sindaco ha esposto nella propria stanza, altri sono giunti in comune sventolando le bandierine con lo stemma del paese, altri ancora hanno cantato canzoncine augurali e recitato poesie dedicate ad Acquedolci. Il Comune alletato dagli applausi di questi piccolissimi concittadini che hanno  fatto festa per Acquedolci cn dolcini e succhi di frutta.
Adesso si pensa alla ricorrenza del cinquantesimo dell'Autonomia. A tal proposito la Pro Loco di Acquedolci ha già formulato la richiesta per la costituzione di un Comitato organizzatore che dovrebbe coordinare ed ideare, assieme alle Associazioni del paese, gli eventi della prossima ricorrenza del 2019, quando il Comune  ricorderà il mezzo secolo di Autonomia Amministrativa.

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