QUARESIMA: Ad Acquedolci l'iniziativa "24 Ore Per il Signore".

Nella Chiesa Madre di Acquedolci la Celebrazione Penitenziale di apertura delle "24 ore per il Signore".
Il CAMMINO NOTTURNO DI SPIRITUALITA' attraverserà il paese e le piazze coinvolgendo i giovani.
Sacramento della Confessione e Adorazione Eucaristica sono al centro di questo "cammino" lungo le strade deserte del nostro cuore..

fonte:Parrocchia Acquedolci
L'iniziativa, organizzata dalla Parrocchia San Benedetto il Moro di Acquedolci, avrà inizio sabato 10 marzo alle 9,00 del mattino con la Santa Messa e la possibilità per i fedeli di accedere al sacramento della Confessione fino alle ore 12,00. Nel pomeriggio, alle ore 16,30, la Catechesi per i Ragazzi e, a seguire, alle ore 18,00 la Catechesi per i Giovani sul tema "LA GRAZIA DEL PERDONO. SE VUOI, PUOI PURIFICARMI!". Dalle 18,30 alle 21,15 saranno disponibili i sacerdoti per le confessioni.
La Celebrazione penitenziale si svolgerà in serata, alle ore 21,30 di sabato. A questo momento seguirà la lunga notte di preghiera che attraverserà il paese muovendo dalla Chiesa madre toccherà le vie Cirino Mazzullo, Ettore Cunial, Gagini, Giotto, Filadelfio Di Leo, M.llo Salvatore Giuffrida, Nazionale, Genova,Lungomare, Miramare, Duomo, Armando Diaz, Mazzini, Nazionale, Umberto I, Cirino Scaglione, Chiesa Madre. Il Cammino Penitenziale culminerà nell'Adorazione Eucaristica notturna in Chiesa dalle ore 24,00 alle 7,30. La Chiesa di Acquedolci rimarrà aperta per 24 ore in modo da offrire a tutti, la possibilità di pregare e di confessarsi, riconciliandosi col Signore e riscoprendo infine una Fede più forte e convinta. Filo conduttore saranno le parole del Salmo 130,«Presso di te è il perdono».
L'iniziativa "24 ore per il Signore", nata a Roma 5 anni fa, si è rapidamente diffusa nei cinque Continenti. E' un momento di profonda spiritualità che accomuna nella preghiera milioni di cristiani in tutto il pianeta. 
"L'iniziativa “24 ore per il Signore”-scrive Papa Francesco nel Messaggio per la Quaresima 2018- ci invita a celebrare il Sacramento della Riconciliazione in un contesto di adorazione eucaristica. Nel 2018 si ispirerà alle parole del Salmo 130,4: «Presso di te è il perdono». In ogni diocesi, almeno una chiesa rimarrà aperta per 24 ore consecutive, offrendo la possibilità della preghiera di adorazione e della Confessione sacramentale". Promossa dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, l’iniziativa costituisce un’occasione di incontro personale con la Misericordia di Dio. “L’obiettivo - ha dichiarato infatti il presidente del Dicastero, l’arcivescovo mons. Rino Fisichella - è quello di offrire a tutti, soprattutto a quanti sentono ancora disagio all’idea di entrare in una chiesa, di cercare l’abbraccio misericordioso di Dio, un’occasione al di fuori degli usuali tempi e modi per fare ritorno al Padre”.L'iniziativa coinvolgerà anche le carceri italiane.


Papa Francesco:"Vorrei che la mia voce giungesse al di là dei confini della Chiesa Cattolica, per raggiungere tutti voi, uomini e donne di buona volontà, aperti all’ascolto di Dio. Se come noi siete afflitti dal dilagare dell’iniquità nel mondo, se vi preoccupa il gelo che paralizza i cuori e le azioni, se vedete venire meno il senso di comune umanità, unitevi a noi per invocare insieme Dio, per digiunare insieme e insieme a noi donare quanto potete per aiutare i fratelli!"

