Decisivo l’intervento dei Carabinieri del Comando Stazione “Ivan Ghitti”.
La signora,madre di due bambini, ha tentato di togliersi la vita .
Il tempestivo intervento di Carabinieri della Stazione dei Carabinieri di Acquedolci ha scongiurato una vera e propria tragedia. Intorno alle ore 13,00 del 15 giugno 2015 una
donna di Pace del Mela ha tentato di togliersi la vita aprendo il
rubinetto di una bombola del gas che aveva portato con se e sistemato sul
sedile posteriore della propria macchina.
Dopo aver parcheggiato l’auto ai
margini della Statale 113, in contrada Torre del Lauro, ha chiuso i finestrini
attendendo di morire. I militari
dell’Arma di Acquedolci, casualmente di
passaggio, notando la macchina posteggiata, si sono avvicinati ed hanno
subito realizzato di trovarsi di fronte ad una situazione di vero e proprio
pericolo che poteva concludersi con una strage.
(nell' immagine: l'auto della donna dopo i soccorsi. La bombola era pronta ad esplodere )
La donna, ormai priva di sensi, si era
barricata dentro la sua auto trasformatasi a causa della saturazione del gas in bomba pronta ad esplodere e difficile da disinnescare in
quanto anche la semplice accensione della luce dell’abitacolo poteva causare la
deflagrazione e lo scoppio della bombola di gas .
Il Comandante della Stazione CC di Acquedolci,
Maresciallo Salvatore Porracciolo ed
il Brigadiere Sarino Dodeci, dello
stesso reparto, sono intervenuti con determinazione senza attendere l’arrivo dei Vigili del fuoco
per salvare la donna già agonizzante.
(nella foto:il Maresciallo Aiutante Sostituto Ufficiale di P.S.Salvatore Porracciolo,del Comando Stazione dei Carabinieri di Acquedolci)
Tensione e Paura per l’ondata di gas velenoso, numerosi automobilisti hanno assistito alle rischiose operazioni di soccorso.
I due militari dell'Arma hanno rischiato la vita e dimostrato generoso
altruismo.
Nonostante il
pericolo concreto i due militari hanno assunto la decisione di intervenire
per salvare la giovane madre. Messa in sicurezza l’intera area, facendo
allontanare a debita distanza tutti gli automobilisti in transito sulla SS113,
alcuni dei quali erano scesi incuriositi,
i due Carabinieri procedevano ad aprire lo sportello lato guida della vettura.
La bombola ancora attiva veniva immediatamente
chiusa e portata fuori dall’abitacolo per evitare rischi di esplosione.
I militari hanno proceduto a
fornire i primi soccorsi unitamente ad un equipaggio del Nucleo Radiomobile
della Compagnia CC di S.Stefano di Camastra, il Brigadiere Capo Nocifora e l' Appuntato Mistretta, nel frattempo giunti sul posto.
Una vera fortuna anche il dott.Salvatore Sidoti Pinto, ex sindaco di San Fratello, ed il figlio Antonio che si
trovavano di passaggio, accortisi della gravità della situazione intervenivano prestando
i primi soccorsi alla donna in attesa dell’arrivo del 118 che sarebbe giunto di
li a pochi minuti.
(nelle foto: i dott.ri Salvatore Sidoti Pinto, ex sindaco di San Fratello ed il figlio Antonio. Hanno prestato i primi soccorsi alla donna in attesa dell'Ambulanza )
Ignote le motivazioni del gesto disperato fortunatamente fallito.
La storia si alla fine è conclusa bene.
Grazie al tempestivo intervento dei Militari dell’Arma di
Acquedolci e dei colleghi di Santo Stefano. I due medici sanfratellani hanno prestato soccorso anche al Maresciallo Porracciolo ed al Brigadiere
Dodeci che a causa delle forti inalazioni di gas avvertivano malesseri e sono
stati costretti a ricorrere a cure mediche presso il Pronto Soccorso
dell’Ospedale di S.Agata Militello.
La giovane donna, priva di sensi,ha
ripreso coscienza solo al Pronto Soccorso santagatese dove è stata tenuta
sotto osservazione. Ripresa conoscenza ha voluto conoscere e ringraziare i
due militari che le hanno salvato la vita.
(E.C)
Siamo fragili. Ma a volte, capaci di coniugare noi stessi con la vita e la morte.
RispondiEliminaUna donna, un essere umano di sesso femminile ha l’animo più sensibile di quello dell’uomo.
È la volontà dell’onnipotente a indicarne la via da percorrere, oppure la libertà umana di scegliere e di volere, come fondamento della responsabilità personale?
Quali le delusioni del quotidiano: disillusione amorosa, malattia incurabile, mancanza di forza nell’assolvere le responsabilità della vita. qui sta l’incognita. e perché cercare la falce della morte andando lontano dalla propria comunanza? mistero della mente umana.
Si dice che l’indescrivibile “Forza del destino” precorre o ne evita il compimento. E questa si è presentata nelle vesti del dottor Salvatore Sidoti Pinto ed il figlio Antonio che si trovavano di passaggio.
Salvatore Emanuele - Firenze