ACQUEDOLCI: Dopo il Consiglio le denunce. Giuseppe Salerno decaduto? Violato lo Statuto.

Il Presidente del Consiglio ha denunciato il consigliere dichiarato decaduto che annuncia ricorso per il provvedimento di espulsione. 

Oriti: "allarmante che il Presidente sia accusato di avere tentato di mettere 'bavagli' persino all'Arma dei Carabinieri "
Scaffidi Fonti: "non possiamo tirare la pietra e nascondere la mano"
critiche per la frase della segretaria Carugno "lei non è nessuno,è decaduto, lei non conta è un semplice cittadino". 
Sarebbero almeno due le  gravi violazioni dello Statuto.
Non è escluso che Salerno possa ritornare in carica. 
Sotto accusa le modalità di voto e la maggioranza richiesta. 

Durante il Consiglio la polemica con il marito della Capogruppo di Maggioranza che a dire di Salerno stava registrando  gli interventi. 
7 voti su 15 non esprimono la Maggioranza Assoluta prevista dallo Statuto.
La nota di Calogero Carcione. 
Il presidente è al centro di polemiche accese per le modalità di conduzione del Consiglio che sono incoerenti con il Regolamento.
"Con rammarico dobbiamo registrare che la seduta del Consiglio comunale del 27 maggio è stata caratterizzata da una condotta non consona al ruolo ricoperto di rappresentante istituzionale dei cittadini; il prof. Salerno, con le sue continue interruzioni degli interventi di altri consiglieri, ha disturbato il regolare svolgimento della seduta e provocato a mezzogiorno, l'interruzione della stressa. Infatti, dopo la dichiarazione della sua decadenza da Consigliere, il Salerno ha lasciato i banchi del pubblico per invadere l'ala riservata ai consiglieri e con grida e minacce ha indotto il presidente del Consiglio a sospendere la seduta e chiedere l'intervento della forza pubblica, per riportare la calma.
Firmato Calogero Carcione
Ufficio di presidenza del Consiglio Comunale"
Il Presidente Carcione avrebbe rinviato "a data da destinarsi" salvo successivamente cambiare idea e sospendere senza che in Consiglio ci fosse più il numero legale. 
Alla ripresa dei lavori inscenato un finto "appello" per dichiarare chiusi i lavori per seduta deserta,tra le contestazioni di pubblico e consiglieri presenti. 
Le dichiarazioni scritte di Carcione sarebbero incomplete perchè il venir meno del numero legale durante la seduta in terza convocazione,alla fine della votazione sul 2° punto all'OdG , ha di fatto interrotto bruscamente i lavori. Il Presidente ha rinviato la seduta a data senza porre ai voti la questione, ma resosi conto che il Consiglio non aveva votato ha successivamente sospeso i lavori per 5 minuti (sempre senza procedere ad una preventiva votazione ed in assenza del numero legale). Alla ripresa, senza avere chiamato l'appello, sarebbe stato verbalizzato che alle ore 12,14 la seduta era deserta per mancanza del numero legale e la segretaria, dott.ssa Carugno contestata dal pubblico, avrebbe dichiarato che l'appello era stato chiamato e che nessun consigliere era presente. Tra i banchi del Consiglio erano però seduti i consiglieri Scaffidi Fonti e Condipodaro e dal pubblico si sono levati fischi e contestazioni. Perciò alla ripresa dei lavori non è vero che i consiglieri erano tutti assenti nè che è stato chiamato l'appello.

(E.C.)

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