L'assessore venne allontanato per avere rinunciato all'indennità di carica.
Interventi di manutenzione
di Ville e Giardini, risistemazione di marciapiedi e interventi di
pulizia di strade e verde pubblico. Acquedolci sembrava avere trovato un
amministratore efficiente, capace di intervenire tempestivamente e dare risposte ai problemi del
paese. Salvatore Rotelli, assessore con deleghe ai Lavori Pubblici-Arredo e Decoro Urbano-Patrimonio-Urbanistica e
Pianificazione Territoriale-Valorizzazione e Tutela Ambientale, si
era candidato alle Elezioni del 2012 ottenendo un risultato di oltre 300 voti.
Ha contribuito in maniera decisiva alla vittoria di Ciro
Gallo.
Il
Gruppo di Maggioranza,appena 24 mesi dopo, lo escluderà nonostante Rotelli
stesse lavorando bene.
Per garantire lo
scorrimento del Consiglio, Rotelli assieme al Consigliere Giambò si era dimesso da consigliere lasciando libero il seggio, nonostante la normativa consentisse il cumulo dei
due incarichi di assessore e consigliere. Al posto dei dimissionari Giambò e
Rotelli, in Consiglio entravano Benedetto Spitaleri e Giuseppe Occhiuto che
però hanno scelto di cumulare i due
incarichi nel 2014, firmando addirittura l’allontanamento
di Rotelli dalla Giunta.
Esattamente un anno fa si apriva questa gravissima Crisi interna al gruppo di maggioranza.
Cosa accadde?
Le spaccatura con Salerno prima e con Rotelli in seguito hanno fatto venire meno
la “Coesione”del gruppo, la“Forza” dell’azione amministrativa la “Continuità”
tra impegni assunti in Campagna Elettorale e risultati
non raggiunti. Alla
base dell'allontanamento di Rotelli c’è
la rinuncia da
parte di quest’ultimo all’ indennità di
carica, circa
1000 euro netti, che
l’assessore ai lavori Pubblici aveva deciso di mettere a disposizione per il pagamento del locale garage adibito a ricovero mezzi del Comando Stazione dei Carabinieri.
Nel 2014, dopo il concerto dei Gemelli Diversi, non solo si "scopriva" che non c’erano soldi
per anticipare la spesa
dell’accompagnamento scolastico degli studenti pendolari,ma “non ci sono
soldi” neppure per pagare
le mensilità di affitto per il locale adibito a garage per il ricovero dei
mezzi dell’Arma, istituzione la cui presenza in paese è punto di riferimento per la legalità e la difesa del
cittadino dalla micro e macro criminalità.
Il proprietario dell'immobile, non ricevendo i
pagamenti arretrati da parte del Comune aveva
chiesto perciò la risoluzione
del contratto di locazione.
In maniera del tutto imprevista la vicenda diveniva di pubblico
dominio ed il fatto veniva divulgato da Acquedolci Politica. Quello che stava
accadendo e che interessava i rapporti tra istituzione Civile ed istituzione Militare veniva portato alla conoscenza della popolazione. Dietro
la motivazione economica,apparentemente comprensibile , era concreto il tentativo
di far venire meno il presupposto per la permanenza del presidio
dell’ARMA ad
Acquedolci. Già nel mese
di novembre 2013 il sindaco, aveva
incautamente anticipato in aperto Consiglio che era sua intenzione
interrompere il rapporto di locazione e, per queste sue
dichiarazioni,aveva subito critiche efficaci. Successivamente Ciro Gallo
aveva comunicato al Comando Provinciale dell’Arma che, a
causa dell’acuirsi delle difficoltà economiche del Comune, l’Ente non poteva far fronte alla spesa
annua di euro 7 mila circa per il mantenimento del locale. Resosi conto della clamorosa gaffe che aveva allertato cittadini, gruppi politici e movimenti che avevano
avviato una raccolta di firme,durante la discussione di una
interrogazione della minoranza nel dicembre 2013 il sindaco aveva garantito pubblicamente
che il Comune avrebbe continuato a
sostenere le spese necessarie per il
mantenimento dei locali, presupposto necessario alla permanenza in paese
del Comando Stazione.
Il
Garage: un costo di appena 7 mila euro annui
Una cifra modesta, pari ad una mensilità di
sindaco, assessori e presidente del consiglio, che ogni mese costano al paese oltre 8mila
euro. Se venisse meno
il presidio dell’Arma le ripercussioni sarebbero
quelle previste dall’ art. 57
del Cpp che al comma 1 lettera c) stabilisce che è Ufficiale di P.G. “il sindaco dei
comuni ove non abbia sede un ufficio della Polizia di Stato ovvero un Comando
dell’Arma dei Carabinieri o della Guardia di Finanza”.
