I Comuni avrebbero gonfiato le bollette?
Ad Acquedolci,la situazione è più grave, perchè la vecchia amministrazione ha applicato Piani Tariffari inadeguati rispetto alla Gara del 2014.
Le Famiglie sono raggiunte in queste ore da richieste di pagamento per importi non versati.
Vicesindaco di Acquedolci: "Verificata la condizione del nostro Comune- ci spiega Salvatore Oriti- verrà istituito uno sportello per facilitare il percorso risarcitorio del Contribuente".
di Enrico Caiola
A livello nazionale il problema è riferito al fatto che molte famiglie hanno pagato più del dovuto per un errore nel calcolo della parte variabile della tassa. A sollevare la "magagna" dei Comuni è stato il parlamentare 5Stelle Giuseppe l'Abbate ed il Ministero dell'Economia gli dà ragione. Tra i Comuni coinvolti, Milano, Genova e Ancona, in Sicilia c'è Siracusa. In tutta italia il problema riguarderebbe almeno 2 mila Municipi. Mentre i Consumatori annunciano class action e azioni clamorose, emerge che molti Comuni potrebbero avere gonfiato, per anni, l’importo della TARI, la tassa sui rifiuti, facendo cassa e utilizzando le famiglie come Bancomat per ripianare i debiti. L' "errore" si riferisce in generale alla modalità di calcolo della parte variabile del tributo. La Tari infatti è composta da due parti: una fissa legata ai metri quadri della casa e al numero degli abitanti e una parte variabile legata solo al numero degli abitanti della casa, criterio quest’ultimo, introdotto proprio per proporzionare il tributo alla quantità di rifiuti prodotta. La parte variabile della tassa varia con il numero degli abitanti, non con la superficie.
Ma ad Acquedolci la situazione è più grave ed è forse un caso unico a livello nazionale. L'amministrazione guidata dall'ex sindaco Cirino Gallo ha applicato Piani Tariffari, approvati in Consiglio Comunale, che non tengono conto degli abbattimenti derivanti dalla Gara d'Appalto svoltasi nel 2014 che ha sostanzialmente dimezzato il costo del servizio e avrebbe dovuto abbattere il costo delle bollette. Al contrario, gli importi sono rimasti inalterati e uguali ai vecchi importi non più attuali. La previsione finanziaria adottata del Consiglio Comunale è stata confermata nel 2015, nel 2016 e nel 2017 e, adesso, ha creato conseguenze nei bilanci del Comune con previsioni di entrata assolutamente non coerenti, contraddittorie e lontane dalla realtà.
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