La nuova mappa politica della Sicilia

Se ci fosse ancora un Emilio Fede a piazzare le bandierine, avrebbe qualche imbarazzo nell’impavesare la Sicilia. Dovrebbe mettere nove simboli rossi: non c’è una provincia in cui il Pd non sia primo partito. 

Alle Europee di cinque anni fa, per fare un confronto immediato, il vessillo del Pd sventolava metaforicamente solo sul Castello di Lombardia, nella Enna dominata politicamente da Mirello Crisafulli. Il resto apparteneva al Pdl. Oggi la Sicilia post-Europee è tutta dei dem. 

Primi in ogni provincia ma primi pure nei quattro quinti dei 390 Comuni, come si evince dai grafici che proponiamo. Anche dove non è in testa, il Pd ha comunque aumentato i consensi rispetto alle Politiche 2013. Di converso, sono appena 31 i Comuni siculi in cui i grillini mantengono un primato di conseni. Enna si conferma anche stavolta la provincia più felice, per gli elettori dem, che sono il 42,5 del totale, una cifra più alta della media nazionale. La crescita in valori assoluti e percentuali del Pd ha delle punte in alcune province: a Ragusa (+18,10% rispetto alle Politiche) e a Trapani (+17,79), ad esempio. La provincia dove invece i dem crescono di meno (11 per cento) è Messina, addirittura fra le ultime 15 in Italia: probabile effetto del caso-Genovese.




La differenza con le Politiche del 2013 e con le Europee del 2009 è evidente: l'anno scorso, dopo le elezioni per Camera e Senato, la Sicilia era per gran parte gialla, segno di una supremazia grillina nella maggioranza dei Comuni. L'azzurro diffuso di cinque anni fa è il simbolo di un predominio svanito, quello dell'ex Pdl.

Nel complesso, il Pd ha guadagnato 100 mila voti rispetto all'anno scorso, M5S ne ha persi 400 mila, ovvero in dodici mesi ha bruciato la metà dei suoi consensi. Azzurri e Nuovo centrodestra (nella cui lista in posizione non secondaria c’era l’Udc) hanno perso complessivamente 150 mila voti rispetto al dato del Pdl nel 2013. 

L'analisi del flusso dei voti, limitata a Palermo, dice che il Pd ha pescato soprattutto nell’area moderata. Secondo una ricerca dell’istituto Cattaneo, su 100 voti del partito democratico, 60 sono di elettori che hanno confermato il loro voto, solo 5 vengono dalla sinistra e ancora meno (3) da 5 stelle. Il resto proviene da forze centriste e dall’ex Pdl, i cui simpatizzanti sono stati convinti da Renzi più che da Alfano. Dall’altra parte, 50 dei cento elettori palermitani che nel 2013 scelsero Grillo in questa occasione si sono astenuti.

Una curiosità: il Comune dove il Pd ha ottenuto maggiori consensi, in proporzione, è Mongiuffi Melia, costa jonica del Messinese: lì i democratici hanno raggiunto il 70 per cento. Un record anche questo.

fonte: La Repubblica

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