Questa evenienza
fa intravedere all’orizzonte l’accentramento nelle mani del sindaco, tra gli altri,
del potere di PG e la conseguente azione indisturbata del Primo Cittadino fino
all’interno dei seggi elettorali, con ripercussioni notevoli e dai risvolti
imprevedibili. Va ricordato che alcuni cittadini che vivono lontani si sono messi subito a
disposizione ad inviare contributi economici per salvare la Caserma, mentre
altri si stavano attivando per organizzare una raccolta fondi con una colletta popolare. Tra gli assessori, l’unico che manifestava sensibilità al problema è stato l’ass. Rotelli che
comunicò formalmente di voler rinunciare alla propria indennità
per garantire il pagamento delle mensilità di affitto dei locali.
(nell'immagine la lettera con la quale l'assessore ai lavori pubblici formalizzava la rinuncia all'indennità.)
E’ il 21 marzo
2014 e Rotelli dimostra senso civico e capacità di
affrontare e risolvere le emergenze anche al costo di rinunciare all'indennità che
invece, nonostante le difficoltà economiche continuerà ad essere
percepita sempre nella misura massima dal sindaco (2500 euro netti al
mese) e dai restanti
assessori (1000 euro netti mensili ciascuno).
La scelta
di Rotelli non è ovviamente condivisa dal sindaco.
Preso
atto del fallimento del tentativo
per far cadere il presupposto della permanenza del Comando dell' Arma in Paese, il sindaco
organizza l'allontanamento dell’assessore Rotelli, ovviamente facendo apparire la scelta come esecuzione di una volontà del Gruppo di Maggioranza. Ai
microfoni dell'emittente televisiva OndaTV, Ciro Gallo si esprime con una
terminologia stridente. Non nascondendo astio dichiara che la scelta di Rotelli
"utilizza inopportunamente la tematica dei locali della
Stazione dei Carabinieri, per tentare di carpire la buona
fede popolare".
"La tematica dei locali della Caserma- continua il Sindaco- è stata già
affrontata dal gruppo di maggioranza..". Secondo quanto dichiarato in quella intervista, l'Amministrazione avrebbe già scelto di destinare al pagamento delle mensilità di
affitto del garage l'indennità non riscossa spettante all'assessore
mancante (ass. La Monica dimessosi ad inizio anno).
Ma le
dichiarazioni del sindaco vengono clamorosamente smentite da
Acquedolci Politica.
Viene divulgato il
testo del documento apparso per pochi minuti sul sito internet del Comune e velocemente rimosso. Pochi minuti che sono bastati ad immortalare la comunicazione con la
quale il funzionario
dell’Ufficio Tecnico chiedeva al Comando la restituzione delle chiavi del
locale. La
nota,firmata dall' arch.Lo Cicero, numero di protocollo generale n°3062,effettuata su carta intestata dell'Ufficio Tecnico, fa seguito alla comunicazione inoltrata dal proprietario dell'immobile in data 11 marzo e dimostra che l'amministrazione non aveva trovato nessuna soluzione ma, al contrario, aveva chiesto la restituzione delle chiavi. Il documento del Comune viene notificato nella prima mattinata del giorno 21 Marzo, perciò poche ore prima che Rotelli protocollasse in Comune la nota di rinuncia all’indennità. La pubblicazione di questo provvedimento mette in difficoltà e smentisce la dichiarazioni del sindaco.
Quella dell'ass. Rotelli è stata una scelta apprezzata
da tanti cittadini ed era meritevole di essere rispettata.
Rinunciare
all’indennità:per l’Amministrazione Gallo è però un motivo valido per mandare a
casa un assessore.
Il Gruppo
di maggioranza si è
lasciato trascinare nella polemica.
Allontanare un soggetto sempre più apprezzato dalla cittadinanza e addirittura dagli avversari
politici, apre spazi a nuovi equilibri. La permanenza di Rotelli è dannosa perchè tende ad "eclissare" la stessa immagine del sindaco e di tutti quelli che pur avendo tra le mani incarichi amministrativi, non riescono bene nel proprio ruolo istituzionale. Le buche risistemate, gli alberi potati, il verde meno
abbandonato, la gestione dei lavori, la innata disponibilità dell’assessore che dialoga e si confronta con i cittadini, sono tutti elementi che meritano apprezzamento, ma che scatenano in alcuni una assurda reazione che sembra dettata
più dalla gelosia che non dai comportamenti amministrativi.