(clicca sul titolo viola per leggere il testo integrale del Messaggio del Santo Padre Francesco)
Messaggio del Santo Padre Francesco per la Quaresima 2018.
Nel Messaggio per la Quaresina 2018, il Santo Padre Francesco, invita tutti ad un impegno di carità che si manifesta con una maggiore attenzione al nostro prossimo attraverso atti di generosità concreti. "Ciò che spegne la carità -spiega il Papa- è anzitutto l’avidità per il denaro, che è «radice di tutti i mali»; ad essa segue il rifiuto di Dio e dunque di trovare consolazione in Lui, preferendo la nostra desolazione al conforto della sua Parola e dei Sacramenti. Tutto ciò-continua Francesco- si tramuta in violenza che si volge contro coloro che sono ritenuti una minaccia alle nostre certezze: il bambino non ancora nato, l’anziano malato, l’ospite di passaggio, lo straniero, ma anche il prossimo che non corrisponde alle nostre attese". La prima vittima dell'egoismo è anche la natura ed il Creato. Il Papa ricorda ai Cristiani che il rispetto della Natura è il primo atto di carità. "Il creato-ricorda il Papa- è testimone silenzioso di questo raffreddamento della carità: la terra è avvelenata da rifiuti gettati per incuria e interesse; i mari, anch’essi inquinati, devono purtroppo ricoprire i resti di tanti naufraghi delle migrazioni forzate; i cieli, che nel disegno di Dio cantano la sua gloria, sono solcati da macchine che fanno piovere strumenti di morte." 
L’amore si raffredda anche nelle nostre comunità, con segni sempre più evidenti di questa mancanza di amore comunitario "..essi sono: l’accidia egoista, il pessimismo sterile, la tentazione di isolarsi e di impegnarsi in continue guerre fratricide, la mentalità mondana che induce ad occuparsi solo di ciò che è apparente, riducendo in tal modo l’ardore missionario." 
"Cosa fare?"
Scrive Papa Francesco:"Se vediamo, nel nostro intimo e attorno a noi i segnali appena descritti,ecco che la Chiesa, nostra madre e maestra, assieme alla medicina, a volte amara, della verità, ci offre in questo tempo di Quaresima il dolce rimedio della preghiera, dell’elemosina e del digiuno.
Dedicando più tempo alla preghiera, permettiamo al nostro cuore di scoprire le menzogne segrete con le quali inganniamo noi stessi,per cercare finalmente la consolazione in Dio. Egli è nostro Padre e vuole per noi la vita. L’esercizio dell’elemosina ci libera dall’avidità e ci aiuta a scoprire che l’altro è mio fratello: ciò che ho non è mai solo mio."
Anche nei nostri rapporti quotidiani, ricorda il Papa, " davanti a ogni fratello che ci chiede un aiuto, noi pensassimo che lì c’è un appello della divina Provvidenza: ogni elemosina è un’occasione per prendere parte alla Provvidenza di Dio verso i suoi figli; e se Egli oggi si serve di me per aiutare un fratello, come domani non provvederà anche alle mie necessità, Lui che non si lascia vincere in generosità.."
Il digiuno, infine, "toglie forza alla nostra violenza, ci disarma, e costituisce un’importante occasione di crescita. Da una parte, ci permette di sperimentare ciò che provano quanti mancano anche dello stretto necessario e conoscono i morsi quotidiani dalla fame; dall’altra, esprime la condizione del nostro spirito, affamato di bontà e assetato della vita di Dio. Il digiuno ci sveglia, ci fa più attenti a Dio e al prossimo, ridesta la volontà di obbedire a Dio che, solo, sazia la nostra fame".
Per conoscere le iniziative di carità attive nella Parrocchia San Benedetto il Moro di Acquedolci,visita il seguente link:
iniziative di solidarietà ad Acquedolci

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