ACQUEDOLCI: il caso della laurea Falsa del Comandante dei Vigili. La Procura della Repubblica notifica avvisi di Conclusione delle Indagini.

Notificati quattro provvedimenti di conclusione delle indagini. Gli indagati potranno nominare adesso un legale di fiducia prima dell'inizio del Processo. 
Nessuna revoca della Misura Cautelare della Sospensione dall'esercizio del pubblico Ufficio per un anno disposta in aprile dal Tribunale di Patti e applicata dal Comune con determina Sindacale n.07 del 27/4/2016 a firma del Vicesindaco Salvatore Natoli.

La richiesta di revoca della misura cautelare sospensiva era già stata rigettata dal Tribunale del Riesame di Messina.
Il comandante sospeso è accusato di avere indotto in errore la Commissione Giudicatrice. Contestati reati di falso e falsità ideologica con l'aggravante della Truffa.

Sotto inchiesta anche il sindaco di Acquedolci, Ciro Gallo, l'ex Segretaria Comunale  Maria Rosa Lucchino e l'ex Dirigente dell'Area Affari Generali Carmelo Orifici. 


Giovanni Benedetto Magrì, 52 anni, dipendente sospeso del Comune di Acquedolci, non solo non aveva il requisito per partecipare alla selezione ma non era neppure laureato, anzi lo stesso numero di matricola del titolo prodotto era addirittura quello di un altro studente. Secondo l'accusa, ampiamente supportata da prove documentali, il Comandante dei Vigili non possedeva il titolo richiesto per la nomina in questione e per tutte le nomine con funzioni dirigenziali. Il titolo di laurea, esplicitamente richiesto dalle norme e dal Regolamento in materia non sarebbe valido e idoneo perché si tratta di titolo di laurea triennale. Il Comandante dei Vigili sospeso, ha ricoperto in passato anche incarichi di responsabile ad interim dell'UTC e responsabile dell' Ufficio Staff del Sindaco, fregiandosi del titolo di "dottore" quando in effetti non sarebbe mai stato iscritto a nessuna Università. Dopo avere "vinto" la selezione per Comandante,assumendo la qualifica di Responsabile dell'Area di Vigilanza (Polizia Municipale e Gestione del personale L.s.u.), ha mantenuto l'incarico ininterrottamente dal 2010 al  2014 prima di essere sospeso per 60 giorni a causa di un'altra gravissima  vicenda che lo vede protagonista di un presunto caso di assenteismo. Decorsa la sospensione, Giovanni Magrì venne reintegrato al suo posto proprio dal sindaco Gallo fino al 27 aprile 2016, giorno in cui  ha ricevuto dai Carabinieri di Acquedolci il provvedimento interdittivo disposto dalla Procura di Patti. Nelle mani del Comandante sospeso si accentravano ad interim ulteriori ed importantissimi incarichi di vertice come l'incarico di responsabile dell'Area Affari Generali che sovrintende alla Gestione del Personale e Servizi cimiteriali, Notifiche e Pubblicazioni, Protocollo, Segreteria e Organi istituzionali,Tributi. Era stato anche nominato dirigente ad interim dell'Area Tecnica e dell'Area Economico Finanziaria. Il dipendente Magrì era anche Responsabile Ufficio Staff  del Sindaco. In altre parole, tra le sue mani, il sindaco aveva accentrato quasi tutto il potere di controllo dell'Ente.

Laurea Tarocca, numero di matricola appartenente ad un altro studente, esami mai sostenuti, requisiti inesistenti, violazione dei Regolamenti Comunali... Il Comandante Magrì avrebbe "indotto in errore" il Comune di Acquedolci? Le accuse sono gravissime.
Ma cosa sarebbe accaduto?
Un concorso su misura?
Per la Procura di Patti il concorso per Comandante sarebbe stato svolto  in violazione di regolamenti comunali che disciplinano la selezione .
Secondo l'ipotesi ricostruita dall'Accusa, si sarebbe trattato di una selezione irregolare per favorire l'ingiusto profitto consistente nell'attribuzione a fini giuridici ed economici, di categoria D/1 e del profilo professionale di Comandante di P.M. con conseguente attribuzione di un nuovo stipendio maggiorato e impinguato da ulteriori incarichi e indennità di funzione.

