PATTI: Decreto di citazione a giudizio per la Capogruppo di Maggioranza Mariangela Gallo.

Avrebbe leso la reputazione di Giuseppe Salerno dichiarando di essere stata afferrata per la spalla ,strattonata e aggredita con parole offensive di stampo razzista dall’ex consigliere in pubblica piazza.
Per la Procura però le dichiarazioni della Gallo integrano il reato della diffamazione.
fonte: amnotizie.it
Diffamazione all’ex consigliere Salerno. A giudizio la capogruppo Mariangela Gallo.
Dovrà comparire di fronte al Giudice del Tribunale di Patti la Capogruppo di Maggioranza al consiglio comunale di Acquedolci Mariangela Gallo, per rispondere dell’accusa di diffamazione nei confronti dell’ex collega consigliere Giuseppe Salerno. A carico della Gallo il pm ha emesso un decreto di citazione a giudizio in seguito alla denuncia presentata per i fatti accaduti in consiglio nella seduta dello scorso 2 Gennaio. In particolare, secondo quanto riportato nell’accusa, la capogruppo di maggioranza, che è difesa dall’avvocato Pippo Mancuso, avrebbe leso la reputazione di Salerno dichiarando di essere stata strattonata dall’ex consigliere in pubblica piazza, ed offesa con frasi di stampo razzista. Giuseppe Salerno figura nel procedimento come parte offesa ed è rappresentato dall’avvocato Alvaro Riolo. L’udienza è stata fissata per il prossimo 27 Ottobre.
(nell'immagine: il decreto  di citazione davanti al Tribunale di patti -fonte Giuseppe Salerno profilo facebook)
-l'approfondimento-
Da accusatrice ad imputata. Colpo di scena degno di una rappresentazione di teatro. 
I fatti risalgono alla vigilia di Capodanno 2016. 
La vicenda vede due protagonisti, la Capogruppo di Maggioranza Mariangela Gallo e l'allora Capogruppo del PD Giuseppe Salerno. Entrambi in piazza la vigilia di Capodanno, la prima accompagnata dal marito, il secondo in compagnia di alcuni amici. Sembra che un amico comune dei due che stava dialogando con il Salerno, si sia allontanato per andare a salutare la Gallo ma avrebbe ricevuto una sorta di rimprovero perchè, a dire della Gallo, era in compagnia del Salerno. Venuto a conoscenza del fatto il Salerno avrebbe chiesto spiegazioni alla Gallo e tra i due sarebbe sorto un alterco, seguito da denunce incrociate: Salerno denunciava la Gallo per diffamazione, la Gallo scriveva su internet di essere stata aggredita da Salerno. Della vicenda veniva addirittura data notizia sul sito di Antenna del Mediterraneo, perchè la cons.ra Gallo divulgava un comunicato nella quale lamentava di essere stata "aggredita verbalmente" dal suo collega, accusando pubblicamente il consigliere.
In piazza Giovanni Paolo II -dichiarava Mariangela Gallo- il 31 dicembre alle 12.40 senza motivo e senza nessuna discussione intercorsa tra di noi, mi ha raggiunto alle spalle mentre affiggevo un manifesto per la presentazione del libro di un giovane scrittore acquedolcese, mi ha aggredito verbalmente con parole offensive e di stampo razzista, alzando le dita contro il mio viso e strattonando la mia spalla, di fronte a testimoni oculari.
La consigliera Gallo, dichiarava inoltre che l’episodio sarebbe stato denunciato al Comandante dei Carabinieri tramite l’avvocato Giuseppe Mancuso. Recatasi in Caserma ha dovuto fornire però le generalità perchè Giuseppe Salerno aveva già proceduto a denunciarla per diffamazione.
“La storia è totalmente destituita da ogni fondamento- replicava Salerno- sono stato io a denunciarla il pomeriggio del 31 perché la capogruppo mi aveva ingiuriato e diffamato in un bar alla presenza di altre persone. Quindi l’aver reso pubblica la vicenda invertendo i fatti- conclude Salerno- è solo il tentativo di mistificare i fatti.”

per leggere l'articolo apparso il 2 gennaio 2016 su AMNotizie, clicca sul seguente link:
Da accusatrice ad imputata..
La Procura di Patti sembra che abbia ritenuto infondata la denuncia della Gallo e abbia invece valutato come fondata la denuncia di Salerno che oggi si ritrova ad essere parte offesa nei confronti della Capogruppo Gallo accusata di diffamazione. Il PM Francesca Bonazinga ha emesso un decreto di citazione a giudizio. La Capogruppo di Maggioranza avrebbe leso la reputazione di Salerno dichiarando di essere stata strattonata in pubblica piazza dall'ex consigliere ed offesa con  frasi di stampo razzista.
"La signora in questione- commenta Salerno- aveva ricevuto persino la solidarietà mediatica del più noto e mega inquisito cugino". Ci si riferisce al commento postato su facebook dal sindaco all'indomani delle vicende accadute a fine anno. Il sindaco Gallo, in maniera poco prudente, aveva espresso "solidarietà al capo gruppo consiliare prof.ssa Maria Angela Gallo per quanto ha subito" e aveva condiviso la denuncia pubblica "di certi intollerabili atteggiamenti che ormai sconfinano in veri e propri attacchi personali degni di segnalazione all'autorità".
(nell'immagine: l'atto di solidarietà del sindaco di Acquedolci alla Capogruppo Gallo oggi imputata per diffamazione ai danni di Salerno)
Giuseppe Salerno aveva in quella occasione commentato citando Luigi Sturzo "L’uso individualistico ed emotivo della solidarietà sulla scena pubblica nasconde una falsa coscienza. Sia perché suggerisce l’idea errata che il gesto di solidarietà riguardi sempre situazioni di cui non siamo mai direttamente responsabili, sia perché prelude al ritorno di solidarietà collettive di tipo costrittivo e vessatorio" e aveva replicato che se si esprime solidarietà " senza conoscere i fatti è ancora più grave. Se si invoca l’intervento delle autorità, e chi la esprime è, o dovrebbe essere, autorità, tutto diventa una storia che potrebbe avere Fantozzi quale protagonista."

(E.C.)

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