L'edificio monumentale costruito a metà degli anni '20 del secolo scorso è la sede istituzionale del Comune e riprende luce con il ripristino dell'illuminazione artistica.
Ecco il Municipio di Acquedolci finalmente illuminato di notte.
E'un gioiello architettonico progettato da Giovanni Girdano.
E'un gioiello architettonico progettato da Giovanni Girdano.
Venne edificato a spese del Ministero dei Lavori Pubblici in meno di due anni.
di Enrico Caiola
La realizzazione di questo Palazzo monumentale, che inizialmente ha subito rallentamenti dovuti ad alcuni problemi economici, fu parallela alla costruzione della Chiesa Madre e ci mostra il concreto interessamento del Governo Nazionale che aveva attivato la delocalizzazione dell'antica San Fratello colpita dal disastro della Frana del 1922. Per realizzare l'importante struttura pubblica,una delle più eleganti della Provincia, venne contattato l'architetto Giovanni Giordano, brillante allievo del famoso architetto palermitano Giovan Battista Basile che fu artefice del progetto del Teatro Massimo. Il Giordano impostò la progettazione di quello che sarebbe dovuto essere il nuovo Municipio seguendo i canoni dello stile classico-ecclettico,legato a modelli architettonici tipici dell'ottocento, con un progetto che si basa sul bello, sulla monumentalità e sulla integrazione di stili assai diffusa nel tardo ottocento e che si ispira al rinascimento italiano. Rialzata rispetto alla Piazza, la struttura imponente del Palazzo è a pianta rettangolare ed è resa armonica da decorazioni, fregi e capitelli che esaltano la concezione del bello e della simmetria. Il Municipio si inserisce in un contesto architettonico che esalta la monumentalità dell'edificio con il suggestivo affaccio sul corso principale del paese. Uno stratagemma architettonico è la Piazza in realtà necessaria per colmare un disagevole dislivello del terreno. Il Palazzo ha un prospetto impreziosito da un elegante loggiato centrale che oggi ospita la lapide commemorativa dell'Autonomia e che si trova al di sopra di un porticato, ingresso principale, abbellito da una ringhiera in ferro battuto opera degli antichi fabbri acquedolciani. La struttura, cuore politico istituzionale del Comune, venne pensata per ospitare numerosi uffici pubblici come ad esempio l'Ufficio Notarile, il Custode, il Magazzino e le Guardie Municipali. Nell'edificio trovarono sede l'Esattoria e l'Ufficio Dazio,venne prevista l'allocazione della Pretura e trovò sede l'Ufficio Anagrafico. Al primo piano venne realizzata un'ampia Sala del Consiglio, sormontata da una "camera d'aria" pensata per "ammortizzare gli sbalzi di temperatura" e oggi scomparsa in seguito alla realizzazione del secondo piano, costruzione discutibile realizzata negli anni '70 del secolo scorso. Costo dell'opera preventivato nel 1924, fu di 595mila lire,una cifra notevole per l'epoca pari a gli odierni 551mila euro.
Il Municipio di Acquedolci ha rappresentato sempre un riferimento importante per la Comunità. Appena inaugurato fu sede degli Uffici dello Scritturale e ospitò fino al 1974 le classi di Scuola Media che vennero successivamente trasferite nella struttura dell'Asilo Infantile Città di Palermo. Negli anni dell'Autonomia fu oggetto di contese tra la delegazione acquedolciana e alcuni consiglieri comunali sanfratellani che "osarono" ipotizzarne pubblicamente la demolizione della struttura considerata, come ci ricorda Salvatore Plantemoli, un "avamposto nemico" poichè riferimento degli "autonomisti"e monumento identitario della frazione che rivendicava l'Autonomia. Il Palazzo del Municipio è stato teatro delle vicende politiche degli ultimi 50 anni, ma durante la guerra è stato anche "quartier generale" dei tedeschi e per questo motivo ha subito pesanti bombardamenti che ne hanno danneggiato il tetto e la facciata che è ad oggi quella originale e per questo motivo bisognosa di interventi di restauro conservativo che possano restituirla alla originaria bellezza.
La nuova amministrazione di Acquedolci,con Delibera di Giunta n.139 del 19.09.2017, ha disposto l'intervento per la fornitura e l'istallazione di 12 fari esterni che illumineranno da ora in avanti l'edificio simbolo delle istituzioni civili di Acquedolci. L'impianto di illuminazione era già esistente, realizzato durante l'amministrazione Oriti e disattivato dopo il 2007. I fari in alcuni casi erano stati addirittura riempiti di cemento e pietre su indicazione dell'amministrazione guidata dall'ex sindaco Gallo.
La nuova amministrazione di Acquedolci,con Delibera di Giunta n.139 del 19.09.2017, ha disposto l'intervento per la fornitura e l'istallazione di 12 fari esterni che illumineranno da ora in avanti l'edificio simbolo delle istituzioni civili di Acquedolci. L'impianto di illuminazione era già esistente, realizzato durante l'amministrazione Oriti e disattivato dopo il 2007. I fari in alcuni casi erano stati addirittura riempiti di cemento e pietre su indicazione dell'amministrazione guidata dall'ex sindaco Gallo.
Il ripristino dell'illuminazione,che è il primo degli interventi in cantiere, ha avuto un costo di circa 1800 euro, ed ha restituito decoro all'intera area perimetrale dello storico Palazzo che negli ultimi anni ha purtroppo subito atti vandalici e comportamenti incivili..
Quella di Acquedolci è una delle Sedi Municipali più eleganti e monumentali della provincia, un vero e proprio gioiello architettonico del ventennio.
L'attivazione dell'impianto consentirà al visitatore di ammirare l'edificio da ogni punto della di osservazione. I lavori di ripristino sono stati eseguiti dalla ditta Fiocco Carmelo di Acquedolci.
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