TARI: In scadenza il pagamento della rata unica.

Riconfermato il Piano Tariffario degli anni precedenti.
Il 16 Giugno scade il termine per il versamento della Rata Unica
Chi ha optato per i pagamenti dilazionati, ha scadenze differenti per i versamenti delle rate.

di Enrico Caiola

Si avvicina la data di scadenza per quanto riguarda il pagamento della TARI, tassa sui rifiuti notificata agli utenti nelle scorse settimane. E' utile ricordare che le modalità di versamento sono due:
La prima: offre all'utente la possibilità di rateizzare in tre soluzioni l'importo per l'anno 2018.
Le scadenze sono:
16 aprile (le bollette sono notificate in ritardo, già scadute e perciò non si dovrebbero applicare le elevatissime sanzioni. Tuttavia non vengono avvisate le utenze)
16 agosto
16 novembre (importo a saldo).
La seconda opzione: consente il versamento dell'importo complessivo in unica soluzione entro il 16 Giugno 2018. La scadenza in questo caso è perciò imminente.
Scarsi aiuti per nuclei familiari in difficoltà e con disabili a carico, per giovani famiglie e per nuclei numerosi con minori a carico. Importi alti per attività commerciali.
ATTENZIONE alle ZONE NON SERVITE.

Ci sarebbero inesattezza per quanto riguarda il calcolo dei giorni di servizio svolto.

Nelle bollette, accompagnate da una lettera firmata dalla Responsabile del Servizio TARI, emergerebbero in alcuni casi imprecisioni con riferimento al computo dei componenti del nucleo familiare non aggiornato alle variazioni nel frattempo intercorse o, in altri casi, sarebbero inesatti i dati riferiti ai metri quadrati dell'immobile. In queste ipotesi, che sono fortunatamente limitate, l'utente deve rivolgersi immediatamente all'Ufficio competente e chiedere che venga applicata la correzione e adeguato l'importo dell'utenza. Nella maggior parte dei casi, invece, il calcolo degli importi, non considera l'abbattimento dei costi del servizio a partire dal 2014. E' innegabile l'aumento della spesa per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati la cui produzione tende a non ridursi a causa del fatto che i cittadini non differenziano correttamente e non conferiscono ordinatamente, contribuendo a far lievitare i costi per il conferimento in discarica a carissimo prezzo. 
Osservando però attentamente la Bolletta emerge un problema più generale, riferito al computo degli importi in base ai giorni di servizio effettivamente svolti. Ci sono infine clamorose sviste che riguardano buona parte delle cosiddette utenze non servite, cioè le utenze poste al di fuori del perimetro urbano, solitamente ubicate nelle contrade. A tal proposito, qualora non fosse stata applicata la riduzione, il contribuente può chiedere l'applicazione del Regolamento per la disciplina dell'Imposta Unica Comunale (IUC) ed ottenere, in base all'articolo 39, il ricalcolo della bolletta per un importo ridotto pari al 60% se "la distanza dal più vicino punto di raccolta- cioè dall'Isola Ecologica- ubicato nella zona perimetrata o di fatto servita, è superiore a 250 metri lineari , calcolati su strada carrozzabile". In questo caso la bolletta può essere abbattuta se le utenze extraurbane non siano "servite dalla raccolta", in altre parole, se gli addetti alla raccolta non ritirano i rifiuti secondo il calendario di raccolta. Anche in questo caso, l'utente che ha diritto alla riduzione, non deve perdere tempo e può presentare apposita dichiarazione contenente la "sussistenza delle condizioni per ottenere agevolazioni o riduzioni" e tutti i dati indicati dall'art. 61 del Regolamento IUC e ha tempo entro il 30 giugno.

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