ACQUEDOLCI: Conferenza di Servizi per l'Ospedale di Sant'Agata.

Presenti numerosi amministratori dei Comuni dei Nebrodi.
Urgente potenziare le apparecchiature e ricevere in dotazione nuove strumentazioni facendo ricorso alle economie inutilizzate maturate dall'ASP di Messina.
Un documento di sintesi sarà inviato al Manager dell'ASP di Messina per riassumere le esigenze e chiedere interventi sulle criticità strutturali.
Nel documento verranno chieste spiegazioni sulla gestione della spesa con l'utilizzo di economie per il miglioramento dell'offerta sanitaria dei poli ospedalieri.
di Enrico Caiola
Si è svolta nella Sala Consiliare del Comune di Acquedolci una Conferenza di Servizi organizzata dal Vicesindaco Salvatore Oriti, al fine di elaborare una proposta da sottoporre al manager dell'ASP di Messina, dot. Gaetano Sirna, per verificare la qualità dei Servizi e delle prestazioni erogate dagli Ospedali Riuniti di Sant'Agata di Militello e Mistretta. Discorso tutto imperniato sulle iniziative e gli interventi da attivare per innalzare il livello dell'offerta qualitativa e specialistica delle strutture ospedaliere nebroidee. Durante la Conferenza si è fatta un' analisi delle strategie da condividere a livello sovra-comunale e porre in essere per contrastare i tentativi di sottodimensionamento-depotenziamento dei poli ospedalieri di Sant'Agata e Mistretta, e si cercato di analizzare la vicenda dell'impiego delle economie maturate negli ultimi anni e rimaste inutilizzate ai danni di un'offerta sanitaria sempre meno competitiva e ottimale. All'incontro erano presenti rappresentanti delle Amministrazioni Comunali di Acquedolci, San Fratello,Sant'Agata Militello, Caronia, Mirto, Galati Mamertino, Longi, Pettineo, Castell'Umberto e Alcara Li Fusi, che sono tutti Comuni ricadenti nel bacino d'utenza dei poli ospedalieri in questione.
Ha coordinato i lavori il dott. Salvatore Oriti, medico dell’ospedale e da sempre in prima linea per la difesa del presidio santagatese, realtà che rischia di essere depotenziata ai danni dell'utenza nebroidea che oscilla dai 90 mila cittadini agli oltre 150 mila nel periodo estivo.
Nonostante ci siano gli stessi posti letto e le stesse unità operative di altri ospedali,quello di Sant'Agata è un polo ospedaliero che risulterebbe fra i più penalizzati dal decreto dell’Assessorato alla Sanità sulla riorganizzazione della rete ospedaliera in Sicilia. Il dott. Oriti ha parlato di gravi responsabilità che certamente non appartengono al Manager dell'ASP di Messina,che rappresenta semplicemente un "braccio operativo dell'assessorato regionale", ma sono da ricondurre a scelte assunte a monte dall'Assessorato alla Sanità che ha adottato programmi e scelte penalizzanti su indicazione del Ministero al quale in passato sono state chieste deroghe. "Inauguriamo qui una stagione di battaglia-puntualizza il Vicesindaco Oriti- perché le tante emergenze ce lo impongono. La Sanità, per sua stessa natura si colloca tra le più urgenti. Lo chiede la Salute dei cittadini, lo chiedono i sindacati, lo chiedono i medici.”
