E ormai una festa identitaria per il paese di Acquedolci.
Dai carri giungono anche importanti stimoli per organizzare meglio e per fare crescere questa realtà.
Discutibile la debole e limitata campagna pubblicitaria della manifestazione, costata migliaia di euro.
Carnevale in tempi di crisi, la tradizione resiste perchè è ormai radicata.
Al lavoro nel Capannone Comunale tanti ragazzi e tantissime ragazze cariche di entusiasmo.
"Fare il Carro Assieme" significa condividere momenti indimenticabili di amicizia e complicità con altri amici .
"Ad Acquedolci c'è il Carnevale e si fa festa in tutta la città.." così recitava il ritornello di una famosa canzoncina che negli anni '90 accompagnò un carro dedicato alla Spagna. Da allora di "acqua sotto i ponti..", o forse sarebbe più appropriato dire "di Carri lungo la Nazionale..", ne sono passati tanti.. Non parleremo in questa sede della storia ormai antica di questo Carnevale. Alla storia del Carnevale di Acquedolci, verrà dedicato un altro approfondimento. In questa sede meritano di essere approfonditi altri aspetti importantissimo che sono quelli del lavoro e dei sacrifici enormi che si nascondono dietro un carro e tra le pieghe dei suoi colori. E poi c'è il fattore socializzazione, elemento che contribuisce in maniera non indifferente alla crescita della Comunità.
Tantissimi ragazzi stanno facendo in queste ore grandissimi sacrifici e meritano un particolare apprezzamento,meritano che un approfondimento sia dedicato a loro, perchè sia di incoraggiamento. La certezza è che a fare quei carri, nonostante le difficoltà ed il freddo, non si stia assolutamente perdendo tempo, ma si stia concretamente mantenendo in vita la tradizione bella del "Carnevale dei Nebrodi", una tradizione che va valorizzata per essere in futuro affidata alle nuove generazioni di carristi. La tradizione continua perciò a vivere , nonostante le croniche e persistenti difficoltà che sono sicuramente da imputare a chi imposta male le tempistiche e l'organizzazione della festa.non di meno va ignorata la critica nei riguardi di una gestione amministrativa che spesso non programma a dovere le necessarie risorse economiche e gli strumenti pubblicitari adeguati.
I carri in concorso sono tre e ci sarà anche un Minicarro.
I carri in concorso sono tre e ci sarà anche un Minicarro.
Spazio alle donne sempre più numerose e appassionate.
Le ragazze sono alle prese con colla e colori e spesso, come da tradizione, organizzano anche le coreografie.
Sempre più numerosa la partecipazione di "carristi-donne" che imparano velocemente a saldare e "incartare", termine tecnico che, per chi non lo sapesse, indica la stesura degli strati di carta che a lavorazione completata formeranno la cartapesta. Fare un carro è un lavoro complicato, pieno di "ricette segrete", che richiede grande passione e capacità creativa, ma anche un forte spirito di sacrificio. Se si decide di lavorare al carro, dati i tempi abbastanza risicati, bisogna rinunciare per qualche settimana alla famiglia e alle ore di sonno. Rinunce comunque ben ripagate dall'occasione di socializzazione che il Carnevale rappresenta. Su questo punto, purtroppo, non si è ancora investito veramente. Accade che il gruppo che realizza il carro diventi col tempo una grande famiglia che condivide l'elemento più importante: il tempo libero.
Sono in particolare le donne a spiegarci cosa serve per migliorare la manifestazione. Ci siamo recati in un settore del capannone dove il Gruppo "I PIRATI" sta realizzando il carro intitolato "IL GLADIATORE". In questo settore del capannone l'accoglienza è calorosa e troviamo a lavoro tante ragazze che ci spiegano "avremmo bisogno di capannoni agibili, perchè qui dentro le condizioni sono disumane e si muore dal freddo". Ci viene spiegato che mancano purtroppo i servizi igienici e questo fatto per le donne rappresenta un fondamentale problema. Tra i ragazzi e le ragazze si coglie il disagio legato alla tempistica "i tempi di risoluzione-ci dicono- devono essere migliorati, perchè non è possibile costruire carri di queste dimensioni nel giro di due mesi e cominciare quindi a dicembre. Se ci fosse più tempo si potrebbe fare meglio e curare maggiormente i dettagli, senza dovere rinunciare al riposo o al lavoro che serve per vivere. Ormai non si viene a fare il carro a passatempo, ma spesso si sacrificano anche alcune giornate di lavoro per portare a termine il progetto per il quale ci siamo impegnati tutti".
(nel video i lavori nel settore del Gruppo "Lo Zodiaco")
"Quello che conta è la squadra!!"
E' fondamentale la coesione del Gruppo.
