SCUOLA: Convocato il Consiglio di istituto per risolvere il problema della "Classe Pollaio".

Si tenta una soluzione di "rettifica" condivisa con i rappresentanti dei genitori e dei docenti. 
Venerdì pomeriggio alle 16,30 chi decide si assume la responsabilità per scelte che potrebbero integrare la violazione delle norme sulla sicurezza.
Nel caso  fallisca il tentativo di "mediazione" la Dirigente Scolastica rimette al Consiglio le responsabilità di determinare una soluzione.
Nel frattempo i genitori  insistono sullo sdoppiamento della I B.
Le famiglie lamentano l’inosservanza delle condizioni minime di sicurezza e la mancanza dei requisiti di incolumità e salubrità degli ambienti scolastici previste dalla legge. In classe anche 2 diversamente abili.
Lunedì scorso sopralluogo di ASP e Pompieri.

(nell'immagine: avviso di Convocazione del Consiglio di Istituto)

Negli scorsi giorni accertamenti delle autorità competenti hanno dato ragione ai genitori, evidenziando l'inadeguatezza del locale adibito alla classe IB.
I 31 ragazzi di Prima Media hanno fatto lezione nell'aula del Laboratorio, un' aula più capiente. La scelta ha avuto conseguenze sulla didattica dell'intero Istituto e appare più come un pasticcio che come una soluzione. Il tutto perchè la Dirigente Fachile non applica il principio dell'Autonomia Scolastica che affida alla Dirigente la possibilità di valutare ed eventualmente scegliere di sdoppiare la seconda classe di prima media, qualora sussistano motivi  inerenti alla sicurezza ed alla didattica quanto più rispondente alle superiori esigenze degli studenti.

Obiettivo del Consiglio d'Istituto dovrebbe a questo punto essere quello di procedere ad  un equilibrio numerico delle due classi di Prima Media, probabilmente attraverso la scelta del criterio del sorteggio che individui 5 bambini delle 30 ore (I B) e li faccia  transitare (coattivamente) nel gruppo delle 36 ore settimanali (IA). Ma la scelta non piace ai genitori e adesso mette in difficoltà l'altra classe, la IA, che da 19 alunni potrebbe ritrovarsi a fare lezione in 25 alunni con conseguenze imprevedibili sulla didattica delle 36 ore settimanali. Nel frattempo, a causa della inadeguatezza dei locali e in dipendenza della scelta di non sdoppiare la classe IB,dopo i sopralluoghi di ASP e Pompieri ed il trasloco della IB in Aula Laboratorio, alle Scuole Medie di via Circumvallazione tutti  i 180 studenti non possono svolgere le attività nell'Aula Laboratorio occupata dalla Classe Pollaio con 30 alunni (2 sarebbero transitati alle 36 ore in seguito all'opera di convincimento da parte dell'Istituto), con conseguenze sulla didattica di tutte le classi.

Il sopralluogo richiesto dai genitori: motivi di sicurezza.
La richiesta di sopralluogo è stata inviata lunedì scorso al Dirigente del Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell'ASP,al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco ed all'UTC del Comune.
Si segnala che la consistenza numerica stabilita in 32 alunni per classe viola palesemente il Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 81 e che i locali nei quali dovrebbero svolgersi le lezioni non sembrano rispettare gli standard di legge, così come prescritto dal D.lgs 81/2008 (parametri rapporto alunni superficie), dal D.M. 18.12.1975 (Norme tecniche aggiornate relative all’edilizia scolastica), oggi ancora in vigore per l’espresso rinvio previsto dall’art. 12, comma 5, nonchè dall’art. 5, comma 3, della L. 26/1993; dal D.Lgs. n. 626/1994 (Miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro) e, infine, dal D.M. 26.08.1992 (Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica);
Secondo quanto segnalato dai genitori quest' ultima disposizione in particolare ha previsto espressamente un “massimo affollamento” in un numero di 26 persone per aula (insegnante compreso). Con la nota viene sollecitata l'attivazione dei controlli e degli accertamenti al fine di verificare la sicurezza e la conformità a legge dei locali nei quali vengono ospitati gli alunni della classe I B della scuola secondaria. L'Azienda Sanitaria Provinciale, i Vigili del Fuoco e l’Ufficio Tecnico Comunale-si legge nella segnalazione- hanno il dovere di predisporre idonei controlli e continui monitoraggi sulle dimensioni delle classi onde evitare il loro affollamento: ogni alunno infatti deve godere di uno spazio minimo di 1,80 metri quadrati nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado e di 1,96 nella scuola secondaria di secondo grado, laddove l’altezza minima delle aule deve essere di 3 metri. Il superamento di questi limiti metterebbe a repentaglio la sicurezza degli studenti e dei docenti e ne penalizzerebbe anche la formazione didattica.Nella richiesta si annuncia che la richiesta formulata è stata inviata al sig. Procuratore delle Repubblica di Patti, per l’accertamento di eventuali responsabilità penali nella formazione delle classi e l’inidoneità dei locali assegnati alla citata classe I B, nonché al comando Carabinieri di Acquedolci.

(E.C.)

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