ACQUEDOLCI: Sicula Trasporti reclama il pagamento di 27 fatture.

Il Comune di Acquedolci debitore con la società che gestisce la discarica di Grotte San Giorgio (CT)
Un debito pari a 323.859 euro.Acquedolci non paga dal gennaio 2016.
Intimazione di pagamento pari a 27 mensilità.

Dal Comune si tenta di risolvere il mancato pagamento dei lavoratori Multiecoplast.
di Enrico Caiola
La Sicula Trasporti srl, società che gestisce la discarica di Grotte San Giorgio in provincia di Catania, ha avviato, tramite i propri legali, la procedura per il recupero di 27 mensilità arretrate, fatturate per servizi resi negli ultimi due anni. Il Comune di Acquedolci non ha corrisposto l'importo pari a 323.859 euro ed il giudice Concetta Alacqua ha ,per questo motivo, ordinato all'Ente il pagamento del credito vantato dalla Sicula Trasporti, oltre ad interessi, spese di procedura e circa 4.200 euro di spese giudiziali. Una vera e propria doccia fredda per l'amministrazione insediatasi da meno di un anno che ha ricevuto in eredità dalla passata gestione una enorme massa di debiti che sommati sono pari a milioni di euro. Nei giorni scorsi il Gruppo di Opposizione "acquedolci2.0" aveva protocollato una interrogazione a proposito della remissione della delega per la gestione dei rifiuti, da parte del Vicesindaco Oriti. In sostanza il gruppo di Minoranza chiedeva al Sindaco se fosse suo intendimento trattenere lui stesso tale importantissima delega e auspicava una valutazione circa la sottoscrizione del contratto di conferimento alla discarica di Bellolampo, senza attendere i tempi di risposta da parte della Regione.
Il Sindaco di Acquedolci ha nel frattempo nuovamente conferito la delega "all'Emergenza Rifiuti",rimessa in febbraio dal Vicesindaco. In quell'occasione Salvatore Oriti aveva dichiarato che la rimessione della delega non era "una fuga, ma una presa d'atto", in conseguenza di mancanza di risposte adeguate da parte dell' Assessorato Regionale che aveva ricevuto da parte del Comune di Acquedolci solleciti per il rilascio del nullaosta necessario per il conferimento presso la discarica di Motta Sant'Anastasìa (CT).
In quella occasione il Vicesindaco Oriti aveva definito quello dei rifiuti "un settore straordinariamente complesso e complicato, dove la corresponsabilità,la tempestività e la sinergia tra i tanti Attori , a vario titolo coinvolti, dovrebbe necessariamente rappresentare la condizione basilare e imprescindibile per tentare di arginare una catastrofe Ambientale ed Economica dagli effetti devastanti." 
Con provvedimento a firma del sindaco, che ha rifiutato la rimessione della delega esercitata dal Vicesindaco in data 23 febbraio, la delega Emergenza Rifiuti è stata pertanto riassegnata all'assessore Oriti che è anche assessore al Bilancio e Vicesindaco. Oriti commenta adesso la situazione dell'indebitamento sempre più allarmante dell'Ente: "La situazione economica e gestionale che abbiamo trovato è drammatica. Alla montagna di debiti che ha lasciato la precedente amministrazione,f a da contraltare un rischio molto realistico che una montagna di rifiuti possa sotterrare la comunità di Acquedolci." Ed in effetti nelle ultime ore cominciano ad avvertirsi i primi disagi in paese, dato che proprio nell'imminenza delle festività pasquali,il servizio di raccolta subisce notevoli rallentamenti sia perchè vengono indette sempre più spesso agitazioni sindacali da parte del personale che non viene pagato da mesi dalla società Multiecoplast che gestisce il servizio di raccolta, sia per gli enormi ed insostenibili costi di conferimento in discarica della mole enorme di rifiuti indifferenziati prodotti. Il sistema ARO, messo a punto dalla precedente amministrazione, rivela tutta una serie di lacune,omissioni ed inefficienze che si concretizzano in una scadente informazione e organizzazione dell'utenza con risultati pessimi. 
Il Vicesindaco Oriti ha dichiarato la propria intenzione di investire il Consiglio Comunale sulla vicenda rifiuti. Nei prossimi giorni il Consiglio dovrebbe discutere ed approvare i documenti finanziari con le tariffe TARI 2018 che si ripercuoteranno sulle bollette. Ad oggi, va ricordato, il sistema tariffario, anch'esso pieno di incognite ed incongruenze, è quello approvato lo scorso anno dal vecchio Consiglio Comunale.  "Mi auguro-spiega Oriti-che le scelte del Consiglio siano quanto più opportune e condivise a proposito delle scelte e delle strategie difficili  da intraprendere ma inderogabili a proposito della situazione  rifiuti e della gravissima crisi economica e gestionale." Quello reclamato da  Sicula Trasporti non è l'unico grosso debito che il Comune deve  pagare. In un passato approfondimento su questo blog, erano state già elencate le somme a debito maturate dall'Amministrazione Gallo, nello specifico, va ricordato che la Società Multiecoplast vanta crediti pari a 972.305,52 euroEcoAmbiente 26.452,27 € ; Risorse Ambiente 38.824,38 € e Niem 210.091,27 €. Quest'ultima società, che gestisce il conferimento in discarica, "ha chiuso i cancelli al Comune di Acquedolci-spiega il Vicesindaco, che conferma anche la notizia di- un decreto ingiuntivo da parte del Comune di Sant'Agata Militello, riguardante l'impianto di depurazione consortile, pari a 500mila euro, dei quali una parte consistente quale debito fuori bilancio che l'ex sindaco Gallo ci ha lasciato in dote come simbolo di un modus operandi che potrebbe, salvo miracoli,condurre il Comune ad un dissesto finanziario attestato più dai numeri che dalle posizioni politiche."
E mentre da da Palermo continuano a non giungere risposte concrete,ad Acquedolci la raccolta viene già effettuata a singhiozzo perchè  gli autocompattatori Multiecoplast non riescono a raccogliere tutti i rifiuti ed il conferimento ha costi altissimi. Il paese rischia così di essere  invaso di spazzatura, una situazione aggravata dalla coincidenza delle festività dei prossimi giorni. Come se non bastasse,la zona di litorale nei pressi del fiume Inganno, rimane soggetta a divieto di balneazione,ironia della sorte, proprio a causa del malfunzionamento del depuratore consortile per il quale il Comune di Sant'Agata chiede pagamenti per centinaia di migliaia di euro ma non garantisce la funzionalità dell'impianto, con conseguenze di inquinamento ambientale nel litorale di Acquedolci.

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