Le richieste del Dott. Oriti (fonte: flspress.blogspot.it)
Riguardano anzitutto attrezzature basilari,alcune delle quali anche di costi alquanto ridotti, indispensabili però per garantire la salvaguardia dei cardiopatici, in particolare: 4 apparecchi pressori Holter cardiaco (on line il prezzo è a partire da 198 Euro) indispensabili però per il monitoraggio cardiaco continuato 24 h; dei tapiroulant pedana cyclette per testi ergometrici; monitor multiparametri per il ricovero dei cardiopatici. A queste grandi urgenze immediate si aggiunge la necessità del ripristino dell'ambulatorio odontoiatrico. Il dott.Tito Barbagiovanniha chiarito che per l' ASP Messina, ovvero per il suo manager Dott. Gaetano Sirna, il problema non sarebbe neppure di natura finanziaria, perchè si è riusciti a risparmiare 16milioni di Euro. Il problema riguarda piuttosto la messa in atto della legge Balducci e segnatamente la situazione del nosocomio di Patti che eccede in numero di posti letto pro abitanti, eccesso appianato prima con la “spoliazione” di Mistretta e adesso con l'inizio di quella di Sant'Agata. Patti ha il vantaggio di essere più strutturata e quindi cooptare meglio gli investitori economici del settore. Un quadro complessivo, denuncia Calogero Emanuele sindacalista CISL, “... in cui ci troviamo giorno per giorno a perdere pezzi invece che acquisirne. E' dovuto ad una managerialità funzione della politica anzicchè delle necessità dei cittadini, per cui questi sono sfiduciati. Si è denunciata una mancanza di attrezzature, ma va denunciata anche una grave carenza di personale ed una urgenza della sua risoluzione. C'è una carenza di strutture perché sono state tolte come l'ambulatorio di odontoiatria che chiediamo sia riaperto... chiediamo infine una radicale modifica gestionale degli spazi destinati ad Ospedale, PPI, PTA e servizi per rimuovere tanti disservizi attuali a ciò dovuti”. La situazione emergenziale degli Ospedali Riuniti di Sant'Agata di Militello e Mistretta ha però messo in luce, precisa il Sindaco di Acquedolci Alvaro Riolo, un fattore importante tra i Comuni del comprensorio nebroideo: quello della solidarietà. 
L’incontro ha visto la partecipazione, oltre che dei rappresentanti dei Comuni dei Nebrodi, anche degli operatori sanitari e rappresentanti sindacali. 
Allo studio alcune richieste da indirizzare al Manager dell' ASP di Messina.
Alta incidenza di eventi cardiovascolari che bisognano di strumenti e macchinari utili a salvare la vita del malato.
L'Ospedale di Sant'Agata Militello serve un bacino molto complesso, fatto di tanti comuni costieri di media grandezza e tantissimi piccoli centri collinari e montani che spesso subiscono danni legati alle carenti e disagiate vie di comunicazioni che rallentano i soccorsi ed allungano notevolmente i tempi di attesa per interventi sui pazienti. Inconcepibile pensare a ricoveri di urgenza in strutture sanitarie che sono poste a parecchie ore di distanza. A questa criticità si aggiunge la scarsa qualità degli strumenti in dotazione del personale,quest'ultimo dotato di eccellenze e ottime professionalità, ma privo di strumenti che agevolino gli interventi salvavita.
Necessarie urgenti strategie per il Territorio.
Grido di allarme: "Potenziare le apparecchiature e ricevere in dotazione nuove strumentazioni facendo ricorso alle economie inutilizzate maturate dall'ASP di Messina".
Dal tavolo di confronto, su questo tema di fortissima attualità che riguarda il diritto dei cittadini alla tutela della salute ed alla garanzia di cure gratuite ed efficaci riconosciuto dalla Costituzione (art. 32), è emersa la necessità di elaborare un documento di sintesi,da inviare Manager dell'ASP di Messina, che riassuma sia le criticità strutturali e quelle legate alla gestione del personale e delle strutture ospedaliere, sia 
le scelte da assumere nella gestione della spesa con l'utilizzo di economie ad oggi non impiegate da destinare al miglioramento dell'offerta sanitaria dei poli ospedalieri.
Nel documento in fase di elaborazione, si è stabilito di indicare un termine di quindici giorni per una risposta chiarificatrice degli interventi da assumere e che sia attenta ad indicare le soluzioni intraprese per tamponare le tante emergenze vissute dal nosocomio santagatese. E' necessario, infatti, fornire spiegazioni credibili sui bandi di gara e gli interventi attivati per un concreto potenziamento strutturale. I milioni di euro di risparmi, viene precisato da Oriti, non sono dovuti ad una gestione virtuosa, ma ad un mancato svolgimento delle Gare su progetti finanziabili. "le economie-precisa Oriti- sono un danno perchè esprimono una non attività." Se pure è accaduto che in Provincia di Messina l'ASP ha avuto una gestione economica virtuosa,ha aggiunto Oriti, si è anche verificato che la Regione guidata dal governatore Crocetta ha distribuito risorse ad altri presidi ospedalieri.
Si è discusso in particolare delle emergenze affrontate nei reparti di Pediatria e Cardiologia, con le problematiche che riguardano rispettivamente il Punto Nascita e l'Emodinamica, quest'ultima recentemente potenziata a Patti e non oggetto di investimenti a Sant'Agata.
Il Sindaco di Castell'Umberto, ha parlato di esigenza di un miglioramento dell'Asse Emergenza/Urgenza.
