In gennaio una mareggiata aveva già raggiunto il muro protettivo.
Il Mare in tempesta ha aggravato la situazione. Lungomare a rischio.
Alcuni tecnici confermano i timori: se arrivasse un'altra mareggiata, il mare potrebbe insinuarsi sotto la sede stradale e fare franare la debole pavimentazione in autobloccanti. Adesso bisogna intervenire al più presto per salvare le opere prima che sia troppo tardi.
La mareggiata del 7 marzo 2017 |
A lanciare l'allarme, il 7 marzo, è stata la pagina facebook di Acquedolci Politica che ha pubblicato l'immagine della sede stradale invasa da pietre e sabbia, mentre le onde si riversano lungo la carreggiata. La forte mareggiata delle scorse ore sarebbe di fatto l'inizio della erosione della zona di Lungomare inaugurata appena 20 mesi fa, nel giugno del 2015. Proprio dove pochi mesi fa veniva tagliato il nastro, paradossalmente nell'ultimo pezzo di lungomare completato, si registrano oggi i primi gravi danni fortemente sottovalutati.
Nel maldestro tentativo di scrollarsi di dosso ogni colpa e di fare passare l'idea che sono sempre gli altri a "fare polemiche", l'immagine pubblicata da Acquedolci Politica è stata tacciata di essere quasi un falso ed il fatto liquidato come un evento che non avrebbe causato danni ad una struttura forte ed indistruttibile.
Per l'Amministrazione " le solite polemiche" di chi è contro.
Tanti cittadini però si sono accorti della gravità della situazione che oggettivamente solleva perplessità sulla qualità e sui costi dell'opera.
Mareggiata: la spiaggia non c'è più. |
Solo qualche sasso, un pò di sabbia e tanto allarmismo..
Esponenti e sostenitori dell'Amministrazione si sono permessi di criticare, offendere e sminuire la segnalazione, accusando il gestore della pagina di fare dello sterile "allarmismo" al fine di criticare l'amministrazione. Il danno,però, non sta sopra il lungomare, ma sotto, nelle sue fondamenta di sabbia,dove il cemento non armato ha cominciato a dare i primi segnali di cedimento.
L'erosione ha fatto arretrare la costa di almeno 15 metri.
L'8 marzo nuove immagini confermano la fondatezza delle segnalazioni allarmate. Il Lungomare si sta sbriciolando mese dopo mese. La realizzazione di un pennello per il ripascimento, ha di fatto alterato il movimento delle correnti e, di conseguenza, la conformazione della linea di costa appare fortemente ridotta rispetto al passato.
Necessario intervenire con la posa di massi ciclopici |
I Danni..
La spiaggia ad ovest del molo del ripascimento si è notevolmente accresciuta e questo preserva alcune abitazioni ed il Campo Sportivo. Ma la posa dei grossi massi ha alterato il movimento delle correnti marine che da Nord Ovest si muovono verso est. Il mancato completamento degli interventi per la difesa della costa, ha creato perciò un fenomeno erosivo già visto a S. Agata Militello, dove il Lungomare cede a causa anche dell'interruzione dei flussi di sabbia provenienti dalle fiumare.
Ad Acquedolci, seppur in proporzioni inferiori, l'erosione sta lentamente danneggiando il lungomare appena realizzato, in una zona dove un tempo la spiaggia era stabile e ampia La forza delle acque ha cominciato a scavare sotto i muri che separano la spiaggia,ormai notevolmente ridotta, dal marciapiede. Il cemento, privo di armature, risulta già corroso e friabile; le reti metalliche, che appaiono inadeguate, dovrebbero trattenere le pietre e che costituiscono l'anima dei muretti protettivi, Ma ecco che questo "tallone d'Achille" rivela che le strutture sono già gravemente danneggiate e poggiano sul vuoto.
E' accaduto in queste ore che il mare ha cominciato a riprendersi ciò che gli appartiene,aprendosi un pericoloso varco sotto le basi del lungomare, nelle fondamenta che si mostrano in tutta la loro insufficienza qualitativa. La sottile base di cemento,realizzata solamente pochi mesi fa, è già venuta meno. Con le prossime mareggiate, potrebbe addirittura franare la debolissima pavimentazione in autobloccanti, fatto questo che danneggerebbe una struttura appena ultimata, di scadente qualità e dai costi abbastanza elevati.Sostenere che la "colpa è del mare" è una grave bugia. In realtà il Lungomare insiste su un'area demaniale ed è un'opera non prevista dal PRG, poichè quell'area è storicamente soggetta al rischio mareggiate.
I Costi del Lungomare Buffone |
L'opera pubblica, figlia di una scelta politica dell'Amministrazione guidata da Ciro Gallo, non è stata realizzata attraverso finanziamenti pubblici, ma tramite il ricorso alle somme provenienti dal gettito dell'addizionale IRPEF, con risorse gravanti perciò sui contribuenti acquedolcesi. L'opera che si estende per circa 800 metri in c.da Buffone, è costata alla cittadinanza centinaia di migliaia di euro, l'Amministrazione ha acceso un mutuo contratto con la Cassa Depositi e Prestiti. La somma del prestito verrà restituita gravata da interessi entro i prossimi decenni ed ammonterà in definitiva a circa 1 milione e duecento mila euro.
(E.C.)
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