MENSA SCOLASTICA: Lamentele e proposte. Su Acquedolci Politica riflessioni e idee per il Paese.

Dopo la notizia dell'avvio del Servizio Mensa già da giorno 1 ottobre.
Ci sono lamentele circa l'aumento dei costi ma anche ipotesi di interventi sulle fasce deboli.
Sindaco RIOLO: "Domani iniziamo con la verifica delle fasce deboli per preventivare esenzioni".
Acquedolci Politica: "solidarietà per i più deboli è dovere comunitario".
Amministrazione alle prese con il grave indebitamento ereditato dalla gestione Gallo. Necessari segnali di recupero, in vista dell'approvazione del Bilancio.
di Enrico Caiola
Pomeriggio "frenetico" sulla community di contatto diretto tra la popolazione e le istituzioni istituita da circa un anno da Acquedolci Politica. Sul gruppo Whatsapp, assieme ad alcune critiche per i costi del servizio mensa sollevate da una mamma, giungono interessantissime indiscrezioni da parte dell'Amministrazione che si dice immediatamente disposta a verificare la sussistenza di condizioni di difficoltà di numerose famiglie. In mattinata su questo Blog avevamo divulgato la notizia dell'imminente avvio della Mensa a far data dal primo ottobre, con puntualità perciò rispetto agli anni passati. Cibi caldi, cucinati in loco da personale qualificato, ma sopratutto alimenti in regola con le rigide disposizioni delle tabelle dietetiche dell'Asp che impongono criteri precisi per la somministrazione dei pasti ai bambini in crescita. L'assessore alla Pubblica Istruzione Nicolina Pulvirenti ci informava che sono già disponibili in Comune i Buoni Mensa. Per ritirarli, presso l'Ufficio Servizi Scolastici del Comune, i genitori dovranno per prima cosa versare le somme all'economato. Il contributo per ogni studente è di euro 2,00 a pasto per gli alunni della Scuola Materna e di euro 2,20 per gli alunni della Scuola Primaria (per leggere l'articolo apparso su questo blog basta cliccare questo link).La Giunta Comunale dal canto suo, aveva già deliberato una destinazione di risorse pari ad euro 51.921,74 euro per la copertura del servizio delle prime 6/8 settimane a fronte di un costo annuo che ammonta a circa 120 mila euro per gli otto mesi di scuola nei quali è previsto il Rientro.La notizia appena divulgata sui social che fanno riferimento a questo blog, ha scatenato tuttavia alcune lamentele da parte di genitori che segnalano l'eccessivo aumento dei costi del servizio. La differenza rispetto allo scorso anno dovrebbe aggirarsi intorno ai 70-80 centesimi a pasto. Tra i numerosi commenti di chi ricorda che il costo del pasto è sempre inferiore rispetto a quello di altri Comuni vicini e garantisce un servizio di qualità, si è avuta anche la dichiarazione del Sindaco Alvaro Riolo che è intervenuto nel pomeriggio ringraziando e ricordando l'importantissimo ruolo svolto dalla messaggistica di Acquedolci Politica che consente di ricavare "spunti interessanti per quella che è una riflessione che riguarda tutti i cittadini e i politici interessati". Nello specifico il Sindaco Riolo ha ricordato i costi del Servizio Mensa e l'importo che sarà recuperato con il gettito proveniente dal contributo delle famiglie."Dai Buoni mensa-spiega perciò Riolo- si recupereranno circa 50.000 euro per un costo finale di circa 70.000 euro a carico dell'Amministrazione". L'impossibilità di garantire un servizio gratuito o comunque costi ulteriormente ridotti,discende dalla grave situazione debitoria ereditata dalla passata gestione amministrativa: "Non possiamo aggravare i costi- spiega il Sindaco- sapete il grave debito ereditato e se non si danno segnali di recupero su tutti fronti, rischiamo la censura dalla Corte dei Conti con il rischio di non poter approvare nemmeno i bilanci".
D'altro canto, il Primo Cittadino acquedolcese, si immedesima nella situazione di chi vive quotidianamente disagi economici che rendono difficoltoso l'esborso per il Buono Mensa: "due euro e venti centesimi sembrano niente per chi sta bene- riflette il sindaco- ma sono tantissimo per chi sta male. Fermo restando immutato il costo complessivo del servizio, aumentando di poco il costo per chi sta bene, si potrebbero ottenere esenzioni o riduzioni per secondi figli e fasce deboli". 
A questo punto emerge la possibilità che tra le mosse dell'Amministrazione ci sia nelle prossime ore lo studio della situazione reddituale delle famiglie degli studenti, con sgravi ed esenzioni per i nuclei a basso reddito e, a maggior ragione, per quei nuclei a basso reddito con più di uno studente che usufruisce del Servizio Mensa Scolastica. "Sarebbe una scelta coraggiosa da fare con il consenso di tutti- spiega il Sindaco- domani iniziamo con la verifica delle fasce deboli per preventivare costi,esenzioni,riduzioni ed eventuale previsione di spese e questo tipo di riflessione potrebbe farsi anche per altri servizi". 
Verificare chi abbia reale bisogno ed aiutare a livello istituzionale e comunitario si presenta come una soluzione ottima. Giunge immediata la reazione di Giuseppe Salerno, Consigliere Comunale di Maggioranza che definisce la possibilità ventilata come espressione del "ruolo nobile della Politica". Sul punto anche  il Capogruppo di Opposizione Salvatore Caputo che definisce la proposta "una ovvietà che si sarebbe dovuta pensare per tempo, perché, a questo punto, occorre vedere il giusto equilibrio economico finanziario. Se il costo-si chiede Caputo- si rapporterà all'ISEE in maniera perequativa come fanno in molti Comuni con diversi scaglioni. Mi sembra-precisa Caputo- si vada a tentoni e, per giunta, con il già grave problema del trasposto scolastico extraurbano che incide sulle tasche di molte famiglie"., anche se, va precisato,sul punto Trasporto Scolastico i rimborsi dal Comune sono abbastanza celeri, puntuali e coprono il 100% delle somme anticipate dalle famiglie degli studenti pendolari, con abbattimento finale dei costi pari a circa il 50% rispetto al passato. In serata anche l'ass. Nicolina Pulvirenti, con riferimento alla possibilità di abbattere i costi della Mensa Scolastica incidenti sulle famiglie a basso reddito, ha confermato che "si tratta di una situazione che l'Amministrazione stava già valutando al momento dell'adozione della Delibera di Giunta,che aveva previsto l'innalzamento delle aliquote mensa indipendentemente dalle fasce di reddito anche in vista delle imminenti scadenze del Bilancio. Chiedere  uno sforzo alle famiglie-prosegue Pulvirenti- non piace sicuramente a nessuno, ma si tratta di un atto dovuto alla luce dell'enorme carico debitorio che dobbiamo affrontare e che abbiamo ereditato dalla passata amministrazione. La verifica e lo sgravio per le famiglie con reddito basso, sarà un punto sul quale inizieremo a lavorare subito ".    
Il dibattito è destinato ad arricchirsi, fermo restando che il disagio delle famiglie, alle prese con un carico fiscale notevole, non lascia ampi spazi temporali e richiede soluzioni celeri. La situazione del Comune deve fare i conti con i risultati positivi che indichino segnali di recupero nel Bilancio dell'Ente che versa attualmente in una situazione  di pre-dissesto.

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