Salta fuori un altro documento: le firme contro Rotelli. Il fatto scatena critiche contro l'amministrazione.
"Stanchi di Tollerare", "Qui Comando io.. e questa è casa mia!!" come dice la canzone..
Il documento, dai toni intolleranti e accusatori, è pubblicato dall'assessore al Bilancio e alla Cultura, Daniela Zingale, assessore non eletta ma designata dall'intero gruppo del quale facevano parte anche Salerno e Rotelli. Un via libera sottoscritto da 14 tra assessori e consiglieri, con il quale si autorizza il sindaco ad allontanare colui che ha “osato” rinunciare all’ indennità mensile. Non firmano le signore Damiano e
Galati. Segue l'ordinanza del sindaco di revoca
dell’incarico.È il 22 marzo 2014. L’esperienza assessoriale di
Salvatore Rotelli nella
Giunta Gallo si conclude.
Il fatto si è verificato a poche settimane di distanza
dalla fuoriuscita dalla Maggioranza di Giuseppe Salerno e dalle dimissioni
dell’ass. Benedetto La Monica. Il Gruppo si è ormai
spaccato, ha perso il supporto di due candidati e sostenitori che assieme
avevano ottenuto oltre 500
voti. L’ormai ex assessore dichiara in quell'occasione di non nutrire odio e di essere sempre stato incoraggiato da chi ha adesso firmato contro di lui. Parla delle riunioni del gruppo Gallo: "alle riunioni non si costruiva -dichiara- dovevamo distruggere e non costruire. Distruggere per fatti suoi personali". L'ex assessore ai microfoni di Onda TV parla di Acquedolci e delle persone buone che ci sono, meriterebbero loro di fare il sindaco, "io non sono disponibile" dichiara. "Non cercavo padrone e il sindaco diceva sempre 'devi sapere che qui comando io' ". Per Rotelli l'alternativa a questo modo di fare solo quella che Ciro Gallo possa finalmente " crescere”.
Fortunatamente alla fine dell’intera vicenda la Caserma dei
Carabinieri è rimasta. Purtroppo sono anche rimaste dallo scorso anno le strade
dissestate, le voragini, le ville abbandonate che oggi si tenta di riparare con interventi
straordinari abbastanza
costosi.
Arredo Urbano trascurato, strade come groviere.. Ilaria Trovato eredita oggi un paese sporco con il patrimonio pubblico che cade a pezzi.
In
8 mesi Ciro Gallo non ha saputo eguagliare quello che
Rotelli faceva
ordinariamente.
All'indomani dell'allontanamento di Salvatore Rotelli dalla Giunta, le deleghe Arredo- Decoro Urbano sono
state gestite direttamente dal sindaco che per la
sistemazione di buche e verde
pubblico non ha saputo
agire a dovere. La buca in via Cunial, ad esempio, è transennata da 5 mesi, la via Cascino riparata ad
agosto 2014 è oggetto oggi di un nuovo intervento che assieme agli interventi
nelle vie Palermo, Lungomare e Galilei,
hanno avuto un costo di 15 mila euro circa, ma che potevano costare molto meno se solo si fosse intervenuto tempestivamente.
Spesso nel 2014 il Campo Sportivo è stato
invaso dai liquami e questo
ha causato l’interruzione delle partite di calcio.
Sono tantissime le strade dimenticate e le buche continuamente segnalate dai cittadini che subiscono danni ai propri veicoli e spesso si fanno male, come accaduto ad una ragazza nei pressi delle Scuole.
(nell'immagine la situazione in via Lungoparco)
I soldi ovviamente non mancano mai per i numerosi e costosissimi incarichi
legali che questa amministrazione conferisce a professionisti di fiducia mentre in Comune mancano persino i mezzi per raccogliere i cumuli di materiale proveniente dalla pulizia delle ville e dei giardini, il mezzo è stato infatti sequestrato negli scorsi mesi dall'autorità giudiziaria.
Recentemente l'ex ass. Salvatore Rotelli ha comunicato la propria disponibilità a mettere a disposizione i mezzi. "In questo momento- ha scritto Rotelli - so che il Comune di Acquedolci non è in possesso di un camioncino per poter effettuare in proprio la riparazione di queste buche e, non è nemmeno conveniente noleggiarne uno, dati i costi onerosi. Personalmente, sarei disposto a darlo senza pretendere nulla in cambio vista la crisi economica del momento."
L'amministrazione ha ignorato questa disponibilità, nonostante poi ci si appelli pubblicamente
alla cooperazione tra cittadini ed amministratori.
(E.C.)
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