ARTE: La statua della Madonna Dormiente è appena ritornata ad Acquedolci dopo il restauro.

Nella Chiesa Madre dell'Assunta si trova una preziosa  "Dormitio", gioiello artistico restituito al suo originario splendore.
E' un'opera d'arte in cera tra le più belle e raffinate di sicilia.

Dopo il restauro conservativo "la Regina" è ritornata al suo originario splendore. 
Il simulacro è esposto alla venerazione dei fedeli nei pressi dell'Altare di San Giuseppe.
Il suo abito ed i sandali sono riccamente  lavorati e  intessuti in seta e lamine d'oro e d'argento. 
(nell'immagine:Madonna Dormiente venerata nella Chiesa Madre di Acquedolci).
La Dormiente di Acquedolci ha suscitato l'interesse della Soprintendenza di Messina. La dirigente, dott.ssa Grazia Musolino, ha accertato l’unicità dell’opera. La Madonna di Acquedolci è ufficialmente "capolavoro artistico" di Sicilia.
La statua è stata realizzata nella seconda metà del XVIII secolo, sui commissione di una  ricca famiglia sanfratellana.
Il materiale utilizzato è la cera pura. Un capolavoro unico e delicatissimo. Per riportarla all'originaria bellezza  sono state utilizzate tecniche scientifiche d'avanguardia.
Una bellezza "regale".
E' stata catalogata tra le più importanti sculture processionali dell'Isola.  Il patrimonio culturale di Acquedolci ne esce enormemente riqualificato.
L'opera venne realizzata da un mastro ceraio palermitano che intagliò il bellissimo volto, le mani ed i piedi di questa Madonna. Lineamenti raffinati, dimensioni naturali, si tratta di una delle più belle Dormienti dell'intera Sicilia.
A chi Appartenne?
Stando a quanto si legge nella lapide posta nei pressi dell'altare dov'è custodita, la Dormiente è un ricordo degli antenati della famiglia Di Paci. Fu proprio il parroco di Acquedolci, don Antonino Di Paci, ultimo discendente di questa importante famiglia sanfratellana, arciprete del paese dal 1941 al 1972 e artefice dell'Autonomia amministrativa del Comune, che sul finire degli anni '60 del secolo scorso fece alla Parrocchia San Benedetto il Moro questo dono prezioso e unico. Prima di allora il sacerdote  custodiva in casa l'opera d'arte e il 15 agosto la  faceva portare in processione.
(nell'immagine: la lapide collocata nei pressi della Dormitio)
Lineamenti realistici. 
L'artista che realizzò questa statua curò nei dettagli ogni particolare anatomico. 
Attraverso i colori della cera è stato riprodotto il colore della pelle di un essere umano morto da poco. Le palpebre appena dischiuse lasciano intravedere gli occhi.
La statua della Madonna Dormiente venerata ad Acquedolci, è un gioiello artistico di raffinatissima fattura, proviene da San Fratello, dove era diffusa la venerazione della "Dormizione" in luogo della "Assunzione", una tradizione di derivazione ortodossa importata nel paese collinare dalla presenza dei monaci basiliani che vi si stabilirono intorno all'anno Mille dopo essere fuggiti dall'Oriente Iconoclasta. Per capire la differenza tra le due visioni teologiche della Dormizione e dell'Assunzione bisogna fare un necessario approfondimento
(nell'immagine: La Dormiente di Acquedolci prima del restauro)
-l'approfondimento-
Dormizione e Assunzione: di cosa si tratta?
L'uso del termine "Dormizione" (in latino "Dormitio") deriva dalla dottrina, sostenuta da gran parte dei teologi, che Maria non è mai morta, ma sarebbe soltanto caduta in un sonno profondo, dopodiché sarebbe stata Assunta in cielo. La Dormizione e l'Assunzione sarebbero perciò momenti diversi riferiti ad un'unico evento, cioè l'Assunzione della Madre di Gesù, che secondo il dogma di fede di tutte le chiese cristiane è stata portata in anima e corpo accanto al Figlio nella Gloria di Dio Padre.
(nell'immagine: icona ortodossa raffigurante la Dormitio)
L'idea che Dormizione e Assunzione siano la stessa cosa non è corretta. Dal punto di vista temporale le due ricorrenze liturgiche coincidono. La Dormizione di Maria si festeggia il 15 agosto con tale denominazione nella Chiesa Ortodossa e tradizionalmente nella Chiesa Cattolica di rito Bizantino, mentre, secondo il calendario liturgico Cattolico di rito Romano, in quel giorno si celebra l'Assunzione di Maria.
Gli scritti dei Padri e degli scrittori sacri, soprattutto a partire dal IV e V secolo, riferiscono alcuni dettagli sulla Dormizione e Assunzione di Maria, basati su alcuni racconti risalenti alla tradizione del II secolo. Secondo queste tradizioni, quando Maria stava per abbandonare questo mondo, gli Apostoli si riunirono a Gerusalemme per farle compagnia negli ultimi momenti. Dopo l'apparente decesso,deposero il suo corpo in un sepolcro. Pochi giorni dopo, dato che Tommaso, arrivato troppo tardi, insisteva a voler vedere il corpo, trovarono la tomba vuota, mentre si udivano canti celestiali.
Indipendentemente dagli elementi di verità contenuti in questi racconti, è dogma di fede che la Vergine Maria, per uno speciale privilegio di Dio Onnipotente, non fu sottoposta alla corruzione: il suo corpo, glorificato dalla Santissima Trinità, fu unito all’anima e Maria fu assunta in cielo, dove regna viva e gloriosa, accanto a Gesù, per glorificare Dio e intercedere per noi. Questo è stato definito da Papa Pio XII come dogma di fede.
Malgrado il silenzio della Scrittura, un passo dell’Apocalisse lascia intravedere la fine gloriosa della Madonna: "Nel cielo apparve un segno grandioso: una Donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle"  ( Ap 12, 1). Il Magistero vede in questa scena non soltanto una descrizione del trionfo finale della Chiesa, ma anche una affermazione della vittoria di Maria sulla morte.