E' importante la figura dei carristi più anziani che coordinano i gruppi di lavoro e trasmettono ai più piccoli tecniche e segreti di lavorazione. I carri non sono solo creazioni maestose e coloratissime che si muovono con lentezza tra migliaia di spettatori, sono anche e principalmente strutture artigianali, per questo è fondamentale che siano muniti dei requisiti di sicurezza. Nei prossimi anni sarebbe interessante che si lavorasse a livello organizzativo per innalzare il generale livello di sicurezza per i ragazzi che lavorano spesso in condizioni non agevoli e sicure. Le donne-Carrista ci spiegano che tra le cose positive del lavoro ai Carri c'è da considerare l'importanza di ritrovarsi assieme "e così il nostro gruppo di amici è più affiatato di anno in anno. Dispiace il fatto che alcuni commercianti siano contrari a darci un aiuto economico perchè sostengono di non guadagnarci nulla nella manifestazione. Questo fatto comunque non riduce il nostro entusiasmo, dato che ce la mettiamo tutta come sempre. Abbiamo un bel gruppo, siamo molto affiatati, si è creato un clima molto bello. Ad Acquedolci è rimasta solo questa grande manifestazione e noi vogliamo portarla avanti e non farla perdere, come avvenuto per tante altre belle iniziative."
Ci viene spiegato quale sia il motivo per cui una ragazza decide di andare a lavorare alla realizzazione del carro,ruolo che, fino a pochi anni fa,era considerato un lavoro prettamente maschile: "Noi ragazze siamo interessate a fare il carro perchè bisogna fare qualche cosa per il nostro Paese.C'é bisogno che ci siano queste iniziative, perchè il Carnevale è un appuntamento che porta intrattenimento, divertimento per i giovani, ma fa anche muovere l'economia locale. Ottimo sarebbe che, avendo più tempo a disposizione e cominciando prima, si possa ultimare in anticipo il lavoro e avere a disposizione ulteriori giorni di sfilate. E' un'occasione per stare insieme e riscoprire le vecchie amicizie. La manifestazione- viene anche suggerito-potrebbe essere arricchita da iniziative da organizzare dentro strutture come un palatenda in centro paese che possa diventare il luogo adatto allo svolgimento di iniziative di intrattenimento e serate da ballo, cose che normalmente fanno nei paesi vicini."
Già proiettati al 2018 per la 50ma edizione del Carnevale.
Auspicabile che, nell'organizzazione, venga dato spazio maggiore alle "eccellenze " di Acquedolci.
"Abbiamo cercato di dare il massimo, per portare a termine questo lavoro che ci piace tanto-ci viene spiegato dalle ragazze del Carro "Il Gladiatore"- Vi renderete conto del lavoro e dei sacrifici. E' molto bello che quando i carri passano lungo la strada le persone guardino i dettagli. In questo carro de 'Il Gladiatore' ci siamo dedicati per parecchio tempo a curare il dettaglio. Siamo tutti quanti in attesa di organizzare la cinquantesima edizione del nostro carnevale nel 2018. Se quest'anno tentiamo di dare il massimo, siamo già proiettati all'anno prossimo , se continueremo con questa bella squadra,vorremmo dare per 100 volte quello che stiamo dando quest'anno"
Il lavoro di sarte e gruppi coreografici.
Il Carnevale merita di diventare un laboratorio artigianale diffuso che dia spazio a tutti.
Oltre al lavoro dei Carristi, c'è anche un lavoro che per larga misura rimane "invisibile" e che è interamente rivolto alla coreografia del carro. In queste ore le mani abili delle sarte stanno confezionando gli ultimi vestiti che impreziosiranno le coreografie. Poi ci sono i ballerini, le cui coreografie sono sempre più spesso seguite da scuole di ballo. Disegnatori e artisti abilissimi a modellare l'argilla sono gli autori dei volti dei Carri mentre, negli ultimi giorni, la parte più delicata del lavoro viene affidata ai pittori che danno il colore alla creazione artistica.
Il Carro è espressione artistica, che merita di essere valutata seriamente e da persone competenti.
Appare gravissimo oltre che riduttivo, cadere nell'errore di affidare a soggetti inesperti la valutazione di un opera d'arte. Ancora più grave è il fatto che spesso non è garantita l'imparzialità dei giurati. I punteggi ingiusti, lo ricordiamo, sono spesso causa di forti incomprensioni. Per evitare queste cose l'organizzazione dovrebbe essere più attenta e precisa.
I Carri sono capolavori di ingegneria che richiedono abilità e conoscenze elettroniche, tecniche e artistiche.. Un buon carro per avere successo deve essere ben rifinito e colorato,deve avere una tematica coerente con la raffigurazione presentata alla sfilata, dovrebbe essere, per quanto possibile, arricchito da numerosi movimenti e accompagnato da una buona coreografia che sappia muoversi con ordine ed educazione. Negli ultimi anni sembra che stia diffondendosi l'usanza di affidare ad un deejay l'aspetto sonoro e musicale. Quest'ultimo fatto è notevolmente importante perchè il Carnevale di Acquedolci si trasforma anche in una prestigiosa "piazza" nella quale gli "esperti del suono" si misurano e si pubblicizzano. Ad esempio il Gruppo "Lo Zodiaco" sarà allietato dalle musiche mixate dai djs dell' AMgroup con Miss Even Dj. Il Gruppo "I PIRATI" affiderà invece la propria "colonna sonora" a dj Simone Mileti. Questi deejays si esibiranno in Piazza Municipio per fare ballare il numeroso pubblico che attende di conoscere il nome del vincitore della 49ma edizione del Carnevale Acquedolcese. Grande divertimento insomma, ma soprattutto e come sempre grande festa di popolo.
(E.C.)
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