Consiglio: La Maggioranza vota le contestazioni di Incompatibilità. Dichiarazioni di Salerno:"atto criminale".

Seduta infuocata, partecipazione di pubblico numerosa e Sindaco assente.
Durante i lavori il cons. Oriti ha definito grave "che nell' OdG si cerchi di attivare strategie ritorsive contro le Opposizioni". Capogruppo Mariangela Gallo dichiara di non  avere intenzione di confrontarsi con il Capogruppo Salerno che l'avrebbe denunciata.  
La sera del Giorno  dopo arrivano le  prime dichiarazioni scritte  di Salerno: "Votare la contestazione di incompatibilita? Atto maldestro suggerito dal sindaco!"
(nelle immagini: il Capigruppo Consiliari Oriti e Salerno)

"Come volevasi dimostrare-dichiara il Capogruppo del Partito Democratico sulla propria pagina di Facebook- l’atto criminale frutto di un lavoro artatamente organizzato da ideatori, committenti ed esecutori, ha dato i suoi frutti. L’idea di una mente democraticamente distorta di chi non crede che prima o poi la giustizia faccia il suo corso, ha convinto alcuni consiglieri comunali di Acquedolci a votare lo status di incompatibilità al sottoscritto. L’idea maldestra di Cirino Gallo sindaco di Acquedolci, è quella di eliminare e cacciare ogni genere di voce contraria, essere padrone assoluto della scena politica, coprire di segreto ogni atto amministrativo, con il conseguente risultato di trasformare il governo di una comunità, da un servizio volto a cercare il benessere economico dei cittadini, ad un mero potere da amministrare con cattiveria cinismo e a proprio uso e consumo.

"L’ordinanza n 87 del 5/12/2014, come a suo tempo denunciato penalmente dal sottoscritto,- continua Giuseppe Salerno-rappresentava motivo di un celato ricatto volto ad ottenere una blanda e moderata attività di opposizione da parte del sottoscritto, storicamente aggressivo contro chi abusa della cosa pubblica. Una richiesta di dimissioni, inoltrata contestualmente agli altri colleghi di opposizione, in seguito al rinvio a giudizio del sindaco Gallo e del Presidente Carcione, ha causato il solito corto circuito neuronale che ha messo in moto la macchina vendicativa.Basta leggere l’ordinanza di sospensione lavori e riduzione in pristino, considerare cronologicamente gli avvenimenti in essa riportati per rendersi conto che la stessa è frutto di cospirazioni e malversazioni. Mi restano dieci giorni per decidere se ricorrere amministrativamente contro la delibera di dichiarazione di incompatibilità, cosa fare? Penso proprio che, non ne valga la pena di continuare a frequentare un palazzo dove si incontrano amministratori inquisiti e rinviati a giudizio per reati gravissimi che dovrebbero sortire quantomeno l’indignazione della nostra comunità. Leggendo i giornali e avendo fiducia nella magistratura, resto convinto che presto saremo liberati da chi pensava di sbarazzarsi con un calunnioso atto di denuncia, di chi nel nostro paese rappresenta la giustizia e lo stato."

Contestazione di Incompatibilità e non dichiarazione. Ha inizio l'iter che è dettato da tempi precisi. Non sono escluse le dimissioni del cons.Salerno
Attenzione: i consiglieri non sono ancora decaduti. 
"Penso proprio che, non ne valga la pena di continuare a frequentare un palazzo dove si incontrano amministratori inquisiti"... Salerno si  dimette?
Contestata l'incompatibilità nei confronti dei tre consiglieri di Opposizione, si è attivata la fase iniziale della "contestazione" ufficiale da parte del Consiglio e non ci troviamo ancora nella fase conclusiva della "dichiarazione" di Incompatibilità. Il Consiglio Comunale con voto favorevole dei cons.ri Mariangela Gallo, Salvatore Natoli,Giuseppe Occhiuto,Benedetto Spitaleri,Bartolo Messina, Anna Calcò, Giovanna Re e Calogero Carcione, ha alla fine votato favorevolmente per l'attivazione del procedimento di contestazione di incompatibilità nei confronti dei consiglieri di Opposizione Salerno (PD), Oriti e Barone (AnC).La votazione delle tre Contestazioni di Incompatibilità e la contestuale votazione della Immediata Esecutività non fa ancora decadere i tre consiglieri in questione. I consiglieri hanno adesso alcuni giorni di tempo per controdedurre e  scegliere  cosa fare.L'art.14, commi 3 e 8, Legge regionale 31/1986 stabilisce tra le altre cose che:"[...] Quando successivamente all'elezione si verifichi qualcuna delle condizioni previste dalla presente legge come causa di ineleggibilità ovvero esista al momento dell'elezione o si verifichi successivamente qualcuna delle condizioni di incompatibilità previste dalla presente legge il Consiglio di cui l'interessato fa parte gliela contesta." La norma continua:"Il consigliere ha dieci giorni di tempo per formulare osservazioni o per eliminare le cause di ineleggibilità o di incompatibilità. [...] . Entro i dieci giorni successivi alla scadenza del termine di cui al comma precedente il Consiglio delibera definitivamente e, ove ritenga sussistente la causa di ineleggibilità o di incompatibilità, invita il consigliere a rimuoverla o ad esprimere, se del caso, la opzione per la carica che intende conservare. Qualora il consigliere non vi provveda entro i successivi dieci giorni il Consiglio lo dichiara decaduto. Contro la deliberazione adottata dal consiglio E' ammesso ricorso giurisdizionale al tribunale competente per territorio. La deliberazione deve essere, nel giorno successivo, depositata nella segreteria del Consiglio e notificata, entro i cinque giorni successivi, a colui che sia stato dichiarato decaduto. Le deliberazioni di cui al presente articolo sono adottate di ufficio o su istanza di qualsiasi elettore." Solo tra qualche settimana con una ulteriore deliberazione del Consiglio si dovrà nuovamente valutare e questa volta decidere definitivamente, salvo eventuali ricorsi che sposterebbero la vicenda  dinnanzi ai competenti tribunali amministrativi.

(E.C.)

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