La nuova disciplina entrerà in vigore al prossimo rinnovo di Giunte e Consigli Comunali.
Ad Acquedolci le modifiche nel 2017. A San Fratello e Sant' Agata nel 2018.
(fonti: palermo.repubblica.it / laSicilia.it )
I cambiamenti si avranno solo dopo i rinnovi dei Consigli Comunali e interesseranno tutti i 390 Comuni Siciliani da Gallodoro (387 abitanti) a Palermo (quinta città d'Italia con 678.400 abitanti). Il ddl è stato approvato con 48 voti favorevoli e 18 contrari.
I cambiamenti si avranno solo dopo i rinnovi dei Consigli Comunali e interesseranno tutti i 390 Comuni Siciliani da Gallodoro (387 abitanti) a Palermo (quinta città d'Italia con 678.400 abitanti). Il ddl è stato approvato con 48 voti favorevoli e 18 contrari.
Le prime reazioni
"Una riforma importante che fa risparmiare le casse pubbliche, allinea la Sicilia al resto del Paese e rende più moderna la vita democratica degli enti locali", commenta a caldo Baldo Gucciardi, Presidente del Gruppo PD all’Ars, a proposito del disegno di legge sugli enti locali in Sicilia, dopo l’approvazione di tutti gli articoli del testo. "Il Partito Democratico ha dato un contributo importante - aggiunge Gucciardi - riuscendo, insieme con la maggioranza, ad approvare una testo coerente con l’impostazione iniziale, rispettando comunque la volontà dell’Aula che in ogni caso resta sovrana. È stato un lavoro complesso portato avanti fra più di una difficoltà tecnica e politica: preferisco guardare i tanti aspetti positivi di questa riforma, sapendo che si tratta di una materia complessa sulla quale è difficile raggiungere unanimità. Ma ogni legge deve essere valutata anche in relazione al contesto generale: oggi abbiamo raggiunto un risultato importante".
Antonello Cracolici (Presidente Commissione Affari Istituzionali all’Ars):"Si tagliano: circa 1.300 Consiglieri Comunali sui circa 6.200 attuali; 500 assessori fra piccoli e grandi Comuni; si riducono 102 Consiglieri di Circoscrizione a Palermo, Catania e Messina, si cancellano i Consigli di Circoscrizione"
Movimento 5 Stelle: "Votiamo 'sì' col naso turato. Si poteva fare tantissimo, ma ci si è accontentati del minimo, con l’aggiunta della sconcezza di rinviare l’applicazione anche delle norme economiche, ai rinnovi dei Consigli Comunali". "Si poteva - dicono i deputati M5S - applicare da subito la legge, ed invece per tante parti viene rinviata ai rinnovi dei prossimi Consigli, si potevano abolire le commissioni sotto i 10 mila abitanti e non si è fatto".
Giuseppe Milazzo (FI) denuncia:"L’Ars approva una norma pastrocchio".
le novità..
La commissione Affari istituzionali dell'Ars aveva approvato nelle scorse settimane il testo che dava una regolata ai compensi dei Sindaci e Consiglieri Comunali, annullando le diversità tra la normativa regionale e quella nazionale, pur non modificando lo status degli amministratori siciliani. Uno degli articoli del testo appena approvato dall'ARS prevede che, dal prossimo rinnovo, il numero dei Componenti dei Consigli Comunali in Sicilia sia ridotto del 20%. Per 15 comuni (i nove comuni capoluogo e le sei città tra i 50 e i 100 mila abitanti) il taglio sarà limitato al 10%. Le indennità di sindaci, amministratori e consiglieri saranno equiparate a quelle del resto d'Italia. I rimborsi spettanti ai datori di lavoro per permessi amministratori nei comuni superiori a 10 mila abitanti non potranno superare un terzo dell'indennità del sindaco.
(nell'immagine il Palazzo delle Aquile, sede del Comune di Palermo)
(nell'immagine il Palazzo delle Aquile, sede del Comune di Palermo)
Per i Comuni con meno di 10 mila abitanti il tetto massimo del rimborso non potrà superare la metà dell'indennità del sindaco.
Si cambia a partire dal 2016
Riduzione dell'importo del gettone e stop alle Circoscrizioni in tutta l'Isola, tranne che nelle città di Palermo, Catania e Messina. In Comuni di fascia media verranno eletti 16 consiglieri (attualmente sono 20). Per i Comuni fino a 3 mila abitanti i consiglieri passeranno dagli attuali 12 a 10, da 15 a 12 quelli nei centri fino a 10 mila abitanti. Per i Comuni fino a 250 mila residenti si passerà a 32 consiglieri (rispetto ai 40 attuali). Per le Città fino a 500 mila abitanti (dagli attuali 45 consiglieri) si passerà a 36, mentre a Palermo, unico centro con più di 500 mila abitanti, si eleggeranno 40 consiglieri rispetto agli attuali 50.
Taglio nelle Giunte
Saranno solo 2 gli assessori per i Comuni fino a 3 mila abitanti (ad esempio Militello e Alcara Li Fusi), 3 per quelli fino a 5 mila residenti (ed esempio Caronia e San Fratello), 4 assessori per i Comuni tra 5 e 10 mila abitanti (ad Acquedolci perciò rimane invariato il numero degli assessori).
Con i tagli "salteranno" 2 mila amministratori.
Ad Acquedolci si passa da 15 ai 12 Consiglieri.
Il nuovo Primo Cittadino acquedolcese sarà tenuto a ridimensionare lo stipendio rispetto al predecessore.
La normativa prevede tagli per le indennità, sia nel caso di quelle mensili previste per la Giunta e per il Presidente del Consiglio Comunale, sia nel caso dei gettoni di presenza per i Consiglieri Comunali e Circoscrizionali, adeguandosi alla disciplina Nazionale. Per quanto riguarda i sindaci, l' indennità mensile oscillerà da 1.300 euro lordi per i Comuni fino a 10mila abitanti, fino ai 7.000 euro lordi per i primi cittadini dei Comuni con oltre 500mila abitanti. La nuova regolamentazione delle indennità non piace ovviamente ai sindaci che insorgono con l'ANCI Sicilia che contesta le nuove disposizioni.
Norme specifiche previste per il Presidente del Consiglio Comunale che attualmente percepisce una indennità pari a quella di assessore. I Consiglieri Comunali lavoratori potranno assentarsi per l’intera giornata successiva a quella della riunione del Consiglio,esclusivamente nel caso in cui i lavori si protraggano oltre le due del mattino (fino ad oggi oltre la mezzanotte).
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