Debiti in Comune: si corre ai ripari con un Piano di Rientro.

Acquedolci ce la farà, ma arriva il monito dei Revisori dei Conti: Stop alle spese non urgenti e inutili !

Debiti: in Comune... un "Pozzo di San Patrizio".
Sindaco Riolo: "Abbiamo l'obbligo di andare avanti".
di Enrico Caiola

Il Piano di Rientro è lo strumento che consente all'ente locale in crisi economica di beneficiare di denaro pubblico in presenza di un piano di razionalizzazione contabile. Una vera e propria strategia anti-dissesto che ha, come fine, quello evitare la dichiarazione di decozione economica definitiva che arrecherebbe conseguenze gravissime per il Comune sotto il profilo amministrativo e dei servizi al cittadino. La situazione economica del Comune dì Acquedolci è disastrosa e l'eredità della passata gestione amministrativa è carica di criticità. Nel prossimo Consiglio Comunale che si svolgerà il 21 Novembre, si farà maggiore chiarezza sul punto e si approveranno importanti documenti finanziari che sono diretti a tamponare la situazione di pre-dissesto. 
Salvatore Oriti- ass. Bilancio
A tal proposito abbiamo chiesto al Vicesindaco Salvatore Oriti, che si occupa della difficile gestione della delega Al Bilancio, di definire con chiarezza qual'è la situazione attuale delle finanze del Comune di Acquedolci. "Al milione settecentosessantotto mila euro di disavanzo, cifra certificata dal Collegio dei Revisori dei Conti, bisogna aggiungere almeno altri due milioni e mezzo per debiti derivanti dalla gestione dei Rifiuti, somme da pagare alle Diverse Ditte ed Enti oltre ai debiti nei confronti del Comune dì Sant'Agata Militello riguardo alla gestione del depuratore consortile- spiega Oriti e precisa che il debito per la gestione del depuratore è - comprensivo dell'arretrato 2003/2007 riferito all'Amministrazione Oriti , nemmeno iscritto in bilancio così come tante altre voci alla cui ricognizione gli Uffici stanno provvedendo". Ma la situazione allarmante riguarda sopratutto le spese legali fuori controllo e la miriade di piccoli debiti che gli Uffici comunali stanno tentando di ricostruire per fornire un quadro complessivo chiaro e definitivo. "Non è immaginabile- spiega il Vicesindaco- l'entità dell'impegno finanziario degli innumerevoli contenziosi, molti dei quali appaiono privi di interesse per l'Ente. Una spesa infinita che a nostro sommario parere rappresenta una specie di 'Pozzo di S.Patrizio' la cui portata e relative sorprese daranno la reale entità del disavanzo contabile e di come in questi dieci anni di Amministrazione Gallo il Comune sia stato raso al suolo". Come il famoso  pozzo senza fine, perciò, la situazione passività nel Palazzo del Municipio, non è solo illimitata ma anche di difficile  ricognizione e ogni giorno saltano fuori nuovi debiti.
Ma ci sono speranze di recupero?Sembra invero ancora troppo prematuro dirlo e bisognerà attendere i prossimi mesi per comprendere la reale entità della massa debitoria accumulatasi. Bisognerà anche osservare la concreta capacità di riscossione dei crediti da parte del Comune dopo che, nelle scorse settimane, la Giunta Comunale ha annullato in autotutela tutti gli atti della gara di affidamento della gestione ordinaria e straordinaria delle entrate tributarie ed extratributarie alla SOGET, società esterna che la precedente amministrazione aveva incaricato del servizio di recupero crediti. Sulla difficilissima realtà finanziaria del Comune, il sindaco Alvaro Riolo ha commentato "abbiamo l'obbligo di andare avanti. La drammatica situazione finanziaria non ci ferma e non ci paralizza-scrive su facebook precisando che è importante in questo momento difficile-assicurare i servizi pubblici essenziali, gli stipendi dei dipendenti, il recupero del decoro del paese, le iniziative a supporto del turismo ed attivita' commerciali. Sicuramente non ci possiamo permettere concertoni nè spettacoli costosi. Non ce l'abbiamo con nessuno, rispettiamo tutte le opinioni, ma continuiamo nel nostro percorso come promesso agli elettori". Da queste premesse muoverà il dibattito del prossimo Consiglio Comunale al termine del quale la maggioranza spera di incassare l'approvazione del Piano di Rientro per porre gli atti diretti a fronteggiare la situazione disastrosa riferita all'Esercizio Finanziario 2016 per il quale lo Schema di Rendiconto di Gestione approvato in maggio dall'amministrazione uscente era inesatto.

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