(nell'immagine: la Madonna Dormiente  venerata a San Fratello, paese che con Acquedolci condivide storia e tradizioni comuni. I due paesi si sono  separati nel novembre del 1969 e fino ad allora la Parrocchia di Acquedolci dedicata al concittadino San Benedetto il Moro, era la quarta Parrocchia del paese, sede della seconda Arcipretura sanfratellana. La Chiesa Madre  è dedicata proprio alla B.V.Assunta).
Ad Acquedolci e San Fratello, paesi legati da una storia comune, si venerano Madonne Dormienti, retaggio della presenza di religiosi basiliani sul territorio.
La Statua di Acquedolci è stata affidata alle mani esperte del rinomato restauratore della cera, Davide Rigaglia. L'iniziativa di procedere al restauro conservativo è del Parroco di Acquedolci, don Luigi Santoro, ed è stato possibile grazie alla donazione di un fedele che ha scelto di rimanere per il momento anonimo. Prossimamente verranno rese pubbliche le modalità con le quali si è proceduto all'importante intervento conservativo. 
(nell'immagine: la situazione della statua prima dell'intervento di restauro)

La statua della Madonna Dormiente era abbastanza danneggiata nelle mani e nel volto. 
E' stata riportata all'originario splendore e si mostra in tutta la sua rara bellezza,così come appariva agli inizi dell'1800.
L'annerimento della cera nella zona del volto era dovuto ad un intervento di "risistemazione" improvvisato dopo una rovinosa caduta avvenuta nello scorso secolo. Nei decenni ha subito notevoli danni causati dal trasporto in processione. L’intervento conservativo ha rimosso, attraverso l'utilizzo di laser sofisticati, gli strati di cera apposti negli anni. In questo modo sono ritornati alla luce i colori originari. 

(nell'immagine: le dita delle mani danneggiate come apparivano prima del restauro)


Lo strofinio dei fedeli durante le processioni ed il forte caldo di agosto, avevano causato col tempo seri danni alle dita delle mani che si erano spezzate.
In seguito agli interventi di restauro è stata riportata all'originaria iconografia la posizione degli arti, non più le mani incrociate sul  petto, ma distese ai fianchi del busto.

L’importante intervento conservativo della statua, è accompagnato in questi ultimi mesi dalla risistemazione degli altari della Chiesa Madre, con il conseguente ampliamento della navate laterali. Interventi abbastanza complicati che prevedono la ricollocazione dell'antico Fonte Battesimale risalente al 1928 nei pressi proprio dell'Altare di san Giuseppe dove si trova la Dormitio. Il Battistero diventerà perciò uno dei luoghi più importanti della Chiesa Madre di Acquedolci e presto sarà pronto per le importantissime liturgie battesimali. Verrà ricollocato in un luogo consono anche l’antico Pulpito ligneo rimosso dalla navata centrale proprio per dare spazio al Percorso Battesimale che dal Battistero si snoda fino all’Altare Maggiore. E' stata anche realizzata una elegante guida  nel pavimento della navata centrale, percorso che conduce il fedele  nel suo cammino verso l'Altare. Con queste modifiche si definiscono gli adeguamenti liturgici avviati all’interno dell’Edificio a partire dal 2004 in ossequio alle nuove disposizioni liturgiche adottate con il Concilio Vaticano II.

(E.C)

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