Palpeggiava donne in gravidanza. E' intervenuta una task force specializzata che ha aiutato le donne vittima delle molestie.
Inchiesta avviata dai Carabinieri di Acquedolci e dalla Compagnia di Santo Stefano di Camastra.
L'acquisizione delle prove è durata quasi un anno, rallentata dal comprensibile sentimento di pudore delle donne, imbarazzate nel raccontare i fatti e preoccupate di subire accuse di calunnia.
L'inchiesta sarebbe scattata dopo che una ragazza, subito dopo il parto, avrebbe confidato alla madre quello che accadeva durante le visite.
di Acquedolci Politica
I fatti si sarebbero verificati all' Ospedale di Sant'Agata Militello, nel reparto di Ostetricia e Ginecologia, dove un ostetrico avrebbe posto in essere atti indecenti e perversi a danno di giovani donne in gravidanza. Tra le vittime ci sarebbe stata anche una ragazza minorenne ed i fatti si sarebbero verificati tra il mese di gennaio e il mese di dicembre 2017. L'inchiesta sarebbe stata avviata dal Comando Stazione "Ivan Ghitti" di Acquedolci, in seguito alle segnalazioni di una giovane donna e della madre che avrebbero lamentato atti molesti durante la gravidanza della ragazza. I casi accertati sarebbero in tutto 14, le modalità più o meno uguali, confermerebbero un comportamento molesto posto in essere dall'uomo che, dopo avere individuato le sue vittime e avere fatto uscire i familiari dalla stanza durante la visita, avrebbe indotto le donne a subire palpeggiamenti e atti di stimolazione spacciando queste pratiche per tecniche mediche e dissimulando i palpeggiamenti per presunti trattamenti di valenza terapeutica e preparatoria al parto. Le prove raccolte sembrerebbero inchiodare l'ostetrico che è stato raggiunto da un provvedimento interdittivo dalle funzioni per il periodo di un anno in attesa che sulla vicenda si faccia chiarezza e giunga una pronuncia da parte del Tribunale di Patti. La Procura della Repubblica di Patti, ha formulato per l'impiegato pubblico l'accusa di violenza sessuale aggravata e continuata. Il provvedimento cautelare interdittivo, notificato proprio mentre l'ostetrico era in servizio, è stato firmato dal GIP del Tribunale di Patti, dott. Andrea La Spada, su istanza del PM dott.ssa Giorgia Orlando. L'inchiesta è stata condotta dai militari dell'Arma dei Carabinieri della Compagnia di Santo Stefano di Camastra coordinati dal Capitano donna Martina Perazzolo in uno con il Comando della Stazione dei Carabinieri di Acquedolci coordinati dal Maresciallo Salvatore Porracciolo con il supporto della task force specializzata, costituita a livello provinciale, per il contrasto alle violenze di genere.
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