DIOCESI DI PATTI: ad Acquedolci la XXVI Giornata di preghiera e digiuno per i Missionari Martiri

Sabato 24 marzo alle ore 19.30 presso la Chiesa Madre di Acquedolci si svolge la Veglia Diocesana, presieduta dal Vescovo Guglielmo.
La Chiesa di Patti, in comunione con la Chiesa Universale, prega per i missionari uccisi per annunciare il Vangelo.
Tema della Giornata di quest’anno: “Chiamati alla vita!"
fonti:
Diocesi di Patti
Parrocchia "San Benedetto il Moro"-Acquedolci
missioitalia.it
Un anniversario che lega il 24 marzo di ogni anno al 24 marzo 1980, giorno del martirio di mons.Oscar Romero, Arcivescovo di San Salvador, ucciso per il suo impegno a favore della vita del suo popolo proprio mentre celebrava l’a Santa Messa.
La Giornata di preghiera, che quest'anno vede riunite ad Acquedolci le comunità parrocchiali della Diocesi di Patti, è una ricorrenza che unisce in tutto il mondo Cattolici, Ortodossi e Protestanti che dedicano questo momento a quanti, nell'annunciare il messaggio di Gesù non hanno guardato al proprio interesse ed alla sicurezza personale, ma hanno offerto la propria vita per far giungere a tutti, ed in particolare agli ultimi, la Parola di salvezza. La Giornata viene celebrata in tutte le chiese, affinchè i fedeli si sensibilizzino nei confronti di coloro i quali ogni giorni rischiano la propria vita per diffondere il Vangelo. Si tratta perciò di un momento che dà solidarietà ed incoraggia,attraverso la preghiera comune, i missionari impegnati in paesi dove i cristiani sono perseguitati, ostacolati, umiliati o, peggio, ignorati.
Nell'immagine: 21 cristiani uccisi dagli jihadisti nel 2015
Secondo l’Agenzia Fides, nel 2017, sono stati uccisi nel mondo 23 missionari:13 sacerdoti, 1 religioso, 1 religiosa, 8 laici. L’elenco non comprende solo i missionari in senso stretto, ma cerca di registrare tutti gli operatori pastorali morti in modo violento. A questi nomi ufficiali bisogna però aggiungere la lunga lista dei tanti, di cui forse non si avrà mai notizia, che in ogni angolo del pianeta soffrono e pagano con la vita e con le torture la loro fede in Gesù Cristo. Sono “missionari martiri”, ovvero fedeli santi che hanno dato la vita per il Regno di Dio. In questo senso, il termine “martiri” è usato nel suo significato etimologico di “testimoni”: uomini e donne che hanno testimoniato la vita nuova del Vangelo con il coraggio di uscire nelle periferie geografiche ed esistenziali del nostro tempo, perché “Chiamati alla vita”. Questi missionari ci ricordano come i cristiani, sono chiamati ad ascoltare la vita, a custodirla, a salvarla, ad amarla, a difenderla. Il cristiano è chiamato a dare esempi coerenti e coraggiosi durante la propria esistenza, giorno per giorno, in alcuni casi fino alla morte violenta, in nome di Gesù Cristo per il bene del mondo.

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