Giorno 1 aprile 2010, manco farlo apposta nel giorno conosciuto come "del pesce d'aprile", sembra che il dipendente Giovanni Magrì, che in passato aveva gestito provvisoriamente incarichi di responsabilità in Comune, abbia conseguito un titolo che attestava il superamento della prova finale del corso di laurea di primo livello in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. In tutto 24 materie sostenute in pochissimi mesi, in tempi impossibili pure per i più geniali studenti. Magrì avrebbe sostenuto esami difficilissimi come Statistica, Diritto Privato, Sociologia, Storia Contemporanea, Economia Politica,Scienza delle Finanze,Scienze Politiche,Diritto Internazionale,Lingua Spagnola e Lingua Inglese, Politica Economica e Filosofia Politica,Informatica ed altre materie a scelta. In pochi mesi,senza necessariamente rispettare propedeuticità e anni di corso, con una ottima votazione, il Magrì si ritrovava laureato. Oggi si viene a sapere che in realtà lo stesso non era neppure iscritto nella predetta Università. Dalle verifiche sarebbe emerso che il protocollo di iscrizione era addirittura insistente ed il numero di matricola che compare sul titolo prodotto dal partecipante al Concorso, apparterrebbe in realtà ad un ignaro studente. Avere prodotto questo titolo falso alla selezioni interne per la scelta del nuovo Comandante dei Vigili, integrerebbe, secondo l'accusa, un'ipotesi di falsità ideologica perchè con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, partecipando alla selezione induceva in errore i componenti della Commissione di Gara che, ritenendo autentico il certificato di laurea prodotto dallo stesso, lo dichiaravano in possesso dei requisiti previsti dal bando medesimo e lo reputavano idoneo alla copertura del posto indicato mediante selezione interna. Su questo punto, l'accusa ha richiesto l'aggravante della truffa, perchè con artifici e raggiri avrebbe procurato un profitto ingiusto consistente nell'attribuzione di categoria apicale  e del profilo professionale di Comandante di P.M. con conseguente attribuzione, di uno stipendio più remunerativo.
Nella vicenda è imputato anche il Sindaco di Acquedolci con l'accusa di Abuso d'Ufficio perchè ha presentato alla Giunta la Proposta per l'aggiornamento del fabbisogno del personale.
In Comune la macchina organizzativa per la scelta del nuovo Comandante si era messa subito in movimento già nel mese di Maggio 2010, perciò poche settimane dopo il conseguimento della laurea farlocca. Nonostante per Comandante dei Vigili Urbani si richiedesse il diploma di laurea quadriennale in Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economia e Commercio oppure di un titolo equipollente, il sindaco di Acquedolci avv.Cirino Gallo presentava alla Giunta Comunale dell'epoca la proposta di deliberazione per l'aggiornamento del fabbisogno di personale. Proposta velocemente deliberata nel maggio 2010. Pochi giorni ancora ed entrava in scena il terzo protagonista della storia, il responsabile dell'Area Affari Generali che emetteva il bando di concorso per un posto di "specialista di Polizia Locale- Comandante di Polizia Municipale" in cui si prevedeva il requisito del titolo di studio della Laurea Triennale di primo livello. A questo punto sembra, sempre secondo l'accusa,che sia scattata la prima grave violazione del Regolamento Comunale delle Progressioni Verticali approvato dalla Giunta Comunale nel giugno del 2008 (quando Gallo era già sindaco) che prevede che il bando di selezione venga predisposto dalla Commissione Giudicatrice e adottato con provvedimento del responsabile di Posizione Organizzativa dell'Area Affari Generali. Il medesimo regolamento prevede anche che la Commissione Giudicatrice sia composta da tecnici esperti nelle materie oggetto di selezione. Questi requisiti sarebbero stati omessi e nella vicenda il Magrì,che avrebbe prodotto il titolo fasullo, sarebbe stato avvantaggiato.
(Nell'Immagine: Comunicato Stampa del 2010 a firma della Portavoce del Comune prof.ssa Mariangela Gallo)
La segretaria Comunale Lucchino redigeva il Verbale e dichiarava idoneo nella selezione interna per copertura del posto di comandante  il Magrì che, a differenza dei suoi colleghi, risultava essere l'unico a possedere un titolo di laurea, seppur di primo livello, apparentemente rilasciato dall'Università Telematica Scienze Umane "Niccolò Cusano". Subito dopo il Responsabile dell'Area Affari Generali ha attribuito al dipendente Magrì la categoria apicale ed il profilo professionale di Comandante della P.M. In meno di un anno non solamente la laurea ottenuta in tempi record, ma addirittura la nomina a Comandante in base proprio al titolo prodotto. Tutto in violazione però del "Regolamento Comunale per l'espletamento e per i criteri di valutazione delle prove e dei titoli dei concorsi" regolarmente approvato dal Consiglio Comunale  nel febbraio del 1993, anno in cui paradossalmente, l'attuale sindaco era assessore al Bilancio e l'amministrazione dell'epoca aveva voluto disciplinare la materia proprio per evitare abusi e irregolarità.

Questo Regolamento, attualmente in vigore, prevede che per il profilo del Comandante dei vigili urbani è necessario il diploma di laurea quadriennale in Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economia e Commercio ovvero titolo equipollente, al fine di selezionare un soggetto di altissima preparazione e di indubbia serietà. La laurea Triennale,seppure il Magrì l'avesse mai conseguita, non sarebbe "equipollente" al titolo richiesto dal Regolamento.



(E.C.)

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