Quando l'Amministrazione "emette le ordinanze le emette solo come atto amministrativo non compiendo il proprio dovere.."
Manca il controllo del territorio.
Segnalato il problema dei possibili roghi. Nessun provvedimento emesso dal sindaco fino al 20 giugno.
L'applicazione dell'ordinanza va "monitorata costantemente ritenendo direttamente responsabile il sindaco in primis come responsabile civile e penale".
Gli attivisti del meetup Acquedolci in Movimento intervengono a seguito degli incendi registratisi la settimana scorsa in gran parte della Sicilia, incendi che hanno causando danni permanenti al territorio e "alle tante persone-si legge nella nota apparsa sul blog del gruppo- che hanno visto sfumare i sacrifici di una vita". Gli attivisti hanno evidenziato che un incendio ha interessato anche la zona periferica di Acquedolci. A prescindere dal fenomeno dei piromani che viene agevolato proprio dall'inerzia dei proprietari e affidatari di terreni che lasciano le aree in completo stato di abbandono, "non possiamo fare a meno-si legge- che attribuire parte della responsabilità all'amministrazione, perché quando emette le ordinanze le emette solo come atto amministrativo non compiendo il proprio dovere e non dando il giusto valore a quanto riportato in essa. Infatti prendi il caso delle ordinanze antincendio, dove a parte il divieto di accendere fuochi in un certo periodo dell'anno, viene anche ordinato ai proprietari di terreni di tagliare erba, rovi o quant'altro possa essere causa di incendi." Proprio questa è per gli attivisti dei CinqueStelle la parte più importante dell'Ordinanza ma "chi dovrebbe farla rispettare, abilmente si destreggia ignorando quanto in essa riportato."
(nell'immagine: l'ordinanza emessa dal Vicesindaco Salvatore Natoli)
"Purtroppo-prosegue la nota dei Cinquestelle - da questa piccola analisi viene fuori una mancanza totale di controllo del territorio da parte di chi di dovere e come accennato prima con annesse responsabilità."
Viene segnalato che fino alla data del 20 giugno scorso, il Sindaco Cirino Gallo non aveva ancora provveduto ad emettere l'ordinanza. "Gi attivisti-si legge-hanno protocollato una richiesta di emissione ordinanza anti incendio, che riporta quanto segue:
Osservando la presenza di terreni incolti e di aree inquinate, recintati e non, siti sia all'interno che all'esterno del centro urbano. Questi risultano, allo stato, abbandonati dai proprietari e/o conduttori degli stessi, e si presentano ricoperti di una folta vegetazione spontanea, fatti oggetto di deposito di materiali di risulta e di rifiuti eterogenei, tali da provocare per incuria, seri problemi di igiene, causa di incendi. Tutto ciò espone a rischio incolumità delle persone e potrebbe causare ingenti danni ai beni territorialmente esistenti."
(nelle immagini:richiesta protocollata tramite pec giorno 20 giugno che invoca l'emissione dell'ordinanza)
A dire degli attivisti del Meetup, andava emessa una ordinanza nei confronti dei proprietari di terreni a qualsiasi uso destinati "affinché siano effettuati interventi di taglio dell'erba e vegetazione in genere, taglio di radici e parti di alberi che provocano danni alle sedi stradali e la pulizia di fossi e canali di scolo per il regolare deflusso delle acque".
E' stato anche chiesto che questi interventi dovrebbero essere effettuati "entro e non oltre" il 1 maggio di ogni anno "e successivamente ogni qualvolta necessario" e che "venga espressamente specificato che in caso di inadempienza il Comune provveda all'esecuzione d'ufficio di dette opere con rivalsa delle spese sostenute."
Viene richiesta la possibilità di bruciare sterpaglie "con le dovute precauzioni" nel periodo che va "fino al 15 luglio e dopo il 15 settembre".
Nella nota protocollata si comunica l'intenzione degli attivisti di monitorare costantemente l'applicazione dell'ordinanza, "ritenendo direttamente responsabile il sindaco in primis come responsabile civile e penale".
La prevenzione va effettuata e la massima autorità del paese non può e non dovrebbe sottrarsi ai suoi doveri e alle proprie responsabilità "se vede i cittadini solo come potenziali elettori -scrivono i Cinquestelle-difficilmente potrà prendere decisioni drastiche nei confronti degli stessi e questo lo dimostra con l'ordinanza anti incendio pubblicata giorno 22 giugno 2016 all’albo pretorio del comune di Acquedolci firmata dal vice sindaco Dott Salvatore Natoli giorno 21, non tenendo conto delle nostre richieste, quindi solo per pura formalità."
Fonte:http://acquedolci-in-movimento.blogspot.it/2016/06/acquedolci-prevenzione-incendi-o-cosa.html
(A.P)
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