ACQUA NON POTABILE: Da un mese il grave disservizio.

I Disagi per le famiglie sono enormi.
Gli utenti hanno diritto ad un abbattimento delle bollette riferite al Canone Idrico del 2016 e del 2017.
L' Avviso a firma del vicesindaco Salvatore Natoli risale al 15 dicembre scorso.
Il 15 gennaio 2017, l'acqua erogata a giorni alterni rimane NON potabile.
Sussiste il divieto di utilizzo per fini alimentari.
Attenzione, il Cloro fa male alla salute. E' bene fare  molta prudenza specialmente per i neonati.
Comune inadempiente nei confronti dei cittadini. L'utente può pagare fino al 50% in meno, lo stabilisce la Cassazione.
Il divieto scaturisce dalla necessità di procedere alla pulizia e clorazione straordinaria degli impianti del Civico Acquedotto (sorgente, serbatoi e tubazioni). Sussiste perciò una situazione igienica non sicura.L'Amministrazione ha ad oggi omesso la pubblicazione delle motivazioni che hanno comportato l'emissione del divieto di utilizzo dell'acqua. Nuovi lavori sono in corso  alle tubature e alle pompe poste in via Regina Margherita.Continua  intanto l'Emergenza Idrica con l'erogazione  a giorni alterni nei giorni DISPARI la Zona Est, nei giorni PARI la Zona Ovest. 
L'utente può nel frattempo cominciare a valutare di chiedere il rimborso delle spese sostenute al fine di fronteggiare l'emergenza legata alla non potabilità dell'acqua (acquisto confezioni d'acqua, sostituzione filtri dei depuratori privati, forniture di acqua potabile)  la riduzione o in alternativa il ricalcolo proporzionato alla durata del disservizio. La non potabilità sta arrecando danni enormi ad attività commerciali che producono o somministrano   beni alimentari (il riferimento è ai bar,alle pasticcerie, alle rosticcerie,ai panifici,ai ristoranti..) che in quest'ultimo mese lamentano notevoli disagi.
ACQUA NON POTABILE? La CASSAZIONE ha stabilito che l'utente può pagare il 50% della bolletta in meno.
Il servizio di erogazione "se non viene adempiuto correttamente, comporta la restituzione dei soldi versati". Secondo le recenti pronunce della Cassazione, cui si sono uniformati i tribunali italiani, la bolletta riferita al Canone Idrico può essere pagata a metà se l'acqua non è potabile e l'utente ha diritto al risarcimento di quanto già versato. E' previsto addirittura il risarcimento del danno oltre la riduzione delle bollette dell’acqua se dai rubinetti esce acqua non potabile. Dopo numerose sentenze di giudici di primo grado,tra i quali va ricordata la sentenza del giudice di Patti che lo scorso novembre si era pronunciato sul caso di San Giorgio di Gioiosa Marea, anche da parte della Cassazione è stato stabilito che se l’acqua che esce dal rubinetto dell’abitazione non è potabile, l’utente ha diritto dalla riduzione del canone e al risarcimento dell'eventuale danno. La Suprema Corte accorda l’agognato taglio delle bollette a tutti quei Comuni ove il servizio idrico è inadempiente  rispetto al contratto di somministrazione.
Già lo scorso anno la Cassazione aveva ricordato che la bolletta dell’acqua non è una tassa, ma un canone per un servizio che, se non viene adempiuto correttamente, comporta la restituzione dei soldi versati oltre il 50% e l'eventuale risarcimento del danno per avere costretto ad approvvigionarsi a fonti alternative e, magari, più costose (si pensi alle bottiglie d’acqua del supermercato).
(E.C.)

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