Vincenzo Lionetto Civa-Sindaco di Castell'Umberto
E' necessario ed urgente attivare legittimi strumenti di pressione istituzionale a Messina e Palermo, per rappresentare le istanze del territorio.
A proposito della scarsa partecipazione della popolazione alle iniziative degli scorsi mesi, si è anche discusso in maniera abbastanza critica, della incapacità di interventi concreti da parte di una classe politica spesso lontana e interessata a nomine ed incarichi personali, piuttosto che agli investimenti sul territorio. Il rappresentante dell' amministrazione di Castell'Umberto ha puntato il dito su una classe politica inadeguata che negli ultimi anni è stata spesso assente nelle iniziative a difesa del territorio. "La gente ci ha votati per difendere noi le istanze del territorio" appare perciò ingiusto accusare la popolazione di non essere presente e partecipe alle iniziative intraprese da chi dovrebbe già avere autorità per chiedere ed ottenere interventi seri. "Bisogna cambiare,restituire dignità anche al modo di fare politica,secondo una logica che sia rivolta ad interventi per dare servizi ai cittadini e non garantire invece lobby". Da questo presupposto politico deriva una forte sfiducia che tenderebbe ad attenzionare più le negatività, piuttosto che riconoscere le qualità professionali spesso umiliate da carenze strutturali ed infrastrutturali.
Il dirigente CISL Calogero Emanuele ha precisato che le scelte regionali trovano attuazione nelle decisioni del Manager dell'ASP "che risponde alla politica" . Per Emanuele il problema va affrontato con la consapevolezza che si tratta di una emergenza che riguarda tutti "non solamente Acquedolci o Sant'Agata ma tutto il territorio" ed appare illogico oltre che allarmante che "Non ci sia organizzazione e servizi che funzionino. Appare grave che il budget venga spalmato su altri presidi sanitari già abbastanza valorizzati da passati interventi. L'utenza-precisa Emanuele- è sfiduciata dai personalismi e dalle strutture inadeguate che hanno strumenti scadenti o attrezzature ferme ed inutilizzate. Il sindacato manifesta pieno apprezzamento e sostegno per le iniziative intraprese per contrastare anche la notevole disorganizzazione strutturale spesso denunciata dalle organizzazioni sindacali con riferimento anche all'ubicazione delle strutture e all'organizzazione di locali e personale che devono essere migliorati"
Presidente del Consiglio di Acquedolci, Valeria Rubuano: "siamo al fianco di Oriti per supportare questa giusta causa che attiene all'intero comprensorio e riguarda la salute sopratutto dei nostri figli. Vorremmo che si fosse tutti uniti anche con le amministrazioni dei paesi vicini"
Il sindaco di Acquedolci ha proposto di creare un gruppo che si occupi di gestire le emergenze.
Non solo problemi legati alle criticità dell'Ospedale. "Da utente dell'Ospedale di Sant'Agata-spiega Alvaro Riolo- ho toccato con mano che è importante avere un centro tecnicamente all'altezza di fronteggiare le emergenze legate alla salute. Emerge purtroppo l'esigenza di spostarsi a Messina o Cefalù, con rischi per il decorso del malato". Il sindaco di Acquedolci è vicino e sostiene le iniziative a difesa dell'Ospedale ed evidenzia che le singole amministrazioni, da sole, non sono più in grado di dare risposte ai cittadini su problematiche di rilevanza territoriale. "E' necessario attivare-suggerisce Riolo- un costante confronto tra amministrazioni e avviare un supporto reciproco per fronteggiare e superare assieme le difficoltà".
Non risparmia esempi virtuosi il sindaco acquedolciano, portando come paradigma il problema dell'emergenza idrica ad Acquedolci e ricordando l'importanza di avere ricevuto aiuti da altri comuni ma evidenziando che, seppur in piena emergenza, al Comune di Acquedolci è stato chiesto aiuto da Sant'Agata che non aveva possibilità di rifornire d'acqua proprio l'Ospedale presso il quale "Acquedolci è intervenuta con l'autobotte acquistata da noi amministratori a spese nostre". A tale proposito è proprio dall'Amministrazione Comunale di Acquedolci che nasce l'iniziativa di creare "ACNebrodi" un gruppo di coordinamento sovracomunale che intervenga a livello inter-amministrativo sulle emergenze del territorio al fine di affrontarle in maniera coordinata e tempestiva.

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