-l'Opinione-
MICHELE FALLO: "Crocetta? è
l’unico esponente politico ad avere avuto il coraggio di ribellarsi ad un
sistema dove, cambiavano i soggetti, ma i criteri affaristici, clientelari e
mirati all’opportunismo personale accomunavano gli attori della politica siciliana"
Si riceve e si pubblica
l'intervento del coordinatore de "il Megafono" Sant'Agata Nebrodi.
"Siamo arrivati al giro di
boa e abbiamo completato la prima parte della legislatura regionale. Raggiunto
questo traguardo temporale è d’obbligo, da siciliano e da esponente del
Megafono, fare una valutazione lucida riguardo le attività svolte dal Governo
Crocetta. La frase che mi sono posto è: perché io credo ancora in Crocetta
mentre gran parte della politica siciliana gli rema contro? La risposta mi è
venuta sola e spontanea!!! Il Presidente è l’unico esponente politico ad avere
avuto il coraggio concreto di ribellarsi ad un sistema prestabilito dove,
cambiavano i soggetti, ma i criteri affaristici, clientelari e mirati
all’opportunismo personale (piuttosto che al bene della cosa pubblica)
restavano gli unici beceri principi che accomunavano gli attori della politica
siciliana. La cosiddetta ‘Rivoluzione della Dignità’, slogan rappresentativo
della campagna elettorale di Crocetta, constava proprio di questo e, cioè, di
distruggere tale sistema ripugnante che aveva portato la Sicilia alla
bancarotta, alla disoccupazione, alla non-crescita e, non ultimo, ad una
stabile collaborazione mafia-politica a livello sistematico. I siciliani
sapevano che con Crocetta ci sarebbe stato lo smantellamento di tutto questo….
e questo è avvenuto!!! Smantellare, purtroppo, comporta un processo di rottura
che determina un periodo di stasi al fine di determinare, successivamente, una
nuova ricostruzione solida e perbene. Quindi, di cosa ci si lamenta oggi? Di
non avere più un sistema di formazione che costava almeno 4 volte più di quello
che dovrebbe? Di non avere più dipendenti che lucravano la cosa pubblica o,
addirittura, erano organici a quel sistema ignobile prima descritto? Di non
aver fatto ‘macelleria sociale’ ma, al contempo, di aver salvato la Sicilia
dalla bancarotta? Di riuscire oggi ad utilizzare la maggior parte dei fondi
europei mentre, le passate amministrazioni, utilizzavano meno di ¼ di ciò che
l’Europa ci metteva a disposizione? Di aver bloccato la discesa irrefrenabile
della produttività siciliana e, quantomeno, averla riportata ad un timido ma
efficace segno positivo? Di aver fatto ripartire il turismo e l’export
(soprattutto agroalimentare) voci economiche fondamentali per lo sviluppo
dell’isola? Questi sono solo alcuni degli obiettivi raggiunti!!! Certo, tutto è
perfezionabile e tanto ancora c’è da fare (sperando anche in un cambiamento
delle congiunture economiche internazionali che possono darci un ulteriore ed
effettivo slancio) ma non si può disconoscere la mole di lavoro di questo
Presidente…. della serie: tanto è stato fatto e tanto ancora bisogna fare!
Facendo una valutazione strettamente politica comprendo le ansie delle
opposizioni che, si mettono apertamente contro l’operato di Crocetta, al fine
di ritagliarsi degli spazi per continuare ad avere un minimo di credibilità e
di speranza in future vittorie. Quello che mi scandalizza è, invece,
l’atteggiamento dei partiti di coalizione e a maggior ragione del PD, partito
di cui Crocetta è dirigente. Cosa ha da recriminare Raciti? Cosa ha da dire
Mirello Crisafulli che, quando vince nella sua Enna, pretende governare il PD
siciliano mentre quando perde dà la colpa a Crocetta? Cosa starà pensando Cardinale,
da sempre molto vicino al Presidente ma, oggi, defilato a causa forse della
schiettezza (ma sempre con rispetto) delle dichiarazioni di Crocetta nei
confronti di Renzi? E infine, cosa hanno ancora da dire il sottosegretario
Faraone e gli altri ‘renziani’ dell’isola che, invece di essere felici
dell’operato di un uomo di sinistra, si limitano a parafrasare la famosa
twettata #enricostaisereno. Cari amici ‘renziani’ e del PD intero, noi del
Megafono (ed in primis il Presidente Crocetta) siamo serenissimi perché stiamo
rispondendo alla gente per quello che avevamo promesso. Se fossi in voi, invece
di giocare con le parole e con la vita dei siciliani, cercherei di comprendere
come rispondere al vostro elettorato. Qualcuno tra voi sarà ricordato per essere
un amico di Genovese, volevate Rinaldi in Giunta Regionale e qualcuno era in
accordo con Cuffaro e Lombardo. Non tutti per fortuna. Il PD, in questa prima
fase della legislatura, avrebbe dovuto sostenere Crocetta nel suo operato,
nella sua immagine, in quel fervore che ha contraddistinto una vittoria
esemplare per il Centro-Sinistra, che non è stato mai vincente in Sicilia da
quando esiste la Repubblica Italiana. Invece, sono stati rivolti solo insulti
ed un processo di distruzione caratterizzato da invidia ed ipocrisia, da
interessi di parte e mai pensando realmente a tutti quei siciliani che tanta
speranza avevano riposto, anche, in ognuno di voi. Dobbiamo aspettare altri 60
anni prima di rivincere in Sicilia e per caso dobbiamo lasciare la porta aperta
ad un centrodestra diviso (con l’avvento di Salvini) oppure ad un M5s che è
molto bravo a gridare in piazza e praticamente, oltre Crocetta, siamo persi!!!
Per tutto questo e per tutto quello che ancora dovrete combinare prossimamente,
che dirvi…. COMPLIMENTI COMPAGNI!!! "
Michele Fallo- Sant'Agata Militello
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